Capitolo 24

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< Cosa? > domanda stupita Alice dopo essersi asciugata la bocca con l'asciugamano dei piatti, per fortuna non ha fatto troppi pasticci con l'acqua sputata:< Io oggi non sono venuta a scuola, sono rimasta a casa >
Liv spalanca gli occhi, come scioccata:< Impossibile, io ti ho vista, sì ti comportavi in modo strano ma eri tu, non era qualcun altro che si spacciava per te, ha anche aggredito quella gallina che si crede chissà chi, come si chiama? > schiocca le dita come se avesse il nome sulla punta della lingua.
< Vuoi dire Meredith? > l'aiuta la piccola.
< Esatto >
< In realtà l'ho già diciamo aggredita qualche tempo fa > la corregge Alice.
< L'ha presa a schiaffi > la guarda seria Liv.
< Okay, non ero decisamente io > conclude la bionda, anche se in realtà lo avrebbe voluto fare molte volte, ma sono sempre rimaste solo fantasie, mai azioni concrete.
Olivia ci pensa un po' su, per cercare una spiegazione a ciò che ha visto e Alice vorrebbe tanto aiutarla, ma proprio non le viene in mente nulla e per di più la sua esperienza in queste cose non è molto ricca. Di certo la ragazza di fronte a lei avrà più familiarità con questo genere di cose dato che ha molti più anni della figlia di Emma Swan e Capitan Uncino.
< Forse hai creato una tua sosia > ragiona ad alta voce:< Ma certo, questo spiegherebbe perché ha un carattere diverso dal tuo > esulta lei.
Alice rimane interdetta, non sta seguendo molto bene il ragionamento:< Non ci sto capendo niente> con ragione afferma ciò, c'è ancora un mondo che lei non conosce, per la sua età e per il fatto che è orfana.
< Tu sei ancora piccola e stai manifestando dei poteri piano piano >
< Non proprio piano piano, da quando è comparso il tuo caro fratello sto scoprendo una magia via l'altra, probabilmente andando avanti così esploderò >
Beh è normale dato che sei la guardiana di mio fratello, pensa Olivia, ma non da forma ai suoi pensieri dato che sa molto bene che Pan non vuole che Alice lo sappia prima del tempo, è stato molto chiaro a riguardo. Ma a Liv dispiace così tanto non poterle dire questa cosa, è la risposta a tutte le domande della giovane.
< Ad ogni modo quando crei un sosia esso non è identico all'originale, nell'aspetto sì, ma nel carattere no, prende solo alcuni tratti della maga che ha fatto l'incantesimo, anche quelli più nascosti e oscuri > spiega la sorella di Peter cercando di non pensare a chi è Alice davvero e alla voglia irrefrenabile di dirle tutta la verità.
< Che tratti ha preso allora il mio sosia? > domanda curiosa e un po' spaventata la bionda.
< Stando a quello che ho visto ha preso il tuo essere bambina, immatura e la tua follia > passa ad elencare.
< Che cosa? Vuoi dirmi che c'è una me pazza squinternata a piede libero che potrebbe fare dei casini e la responsabile sarei poi io? > chiede un po' furiosa alzandosi di scatto dal tavolo:< Devo andare a cercarla >
Pende la giacca ed esce correndo, seguita dalla sua nuova amica Liv:< Aspetta, ti do una mano, non ti lascio tutto il divertimento >
Alice si ferma un secondo:< Abbiamo un concetto di divertimento diverso suppongo >
< Dai tempo al tempo, piccola Ali, sei ancora giovane > le risponde prontamente la ragazza dai capelli biondo cenere, prima di tornare a correre con la sua compagna alla ricerca di una sosia completamente fuori di testa e pericolosa, ma mai come quella creata tempo fa che ancora si nasconde.

< Bene bene, ne è stata creata un'altra, mi sento un po' delusa, pensavo di essere l'unica, pazienza, così sarà più divertente > ridacchia la ragazza avvolta da un'aura oscura.

Peter Pan 2Onde histórias criam vida. Descubra agora