Taehyung - Il Famosissimo

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• Unprotected sex

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«Signorina [T/n]»

La ragazza aprì gli occhi e guardò davanti a sé senza veramente osservare qualcosa, ma accorgersi che il suo professore era lì davanti a guardarla sonnecchiare beatamente non servì a fingere che in realtà fosse sveglia.

«Dorme durante mie ore?»

[T/n] si passò la mano sugli occhi raddrizzandosi in modo stanco.

«Chiedo scusa professore»

«Non me ne faccio nulla delle sue scuse, ma spero che alla fine delle lezioni faccia qualcosa di socialmente utile, come dare una ripulita alla biblioteca dell'ala ovest»

[T/n] non replicò, sapendo che se l'avesse fatto sarebbe stato peggio. Quindi si rassegnò a quella punizione -che tanto punizione non era, poiché all'università non esistevano fisicamente. Ma al professore piaceva particolarmente far volare insufficienze ai test quando qualcuno non gli dava retta, non lo ascoltava o si addormentava durante le sue lezioni- e passò il resto della sua giornata con la testa che ogni tanto tornava a quello che avrebbe dovuto fare quel pomeriggio.

Fino a che quel momento non arrivò.

Con i passi pesanti di chi non aveva la minima voglia di riordinare dei libri abbandonati negli angoli più remoti di quella biblioteca in più di cinquanta scaffali, entrò senza guardarsi intorno e sentì subito l'odore di carta vecchia e ingiallita dagli anni farsi strada fra le sue narici, dandole un sentore di quiete e sapienza che a lei non dispiaceva affatto.

Fossero state altre circostanze, in quella biblioteca ci avrebbe studiato volentieri. Fosse stata un'altra ragazza, lo avrebbe fatto per ragioni diverse.

«Ciao»

[T/n] alzò lo sguardo per trovarsi davanti, a qualche metro da lei, un ragazzo intento a risistemare i libri in tutta la sua rigorosissima bellezza mascolina.

Era uno di quelli che non si rendeva conto, o forse semplicemente non si guardava molto intorno, che quando camminava per i corridoi intento a raggiungere il suo corso di psicologia avanzata, aveva la strada spianata.

Qualcuno lo guardava di sottecchi convincendosi che c'erano un sacco di ragazzi così all'università, altri si giravano completamente attaccandolo con lo sguardo, mandandogli mille segnali che volevano lui recepisse, che ricambiasse con un'altra occhiata che sapeva di "Vieni, voglio scopare".

La realtà era invece che Kim Taehyung non aveva mai guardato nessuno se non i professori o i suoi amici quando parlava con loro, erano solo sei, tutti che seguivano corsi differenti.

Il suo sorriso squadrato aveva un fascino estremo che aveva catturato l'attenzione di più di metà della gente dei corsi che seguiva e che venivano attirati a lui come api col miele.

E la cosa più affascinante era che a lui sembrava non fregare un cazzo.

«Ciao»

Ricambiò il salutò mollando lo zaino quasi vuoto su uno dei grossi tavoli.

La biblioteca era sempre vuota, ogni tanto si vedeva passare la segretaria -una vecchietta dai modi molto gentili e tranquilli che odorava di crema antirughe- che controllava solo se tutto fosse a posto e a orario di dileguo, se ne andava affidando quella magica stanza al signor Kim, che stava lì volentieri a leggere qualche pagina di un qualche libro preso a sorte da uno scaffale qualunque.

Semplicemente lo faceva perché c'era il silenzio e l'odore di vecchio che lui trovava estremamente confortante. Sebbene, come citato prima, il ragazzo avesse individui su individui che cascavano ai suoi piedi come pioggia, era quasi sempre deserta. Si vedevano solo studenti entrare, prendere il libro che cercavano per una ricerca, andarsene e riapparire dopo una settimana per riportarlo. Fine.

𝐁𝐓𝐒 𝐱 𝐫𝐞𝐚𝐝𝐞𝐫 (𝐬𝐦𝐮𝐭)🔞Where stories live. Discover now