𝙃𝘪𝘬𝘢𝘳𝘪 𝘢𝘳𝘦 ~ 𝚑𝚊𝚒𝚔𝚢𝚞𝚞 𝚡 𝚛𝚎𝚊𝚍𝚎𝚛 ᶜᵒᵐᵖˡᵉᵗᵃᵗᵃ

☆Kei Tsukishima ☆

Richiesta di Kia0402, scusa se è uscita un po' in ritardo e non è bellissima, le prossime (cioè le ultime due- ci sto davvero mettendo un sacco uff) saranno super dolci, prometto! :3

-Hey, TN, scendi che dobbiamo andare!- sentì chiamare dal piano di sotto
-Ok, arrivo subito!- si mise lo zaino in spalla e corse giù per le scale
-Pronta?- le chiese suo padre, al che non rispose nulla -Eddai, non fare così! Andrà benone, ne sono certo-
-O-ok...- lo seguì mentre usciva di casa e si chiuse la porta dietro
-Entro prima io e poi ti chiamo, ok?- propose, rompendo il silenzio che si era creato nel tragitto da casa alla palestra
-Potresti anche non chiamarmi proprio, eh...
-Dai TN!
-Ooook...- si mise ad aspettare appoggiata dietro la porta, sperando di origliare qualcosa

-Ragazzi, abbiamo una nuova manager. Non osate fare casino, almeno oggi dovete fare una buona impressione- aggiunse subito dopo l'inizio delle chiacchiere -Potrei seriamente menarvi se provate a toccarla, in qualità di suo padre- rimasero a bocca aperta quando realizzarono che il loro coach aveva una figlia -Siate gentili con lei, chiaro?
-Sì- dissero all'unisono
-Ok TN, entra pure- disse aprendo la porta, facendola cadere dato che ci era appoggiata su. La poveretta voleva sprofondare già da prima, figurarsi ora che aveva pure sentito qualcuno soffocare invano una risata. Salutò e si presentò rossa come un peperone per poi restare attaccata tutta tremolante a Kiyoko per il resto dell'allenamento.

-Ah, diamine... È andata malissimo, mi odieranno di certo... Per di più il tizio biondo ha riso quando sono caduta, non gli piaccio minimamente... E io che volevo fare una buona impressione... Mi piacerebbe tanto fare la manager come si deve, ma non so fare nulla... E poi, l'altra manager è così tanto migliore di me: è più grande, è più brava, è più disponibile, è più bella... Non c'è proprio gara. I ragazzi sembrano tutti simpatici, ma probabilmente lo fanno solo perché l'ha detto mio padre... Maledizione- posò un momento il suo telefono con il registratore acceso sul comodino per buttarsi sul letto e allungare il braccio verso la chitarra -Ecco, sto provando a scrivere una canzone. È la prima volta che ci provo, ne uscirà fuori uno schifo assurdo... Uff, vabbè, magari invece mi sorprendo da sola...- e si mise a suonare, lasciando scorrere via le sue preoccupazioni per quella mezz'ora scarsa che riusciva a tenere la concentrazione dopo una lunga giornata.

-Ooook, respira TN...- si disse davanti allo specchio. Aveva deciso che avrebbe portato gli spartiti in palestra: aveva dei momenti buchi in cui di solito non sapeva cosa fare, quindi che c'era di male nel portarli? Magari avrebbe anche trovato un po' di ispirazione per l'ultima strofa. Mentre ci pensava, già era finita a correre giù per le scale mentre suo padre le gridava che stavano rischiando di essere in ritardo

-E rieccomi- sono riuscita a portare gli spartiti e ho pure scritto qualcosina. Ovviamente in un angolino così nessuno mi ha vista, ma quello è scontato eheh. Ho scoperto che Tsukishima ascolta molta musica, l'ha detto Yamaguchi! E potrebbe essere che n po' mi piace, sì... Uff, mi piacerebbe andare a parlarci, ma mi vergogno un sacco... Vabbè, quasi quasi ora provo a suonare un po' prima di studiare, prendo solo lo spartito... Un momento.- smise di conversare con sé stessa e in un istante il panico la prese: non aveva più l'ultima pagina dello spartito nello zaino -Diamine diamine diamine! Non posso non averlo rimesso a posto! Dov'è finito? Lo sapevo che dovevo mettere tutto in una cartellina! Maledizione- (mi prendo la briga di dire che il linguaggio qui è un po' filtrato, lascio immaginare le effettive imprecazioni della nostra protagonista). TN cercò ovunque, ma proprio non riusciva a trovare quel dannato foglio. Che era nelle mani di un'altra persona, giusto per il bene della cronaca; questa persona portava il nome di Kei Tsukishima e, sempre per il bene della cronaca, è opportuno dire che (forse quella ragazzina così timida aveva fatto colpo su di lui perché era super dolce anche nei suoi confronti, che invece non aveva mai dimostrato gentilezza) sapeva leggere le note e aveva capito come intonare le parole dello spartito che aveva trovato in un angolo della palestra prima di uscire dopo l'allenamento.