Questa sarà una semplice raccolta di piccole storie che vedrà protagonisti i Bangtan come membri e/o in scenari da me inventati.
Ogni racconto sarà abbinato ad un fiore in qualche modo inerente alla storia e avrà un titolo.
Non vi sarà un filo cond...
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You Make My Life Brighter - Yoonmin ——————— • Jimin • Yoongi • Sweet as sugar •Yoonmin as BTS ———————
Fresia: Fiore che simboleggia la fiducia e la purezza di due persone.
Rumore di scatti, mille luci bianche puntate su quello che era il loro ultimo set fotografico e, al tempo stesso, il primo dopo una lunga assenza dai riflettori.
L'agitazione era condivisa fra tutti e sette i ragazzi solo che, ognuno di loro, aveva un modo particolare per sfogarla. Jungkook giocava con Seokjin, rincorrendosi per tutto lo studio; Taehyung studiava attentamente il set per capire come agire una volta sotto ai riflettori; Namjoon rilassava i nervi leggendo un libro mentre Hoseok canticchiava a bassa voce.
Yoongi guardava Jimin. O meglio, il maggiore fra i due stava sotto ai riflettori. Con indosso un completo elegante nero e una camicia bianca che spuntava dalla giacca. A discapito di quello che si potrebbe pensare, Yoongi era nato per stare sotto ai riflettori. Era sempre così naturale, disinvolto e misterioso quasi criptico.
Jimin stava in un angolo seduto su una sedia in plastica trasparente e si torturava le mani. Indossava un completo rosso ciliegia, un colore che si abbinava divinamente alla sua carnagione angelica. I capelli neri gli ricadevano sul viso, incorniciandolo come se fosse il dipinto più bello al mondo e sicuramente, per Yoongi lo era.
Dannazione se lo era.
Jimin era il suo intero universo. Era la luce che illuminava le sue giornate. Avevano iniziato ad essere quel qualcosa di più durante la quarantena e non avevano più smesso di respirare lo stesso ossigeno.
Jimin aveva iniziato a preoccuparsi per la salute di Yoongi perché passava ogni sera chiuso nel suo studio fino a tardi cercando di produrre qualcosa di bello, provando a scrollarsi di dosso quella terribile sensazione di inutilità e fallimento.
Spesso il minore fra i due fingeva di addormentarsi in cucina solo per controllare che effettivamente uscisse da quella stanza e prendesse le scale per il piano di sopra.
Nessuno aveva il codice per entrare nel suo studio e anche se fosse, era assolutamente vietato a tutti loro, ma un giorno riuscì a scoprirlo guardando Yoongi mentre apriva la porta e alle quattro del mattino, per il quinto giorno consecutivo decise che era assolutamente troppo e fece irruzione armato di cioccolata calda e biscotti.
Quella fu solo la prima delle innumerevoli serate che li videro chiusi fra quelle mura imbottite. Jimin avvolto in una coperta blu notte, seduto sul divanetto a comporre canzoni mentre Yoongi scriveva, produceva e cantava.
