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Un'altra giornata di scuola era passata, ed io mi stavo alzando per dirigermi ai dormitori quando qualcuno mi afferra per il colletto e mi trascina sul retro della scuola.
Subito capii chi era, Kacchan.
B:"Nerd io e te dobbiamo finire un discorso"
Disse scaraventandomi a terra.
D:"n-non so d-di che parli" dissi abbassando lo sguardo, 'debole'.
B:"Non far finta di niente! Lo sai benissimo"
Non risposi, cosa che lo fece arrabbiare ancora di più, infatti iniziò a tirarmi calci nello stomaco.
Si abbassò, afferrò il colletto e inizio a sbraitare.
B:"CHE FAI ORA SEGUI CAPELLI DI MERDA?! SEI LA SUA PUTTANA! TU DEVI SEGUIRE ME! COME È SEMPRE STATO"
D:"n-non sono l-la sua p-puttana"
B:"CHE FAI MI CONTRADDICI! EH?!"
Urlò tirandomi un cazzotto in faccia dritto nell'occhio provocandomi un capogiro.
B:"tu sei il mio cane, di nessun'altra capito?! E Kirishima è il MIO amico, sta con te per pietà"
Annui lentamente visto che mi mancavano le forze, ma lui capì e se ne andò lasciandomi lì a terra.
Aspettai un po' prima di alzarmi, e poi mi diressi al dormitorio con la speranza che nessuno mi vedesse.
Riuscii a raggiungere camera mia, ed esausto mi buttai sul letto, e ovviamente feci la cosa più stupida di sempre, ripensai alle parole di Kacchan.
'Ha ragione sono debole, inutile, ero e rimarrò la sua puttana, il cagnolino che si sottomette ai suoi ordini'
'Quindi è vero anche quello che ha detto di Kirishima?!'
Quella domanda mi fece perdere un battito.
'Beh è vero è stato prima suo amico quindi lo conosce meglio, e se dice che sta con me per pietà sarà vero..'
E fu lì che capi perché questo pensiero mi disturbasse tanto, mi piaceva Kirishima.
'Perché sono sbagliato'
Con questo pensiero fisso nella mia testa mi alzo e mi dirigo in bagno.
'Va bene se è solo uno o due no?!'
Così apri il cassetto e iniziai, solo che una cosa tira l'altra, un pensiero negativo di troppo e notai che avevo esagerato con i tagli; stavo per svenire, mi sentivo tutto intontito come se stessi sott'acqua.
Riuscii a sentire solo "IZUKU!" Prima di perdere i sensi.
Appena ripresi coscienza notai di essere steso sul mio letto, non ricordavo di averlo raggiunto.
Mi guardai intorno è lo notai.
Alla mia destra seduto su una sedia e accasciato con la faccia sul letto vi era Kirishima addormentato.
Aveva gli occhi gonfi come se.. se avesse pianto.
Mi mossi forse un po' troppo cosa che lo fece svegliare.
Volevo ringraziarlo e allo stesso tempo dirgli che non ne valeva la pena, non serviva aiutarmi, provare pietà per me.
Così presi coraggio e iniziai a parlare.
D:"Kirishima"
K:"mmh" disse ancora assonnato, per farmi sapere che stava ascoltando
D:"g-grazie, immagino c-che sia stato tu a fasciarmi e p-portarmi al letto ma.."
Alzò lo sguardo e fece un cenno per farmi continuare.
D:"ma, ecco come d-dire, non c'è bisogno"
Fece una faccia confusa come se non riuscisse a seguire il discorso, così feci un respiro profondo e continuai.
D:"So c-che lo fai perché provi pietà, ma ecc-"
K:"cosa?!" uscì come un sussurro, un sospiro.
D:"beh e-ecco io sono debole e ho qualcosa che non va, ma non c'è bisogno che perdi tempo con me" dissi abbadando lo sguardo.
Sapevo di essere un peso, ma dire quelle parole mi era pesato.
Per una volta volevo essere egoista e avere accanto una persona che si prendesse cura di me, ma potevo fare questo ad una persona così gentile come Kirishima?! No.
Mi iniziarono a scendere delle lacrime, così Kirishima si avvicinò e mi prese il volto.
K:"chi?"
Non capii, e penso che la mia espressione fu chiara visto che continuò.
K:"chi ti ha picchiato? Chi ti fa fatto quel livido sotto l'occhio? Per non parlare dei lividi sul busto.. chi di ha detto che sto con te per pietà? Quando ti ho trovato ero spaventato a morte, io.."
Abbassai lo sguardo, per tutte quelle domande vi era una riposta composta dalla medesima parola o meglio nome, 'Kacchan', ma non potevo dirlo.
Avevo paura, paura di una possibile reazione di Kacchan, paura che Kirishima non mi credesse o che anche lui mi trovasse debole.
Perché quello ero, debole, una persona che non si sapeva difendere nemmeno da un ragazzo della sua stessa età.
K:"p-perché lo difendi ancora? Perché non puoi dire che è stato lui? Se me lo permetti io.. io posso aiutarti e proteggerti, starti sempre accanto, io.."
Stava piangendo, la vista del suo volto piangere mi spezzava il cuore, stavo facendo soffrire la persona che mi piaceva solo per la mia debolezza.
D:"non c'è b-bisogno di perdere tempo con me, io sto b-"
K: "NON MENITRE!.. non mentire.. p-per favore I-Izuku, non mentire, n-non mentirmi"
Mi faceva male vederlo così, ma non riuscivo a parlare, il nodo che avevo in gola non me lo permetteva.
Cercavo invano di far uscire anche un misero suono, ma era come se non avessi abbastanza area, come se tutta l'area del mondo fosse finita ed io stessi per soffocare.
Iniziò a girarmi la testa, avevo il fiato corto e sentivo Kirishima chiamarmi, ma la sua voce sembrava lontana; stavo avendo un attacco di panico.
Stavo annaspando quando all'improvviso tutto finì, due labbra erano premute sulle mie.
Erano morbide, gentili ma voraci.. per una frazione di secondo mi dimenticai tutto, e mi godetti quell'attimo.

Mi sarebbe bastato  _Kirideku_Where stories live. Discover now