Our Private Collection

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Our Private Collection -   Taekook———————• Jungkook• Taehyung• Kook's birthday • Smut———————

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Our Private Collection -
Taekook
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• Jungkook
• Taehyung
• Kook's birthday
• Smut
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Myosotis: Fiore che simboleggia l'amore eterno.

Erano passati dieci giorni da quando Taehyung era partito per New York.

Aveva rimandato gli impegni per mesi, un po' perché viaggiare con la situazione covid non lo allettava e un po' perché si era così tanto abituato ad essere a casa nel suo nido assieme ai suoi amici e al suo ragazzo che lasciarlo gli sembrava quasi assurdo; però era arrivato al punto di non poter più posticipare gli impegni e purtroppo, si ero ritrovato a dover partire proprio la settimana prima del compleanno di Jungkook e, sfortunatamente, il suo volo di ritorno sarebbe arrivato a Seoul a notte inoltrata del primo settembre e quindi nemmeno ci sarebbe potuto essere per riempirlo di baci allo scoccare della mezzanotte, per essere il primo a fargli gli auguri e per ricordargli quanto si sentisse la persona più fortunata del mondo.

Era in volo da tante ore, troppe per i suoi gusti e Taehyung non vedeva l'ora che il suo aereo atterrasse a Incheon perché avrebbe voluto dire che era a meno di mezz'ora da Jungkook e se avesse potuto far atterrare l'aereo in casa loro, lo avrebbe fatto.

Dopo l'ultima ora di volo, finalmente atterrarono a Seoul, recuperò velocemente i propri bagagli e si incamminò verso l'uscita più vicina, non curandosi dei bodyguards che lo pregavano di non correre senza loro attorno; ma a Taehyung non importava niente di tutto ciò. Lui doveva arrivare a casa da Jungkook.

Si erano conosciuti quasi dieci anni prima e avevano legato fin da subito diventando inseparabili. L'amicizia si era poi tramutata in qualcosa di più fino a che il loro amore divenne troppo grande e troppo forte per non essere ufficializzato.

«Possiamo andarcene velocemente?» fu la prima richiesta che lasciò le sue labbra non appena si sedette nel retro del suv nero dai vetri oscurati che lo aspettava all'ingresso dell'aeroporto.

«Buonasera, Taehyung. È andato bene il viaggio?»

Il ragazzo non poté non notare il tono sarcastico del suo autista, il quale lo guardava con gli occhi assottigliati attraverso lo specchietto retrovisore.

«Scusami Chan. Non volevo essere scortese ma oggi è— ecco oggi è un giorno importante e voglio correre a casa il prima possibile.» disse tutto d'un fiato come se anche solo il fatto di stare fermi in un parcheggio a parlarne gli stesse portando via del tempo prezioso.

«È il compleanno di Jungkook se non erro. Ci credo che è importante per te. Ce ne andiamo subito.»

Chan sapeva.
Taehyung non gli aveva mai detto nulla ma l'autista li portava ovunque e li recuperava spesso dalle uscite; quindi, inevitabilmente, si era trovato ad assistere ai loro baci rubati, alle risate soffocate di Jungkook quando Taehyung lo riempiva di coccole nei sedili posteriori o quando Taehyung si addormentava perché aveva bevuto troppo e allora Jungkook lo prendeva in braccio e lo portava dentro casa cercando di non svegliarlo.

Garden of flowers || BTS OSDove le storie prendono vita. Scoprilo ora