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Andai a casa dove finalmente potevo scoppiare in lacrime.. presi tutta la mia roba e la misi in valigia
"Signorina...?"
"Prendi due biglietti per Parigi... raggiungiamo mamma e papà"
"Non è andata bene con Luca vero?!"
"Gia..."

Dopo che la mia guardia prenotó i biglietti mi aiutó con la valigia e con le mie cose:
"Sai cos'è la cosa che mi fa più male? È che se provi a parlarne di queste cose con Una persona più grande ti dice -eh vabbè ma tanto...- come a... prendere e buttare nel cesso tutto quello che provi.. mi sminuisce tutto questo..E POI NON È VERO CHE TUTTO PASSA. "
"Beh... signorina.. le capiterà di avere altre storie nella sua vita.. lei è ancora molto giovane.. penserà di aver perso tempo, buttato via pezzi di cuore... in realtà non è così... si ritroverà a 27 anni in una storia d'amore.. magari litigherà con il suo lui e quando scenderà le scale di casa le verrà un sorrisetto sul viso.. perché penserà al fatto che la lei di qualche anno prima avrebbe reagito in modo diverso.. è così che funziona... ci succedono così tante cose nella vita che ci induriscono.."
"Ma l'amore...? L'amore resta sempre quello vero??"
"L'amore si...!"
"Eppure io proprio non ce la faccio a pensare che Luca guardando giusy provi lo stesso amore che prova per me... le stesse farfalle nello stomaco... lo stesso nodo alla gola.... la stessa ansia.... "
scoppiai in lacrime.
Un pianto nervoso e disperato.
Mi lavai il viso e scesi le scale; dietro di me la mia guardia..
attraversai la strada, ricordo ancora la pioggia che iniziava a cadere sul mio viso..
La viddi... era lì, con lui...
Luca aveva il braccio intorno a lei che poggiava la testa sulla sua spalla...
mi venne un colpo al cuore, forte... fortissimo
Mi mancó l'aria... e mentre cercavo di camminare era come se sentivo le mie gambe pesanti che non riuscivano più a muoversi..
cercai di allungarle per camminare ma rimasi stesa a terra e persi i sensi.

POV's Luca.
La viddi uscire di casa... si vedeva dagli occhi che aveva appena finito di piangere e se pensavo al fatto che è stata tutta colpa mia... mi sento una merda.
Nonostante questo, le leggevo negli occhi che qualcosa non andava... la studiavo... stavo studiando ogni suo passo, ogni suo movimento...
Aveva una valigia... perché vuole andare via?
Beh... non dovrei biasimarla se pensa che lontani è meglio..
il suo sguardo si posò su di me... poi su Giusy..
Lì capii.
Quando la viddi stramazzare al suolo ebbi una morsa allo stomaco incredibile.
Corsi da lei mentre Giusy mi urlava;
"Ma che fai? Nemmeno la conosci quella.. dai vieni qui.."
Non riuscivo a pensare ad altro...se non a volere che lei stesse bene...
"PERCHÉ STA PERDENDO SANGUE?"
"Ha sbattuto  sull'asfalto..."
presi il cellulare e chiamai l'ambulanza minacciando che se non fossero arrivati immediatamente avrei fatto un putiferio.
Poi mi sedetti accanto a lei:
"Giada..."
le accarezzai il viso gelido e bianco, piansi...
sembrava morta.
L'unica cosa che percepì fu un respiro affannato..  per un secondo.

Finalmente arrivó l'ambulanza, poteva entrare solo una persona con lei... e non ero io.
Andai dai ragazzi:
"Andiamo."
"Andare dove Luca? Ma ti pare?"
"Giusy... tu non capisci.."
"Se vai da lei... io e te chiudiamo."
"NON ME NE FREGA UN CAZZO DEL RESTO SE CE GIADA IN GIOCO OKAY???  Devo andare da lei cazzo!"

In auto pensai a quello che avevo detto a Giusy...
no. Non mi sono pentito di questa cosa... ma...
Perché riesco a dire queste cose solo quando lei non c'è? O meglio... perché non riesco a dimostrargliele?
"Come stai Lu?" Chiese il mio migliore amico.
"Malissimo. Ho seriamente paura di perderla."
Mi diede una pacca sulla spalla e accelleró...

Questa volta giada era in un posto diverso... era in una clinica privata... diversa dal solito...
boh sembrava tipo un hotel..
mi fecero aspettare 1 ora e mezza, dopodiché potevo andare da lei.
Aveva un cerotto al lato della fronte...
ma era viva.
ERA VIVA.
aveva un sacco di tubicini attaccati ovunque.. e la mascherina dell'ossigeno.
I suoi occhi questa volta... erano diversi...
erano così spenti...
scoppiai a piangere appena la viddi e lei restó spiazzata.
"Pensavo di averti persa..."
dissi stringendole la mano ma lei la ritiró.
"Buonaseeeeeeeeera"
Arrivó il dottore
Lei lo salutó con un cenno della mano.
"Stavo giusto spiegando al suo tutore cosa le è successo cara giada...! Come sta?"
Lei rispose di no con la testa
"Immaginavo... è normale..."
"Cosa è successo?" Chiesi io.
"Allora... per giada è arrivato il momento di prendere coscienza di un problema che ha... "
Iniziai a pensare al tumore... al cancro... alla metastasi...
"Giada... è sempre così bianca ultimamente... è stanca...e... non è più giada..."
Lei abbassó lo sguardo.
"Dovrai restare qui... fino a data da destinarsi... e credo che sarà un percorso lungo.. lo sai vero?"
Lei fece cenno di si con la testa ma io non sapevo niente, che voleva dire?
"Mi può spiegare per favore?"
"Giada... soffre di anoressia; l'anoressia porta ad avere tantissimi altri problemi fisici... e può portare anche alla morte."
Il dottore andó via.

Io mi sedetti accanto a lei.
"È così che volevi andartene da questo mondo? Piano piano...? Non puoi lasciarmi giada..."
La guardai; a malapena riusciva a tenere aperti gli occhi.
"Forse... è meglio che parliamo quando non sarai sotto antidolorifici o calmanti..." le dissi per poi andare.
Uscii dalla porta, andai dal mio migliore amico e scoppiai a piangere .
"Io... io... non posso sopportare di vederla così..."

Come se lo avessi fatto🖤 LDAWhere stories live. Discover now