blood

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gli studenti erano riusciti ad aprire il portone che divideva la scala a chiocciola dal sotterraneo,tenendo stretta la mano di Regulus ero riuscita a tirarmi fuori dalle scale insieme a Teyla e con dietro  un ragazzo sconosciuto.

Dopo qualche secondo prendendo coscienza mi ero resa conto dell'orrore che era davanti ai miei occhi

Sangue   sangue e ancora sangue,corpi e ancora corpi
Mi era quasi salito il vomito.

All'improvviso con altri scoppiettii si era innalzata una nebbia;alcuni studenti erano caduti a terra,Teyla vicino a me era sdraiata e svenuta sul pavimento, sentivo la testa girare e quasi staccarsi completamente dal mio corpo,ero svenuta,sul pavimento come il resto degli studenti accanto a me,non ricordavo più nulla di quello che è successo dopo.

Dopo essermi risvegliata mi ero resa conto di essere completamente da sola,e dove ero però?
Ero legata a una sedia di legno

Guardandomi in torno non capivo 

Era una stanza buio,non del tutto in alto a destra sul muro c'era una piccola finestra con le sbarre da cui entravano fili di luce,lunare,era notte
All'improvviso avevo sentito la porta di legno aprirsi lentamente.

Stava entrando una figura coperta da un matello nero che lo ricopriva interamente;alzando il cappiccio che copriva il volto,ci era la maschera dei mangiamorte,io dovevo stare attenta,dove stare attenta,ed è letteralmente l'unica cosa che mi ha chiesto la professoressa Mcgonagall e avevo fatto esattamente il contrario.

Avevo iniziato a muovermi facendo cadere la sedia a terra,non potevo urlare avevo la bocca bloccata con lo scotch,

<<crucio>>diceva lanciando l'incantesimo il mangiamorte

Crucio una delle maledizione senza perdono.
Ero torturata in quella sedia senza nessuno a fianco ad aiutarmi,a ribellarmi dell'immenso dolore che quel namgiamorte mi aveva procurato,stava lì impalato ad osservarmi stesa sul pavimento attaccata su una sedia senza la possibilità nemmeno di urlare avendo la bocca bloccata,sentivo ogni parte del corpo bruciare,era come essere infilata da mille coltelli bollenti
Solo dopo qualche minuto,minuti interminabili, ero quasi del tutto libera da quel dolore inimmaginabile.

Il mangiamorte dal volto sconosciuto prese la sedia sulla quale seduta io e la rimise a posto ero seduta con prima di cadere,la porta si era aperta di nuovo ma questa volta di scatto un volto bianco pallido si intravedevano addirittura le vene,occhi scavati naso,inesistente,non avevo nemmeno le forse di pensare quasi neanche respirare,avevo di fronte il signore oscuro che poteva mettere fibe alla mia vita direttamente in quell'istante

A quanto pareva era entrato per vedere se non ero ancora schiattata,dopo questo è uscito come se nulla fosse,aprendo e chiudendo la bocca ero riuscita a staccare lo scotch
<<ANDIAMO,SERIAMENTE,MI PORTATE QUI E NON NI UCCIDETE NEMMENO,STAI RENDENDO LA MIA VITA UN'INFERNO,FINISCILA >>gli urlava io con quel filo di voce che mi rimaneva,no mi aveva calcolara e continuava a camminare
Dopo circa 2 ore che ero chiusa lì dentro da sola con ancora quella luce lunare che sbucava dalle sbarre che chiudevano la finestra impostata sul muro,un ragazzo alto,ricco,volto abbastanza definito era entrato da quella porta.
<<chi sei ora tu>>dicevo io preoccupata,pensando che il signore oscuro aveva preso alla lettera le mie parole
<<senti,non ho voglia di fare molto;quindi tu farai la brava e io farò quello che hi voglia di fare>>
Non volevo capire,enon volevo pensare che staca pensando di fare quello che pensavo,l'unica persona  he volevo veramente in quel momento era solo e solamente Regulus.
<<come ti chiami>>diceva il ragazzo rivolto a me mentre sbuttonava la giacca per poi fare lo stesso con la camicia
<<no aspetta che stai facendo >>dicevo io riprendendo coscienza di quello che stava accadendo
<<come ti chiami>>era insistente
Io non avevo alcuna intenzione di dirli nulla
<<ok,io sono Mattheo Riddle>>diceva lui avvicinandosi a me per poi poggiare le sue mani sulle me spalle,mi ero mossa in segno di "e levati"
<<potresti no complicarmi le cose;Maryn>>come sapeva il mio nome non le lo avevo mai detto,quando me lo aveva chiesto non le lo avevo mai detto

Ricordavo di avere la mia bacchetta nella tasca sinistra,ma come avrei potuto prenderla avevo le mani legate.

Dopo che il ragazzo si era levato la parte superiore dei suoi indumenti mi slegò
Si avvicinava sempre di più al mio corpo;io senza fare il minimo rumore avevo estratto la bacchetta posizionata sul lla tasca sinistra dei miei jeans

Le la avevo puntata in faccia e senza lasciarli il tempo neanche necessario per respirare e ne tanto meno quello necessario per capire quello che stava succedendo;dalla mia bocca volevo uscire la maledizione senza perdono quella usata su di me qualche tempo prima,ma non potevo lasciarmi sulla coscienza un peso tale;tutti pensieri che facevo nel giro di mezzo secondo

<<excelsiosempra!>>urlava per poi darmela gambe correndo verso la porta,uscita dalla porta non sapevo dove andare;in lontananza avevo intravisto la porta d'uscita
Mentre correvo verso la porta;ho visto passare..Narcissa!? Narcissa la stessa madre di Draco Malfoy,vedendola mi sono attaccata muro più vicino

Narcissa si guardava intorno come se aveva sentito i respiri rumorosi di qualcuno,dopo ciò è tornata da dove era spuntata all'improvviso

Guardandomi intorno ero corsa verso la porta poi aprendola e uscendo avevo davanti il cancello che avevo aperto e ne ero uscita come prima fatto dall'altra porta.
Era notte non riuscivo bene ad orientarmi poco dopo mi ero resa conto di essere a casa Malfoy
Potevo smaterializzarmi anche se vietato,ma dove sarei andata..

the first time I lovedWhere stories live. Discover now