1-IL MIO SEGRETO

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In una ugiosa mattina di novembre per le strade di Tokyo le persone guardavano il cielo per ammirare il secondo Hero in classifica in azione, le sue ali scarlatte erano quasi luminose in quel grigio cielo pronto a bagnare le strade di quella città luminosa.

Hawks era di pattuglia per monitorare i movimenti della L.o.v.
Recentemente infatti avevano mandato nel cuore di Tokyo il loro membro più forte, Dabi.

Lui sembrava non essersi accorto di essere seguito ma Hawks sapeva di potersi aspettare di tutto da quella feccia villain.

Finito il giro di pattuglia gli diede il cambio un altro Hero e Hawks tornò come di consueto a casa sua, un appartamento fuori dal centro di Tokyo.

Entrato in casa getto le scarpe e si fiondò in cucina per prepararsi qualcosa di caldo.
La sua casa era molto semplice, le pareti erano di un turchese molto chiaro e aveva una parete completamente di finestre proprio di fronte al corridoio di ingresso.
In un angolino della camera da letto c'era una scrivania dove teneva i fascicoli dei rapporti e dei criminali e poi in un cassetto conservava due cose per lui essenziali.
Il primo regalo di sua madre ormai morta un peluche di Endevar, e poi sotto quel piccolo ricordo per lui prezioso si nascondeva una scatolina di pillole soppressive, lui infatti era un omega e li servivano per poter lavorare anche durante il calore.

Quella sera dopo aver mangiato un ottima tempura di gamberi Hawks si diresse verso la sua scrivania per mettere a posto gli ultimi rapporti sui movimenti di Dabi che i suoi aiutanti gli avevano portato, erano stati accurati a descrivere ogni posto dove si era fermato e questo aiutava l'Hero a capire quali fossero i suoi obbiettivi.
Peccato che nessuna di quelle piste portava a nulla, sembrava non star facendo assolutamente nulla.

Verso mezzanotte Hawks decise di farsi una bella tisana e andare a letto, prima che potesse raggiungere la cucina senti un brivido attraversargli la schiena e quando si girò verso la parete di vetro vide la finestra aperta e Dabi seduto su di essa.

Hawks: che diavolo ci fai qui?!?
Si mise in guardia non aveva paura e pure tremava come una foglia.

Dani: woh abbassa le penne uccellino non sono qui per ucciderti o per farti del male.

Hawks: wow questo mi rassicura moltissimo! Che vuoi che faccia invitarti a sedere dopo che hai fatto effrazione in casa mia?!
Dabi stava sorridendo in modo inquietante non sembrava spaventato dal'hero davanti a lui.

Dabi: sai penso che dovresti essere più gentile con i tuoi ospiti.
Saltò giù dalla finestra e con le mani in tasca si pose davanti a Hawks.
In confronto a lui l'Hero era molto più basso tanto da arrivargli a malapena alle spalle.

Hawks: sputa il rospo feccia che ci fai in casa mia?

Dabi: Sono venuto a fare una visitina al numero due non è ovvio?

Hawks: immagino su ordine del tuo capo

Dabi: nah lui non sa che io sono qui altrimenti tu saresti già a terra mio caro.

Hawks: divertente come se io mi facessi sconfiggere da voi. Tu mi sottovaluti "mio caro"

Dabi: ma io non intendo in combattimento.

Dabi si avvicinò pericolosamente a Hawks che sperava di essere solo rinchiuso in un incubo, sperava che Dabi stesse blffando.

Si trovarono con il volto a pochi centimetri l'uno dall'altro e il tremore di Hawks aumentava e poco dopo capi che non era la paura a farlo tremare ma il calore che stava iniziando a prendere possesso di lui, nel momento peggiore che ci potesse essere.
Hawks si allontanò e corse in camera chiudendosi a chiave, la paura che potesse perdere il controllo in quella situazione lo attanagliava.
Purtroppo non aveva più soppresori e quelli di emergenza erano in cucina, proprio dove un villain alpha lo stava aspettando.

Dabi: sai non pensavo che bastasse il calore per mettere fuori gioco un Hero così forte

Hawks: ti sbagli io non sono in calore perché non sono un omega

Dabi: e allora perché sei scappato?

Hawks: chi ti dice che sono scappato?

Dabi: va bene uccellino adesso basta giocare.

Gli si mozzo il fiato in gola, non aveva paura di Dabi ma neanche di assecondare il suo calore, aveva paura che Dabi svelasse a tutti la sua natura di omega.

Nonostante si una società di super uomini gli omega non potevano fare gli eroi, erano considerati deboli, incapaci di difendersi e soprattutto non erano assolutamente parte effettiva della società a malapena potevano lavorare.

Hawks prese coraggio e stette al gioco

Hawks: ok va bene ora che sai che sono un omega che intendi fare?

Dabi: e chi lo sa potrei dirlo al mondo intero oppure usare questa cosa a mio vantaggio per ricattarti...

Dopo qualche istante di silenzio Hawks vide Dabi entrare dalla finestra della camera da letto

Dabi: potrei anche fare qualcosa di proibito.



ANGOLO AUTORE

Ma buon salve piccoli fan boy e fan girl e fan e basta
Spero che questo primo capitolo vi piaccia perché ho intenzione di farne tanti altri ÙwÚ
Spero che la vostra sia una buona giornata

Al prossimo capitolo piccoli panetti di riso

~MY OMEGA SECRET~ DabiHawksWhere stories live. Discover now