#day1

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Improvvisamenre sento urlare il mio nome dal corridoio e spunta dalla porta un ragazzo con i capelli neri lunghi e mossi all'incirca alto come me.
Sorride lasciando intravedere i canini appuntiti.
Si avvicina e mi da una bacio sulla guancia.
Rimango pietrificato.

«Allora Kazu che vuoi fare oggi?»
Mi sta appiccicato iniziando a parlarmi.
Il ragazzo delle quinte se ne va soddisfatto.

«No scusa ma-» non sto ben capendo cosa stia succedendo.

Il moro si guarda intorno per controllare non ci sia nessuno.

«Sono Baji»
«Si hm...a quello c'ero arrivato...»
«Ti ho spaventato? Scusa non volevo ma era per il gioco» ridacchia.
«E...adesso cosa dovremmo fare...?»
«Vieni a casa mia? Così ne parliamo?»
Questo si comporta con me come se ci conoscessimo da anni... però potrebbe essere un occasione per fare amicizia...
«D'accordo...»

Prima di uscire dalla classe, Baji mi prende la mano e io la ritiro d'istinto.

«Ops...devo avvertire quando faccio certe cose?»
«Sarebbe meglio grazie..»
«Colpa mia, il gioco mi ha preso troppo» Ridacchia di nuovo.
«Non è colpa tua...è il gioco...»
Se continua così per tutta la settimana penso che mi ritirerò...
So che è un gioco ma non sono mai stato con qualcuno...poi non avrei mai pensato di finire con un ragazzo...

«Quindi...posso prenderti per mano?»
Ok Kazutora stai calmo. È solo per il gioco. È solo una settimana. Puoi farcela.
Allungo la mia mano verso la sua e lui l'afferra saldamente, in modo rassicurante. Ha la mano calda ma non sudata, non è molto morbida...forse è uno di quelli che fa lavori strani, costruisce cose o picchia le persone...e se mi stupra..?
No dai non si giudica il libro da una copertina, sono sicuro che è un ragazzo bravissimo... e poi che pensieri mi sto facendo?? Sono solo ansioso, non c'è nulla di cui preoccuparsi.

Mi trascina delicatamente in corridoio e ci avviamo giù verso gli armadietti per prendere le nostre cose.
«Scrivo a mia mamma che sono da un amico»
«Dal tuo ragazzo volevi dire»
«Si ma è il gioc-»
Mi tira una gomitata facendomi notare che ci stavano guardando.
«ah...si...gli scrivo che...che sono dal mio ra...ragazzo...»
Mi da un bacino sul naso «Ok ma non sforzarti troppo».
Scrivo a testa china sul cellulare a mia mamma per nascondere il fatto che ero arrossito...Baji mi mette in soggezione...

Le persone se ne vanno e lui si scusa di nuovo.
«Non che avessi molta scelta...non ti preoccupare...» capisco che è una situazione un po' strana e lui non può farci niente...
«Allora andiamo?»
«Va bene...ma fuori piove..»
Baji va sotto il porticato e apre l'ombrello.
«Vieni su»
Mi accosto accanto a lui sotto l'ombrello, mi prende a braccetto e ci avviamo sotto la pioggia diretti a casa sua.

Mentre camminiamo Baji inizia a parlarmi per rompere il ghiaccio e fare meglio conoscenza.
«È proprio una rottura questo gioco...Ah non fraintendere! Non è che mi stai antipatico o altro ma è una cosa un po' strana no?»
«Stare con un ragazzo?»
«No si..hem...non sono bravo a parole...ma intendevo che...allora...a me non cambia se sei un ragazzo...ma è strano un gioco del genere...però tu sembri simpatico! Guardiamo il lato positivo, almeno se devo stare forzatamente con qualcuno, con te lo faccio volentieri» Mi guarda e sorride.
Da una parte sono felice che la persona con cui devo passare la settimana sia lui...dall'altra vorrei che non lo fosse perché è una persona così splendida che...che ho paura che finisca per piacermi davvero...

«Ci siamo quasi eh»
«Hm»
«Hai freddo?»
Mi accorgo di tremare un po'.
«No no sto be..»
Non mi lascia finire la frase che mi dà la sua giacca.
Mi guardo intorno per vedere se, come prima, qualcuno ci stesse spiando.
«Non c'è nessuno rilassati, l'ho fatto solo perché voglio che il mio partner non si ammali, sarebbe un guaio no?»
Mi sistemo per bene la sua giacca addosso cercando di nascondere di nuovo la mia faccia rossa.
Continuiamo a camminare in silenzio, a volte, scambiandoci sguardi che mi mettono subito sotto pressione.

Finalmente arriviamo a destinazione.
Entriamo in casa togliendoci le scarpe e le giacche un po' bagnate.
«Siamo soli per ora, fa come se fossi a casa tua» sorride.
«D... d'accordo...»
«Vuoi qualcosa da mangiare?» inizia a frugare tra mensole e dispense in cucina.
«Hem...»
«Da bere? Un succo? Vino? Acqua?»
«Vino?!»
«Vuoi il vino?»
«N-no hey»
«Tranquillo scherzavo» ridacchia «Ma sul serio, hai bisogno di qualcosa? Non essere timido eh»
«Hm no grazie sono apposto così...»
«Oook, siediti pure allora»

Lui prende un bicchiere di latte con i biscotti e si mette al tavolo invitandomi a sedermi accanto a lui.
Prendo una sedia e mi avvicino.
«Allora parlami un po' di te» dice parlando a bocca piena.
Non sapendo che dire gli racconto la prima cosa che mi viene in mente.
«Ehm...sono nato a Settembre..»
«Che giorno?» mi interrompe subito «cosi mi ricordo di farti gli auguri»
«Il...sedici...»
Prende il cellulare e se lo segna nel calendario.
«Ah e ormai che ci siamo scambiamoci il contatto line»
Questo ragazzo è un vortice di energia, non faccio mai in tempo a fare quello che mi dice che subito è già a fare un altra cosa...
Prendo il cellulare e ci scambiamo i numeri.
«Comunque, stavi dicendo?»
«Hm...c..cosa dovrei dirti scusa?»
«Parlare di te ti mette in imbarazzo?»
«Hm beh sai...non è che ti conosco bene e...»
«Ed è per questo che ci stiamo presentando... D'accordo allora ti dico io qualcosa di me. Prima di tutto sono nato il tre Novembre vedi di ricordartelo» me lo segno subito perché anche lui l'aveva fatto e intanto continua a parlarmi a raffica di sé e di tutti i suoi hobby. Mentre mi parla sorride...amo quel suo sorriso...non ho mai visto una persona che sorrideva così...
Mi perdo guardando i suoi canini senza ascoltare più le sue parole.
«Ti sto annoiando?»
«Eh? N..no affatto, ero solo distratto»
«Va bene...adesso dimmi tu qualcosa»
Non so da dove partire ma inizio titubante a parlargli un po' di me e di quello che mi appassiona e pian piano mi apro sempre di più.
«Adesso sei più sciolto nel parlare» mi sorride di nuovo. Cavolo...non dovrei pensare a certe cose ma...mi piacerebbe baciarlo...continuo a fissargli le labbra.

«Kazu...»
«Hm?»
«Vogliamo esercitarci? Sai tipo...come dobbiamo comportarci quando siamo in pubblico..»
«Ah si va bene»
Mi prende per mano avvicinandosi con la faccia verso la mia.
Il mio cuore batte forte...anche troppo.
Socchiudo gli occhi mentre Baji continua ad avvicinarsi.
Mi allontano leggermente con le farfalle nello stomaco quanto sento il suo respiro sulle mie labbra.
Ma lui continua ad avanzare e mi bacia.
Mi porta una mano sul collo, vorrei allontanarmi perché sono terribilmente in imbarazzo ma non voglio.
Dopo un po' si stacca.
«Allora?»
«A-allora cosa?»
«Com'era?»
«In che senso com'era??» non posso certo descriverti a cosa pensavo mentre mi baciavi.
«Hm vabbè lascia stare ma se ti bacio così va bene?»
«S-si no ma in che senso-»
«Ehm- cioè...se quando io..tu...allora...»
L'atmosfera si è fatta terribilmente imbarazzante.
«Quando devo baciarti per far vedere che stiamo seguendo le regole del gioco, un bacio così ti va bene? O ti dà fastidio e troviamo un altro modo...?»
Ci stiamo ancora tenendo la mano e sono sempre più rosso.
«N..va bene... però... ecco...»
«Però..?» Sembra preoccupato.
«Niente...è solo che non mi era mai capitata una cosa del genere...è un po' imbarazzante...»
«Mh già...» sembra anche lui arrossito un po' «però è divertente no?»
Non so se definirlo divertente ma... di certo una sensazione mai provata prima.

«Rimani a cena?» stacca la sua mano dalla mia.
«In realtà forse dovrei tornare a casa...»
«Oh d'accordo»
Mi alzo e mi preparo per uscire.
«Piove ancora...»
«Ti presto l'ombrello»
«Grazie»
Ogni minuto che passa sembra sempre più gentile.
Prendo l'ombrello ed esco.
«Allora ci vediamo domaniii!» mi saluta con la mano.
«A domani...»
Mi avvio verso casa mia senza riuscire a togliermi Baji dalla testa...purtroppo.

𝐒𝐨𝐥𝐨 𝐔𝐧 𝐆𝐢𝐨𝐜𝐨? // 𝐁𝐚𝐣𝐢𝐤𝐚𝐳𝐮Where stories live. Discover now