Lannimen, il Cavaliere delle Fiamme

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Il prossimo avversario da affrontare era Lannimen, il dominatore del Fuoco Oscuro, capace di abbrustolire facilmente quasi ogni cosa. Lui si trovava a Agrigen, una città non troppo lontana da Caltanissettin. Saliti sui carri si accorsero che una ruota era rotta e per ripararla serviva un buon legno, che venne preso da i manici delle spade dei soldati d'Ombra. Solo per questo ci misero 4 ore, gli rimaneva il pomeriggio per arrivare e fortunatamente, senza dormire, alle 5 del mattino arrivarono a Agrigen, si riposarono anche se impauriti dalla presenza di un Cavaliere  delle ombre in città. Le ore di sonno furono a malapena 3, Pasquandoro e Faslim stavano bene, avevano bisogno di meno ore di sonno, Mair era un'elfa, a cui servivano massimo 20 minuti per stare benissimo e il resto invece a stento riusciva a camminare ma con la buona colazione preparata da Pasquandoro, dei biscotti al sangue di Pirjpal, molto energetici, ripresero le forze e alle 9 di mattina si incamminarono per le strade di Agrigen in cerca del forte del Cavaliere. Questa volta fu difficile trovarlo perché tutti i cittadini erano impauriti e non uscivano di casa, impedendo alla banda di ricevere informazioni. Entrati nel forte, vennero attaccati da dei Jornitan cavalcati dai soldati d'Ombra che però sotto i poderosi attacchi di Arcangis e Maryantone furono uccisi, non facilmente, ma furono uccisi. Ora era arrivato lui, Lannimen, che con le sue daghe infernali attaccate a una catena,
Le Kaosis, distrusse il muro che li separava. I primi a combattere sono Riccarodus, Arcangis e Maryantone che iniziarono subito a puntare sulla velocità perché il Cavaliere era forte e possente ma non veloce come gli altri. Maryantone e Riccarodus vengono puntati fin da subito, però riescono a parare e contrattare egregiamente, Arcangis attaccò il Cavaliere alle spalle infilzando la lama congelante nella spalla del nemico ma non ha effetto, anzi scioglie la lama e non potendo combattere a mani nude si fece prestare una spada da Maryantone e ricominciò ad attaccare. Riccarodus con un potente colpo perfora lo stomaco del Cavaliere che sembra però inarrestabile caricando Riccarodus e infilzandolo sulla spalla.
Ora era fuori gioco, l'unica arma che aveva era la fuga e scappando dal nemico non fece caso a Mair cadendoci addosso. Fortunatamente Matten creò uno scudo attorno ai due, Arcangis insieme a Maryantone attaccaronò di nuovo il nemico che però usando una tecnica creò del fumo accecante e attaccò i due che erano confusi nella nube. A proteggerli arrivarono Matten e Gionun che riuscirono a far perdere tempo al nemico finché non sarebbe arrivata Mair ad aiutarli. Riccarodus e Mair uscirono dallo scudo e Mair andò ad aiutare i due combattenti e Riccarodus da Pasquandoro e Faslim che lo medicarono. Mair sferrò un colpo direttamente al collo di Lannimen mentre Matten e Gionun gli tagliarono le mani. Il colpo finale lo diede Mair trafiggendo il Cavaliere al cuore, che esplose di nuovo lasciando però una delle due Kaosis che venne data ad Arcangis insieme alla rispettiva catena  inaspettatamente leggera. Dopo i meritati festeggiamenti, la banda controllò che il terzo ed ultimo nemico si trovava a Trapanorum, a circa 3 giorni da Agrigen, dove si trovava l'ultimo sottoposto prima dell'arrivo del Signore Del Buio, mancavano 4 giorni al Nuovo Re.

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