Chapter 61.

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Mi infilai una larga e calda felpa invernale e afferrai il cellulare per poi scendere il più in silenzio possibile le scale.

Insomma, erano le 3 di notte, e sì, stavo andando incontro all'amore della mia vita che era venuto dall:altra parte del mondo, sotto casa mia, per me.

Aprii la porta e una folata d'aria fredda si insinuò tra i miei capelli spettinati, mi guardai intorno, ma era troppo buio, e non vedevo a più di un palmo dal mio naso.

Ma dei lampioni in questa via no?

Accesi la piccola lampadina della veranda e iniziai a mordicchiarmi nervosamente le unghie dato che non vedevo nessuno arrivare, iniziavo ad avere paura che fosse tutto uno scherzo.

Il mio cellulare nella tasca inizió a vibrare.

Fletcher: Sei così tenero con quel maglione, lo hai rubato a Babbo Natale? :3

Calum: Ugh, sei insopportabile, dove cavolo sei?

Fletcher: Girati.

Mi girai alla destra, c'erano un alberello e un muretto, dove un gatto nero era appollaiato intento a dormire.

Il cellulare vibrò nuovamente.

Fletcher: Dall'altra parte haha.

-É così imbarazzante, smettila e vieni ad abbracciarmi- bisbigliai cercando di farmi sentire, ovunque lui fosse.

Due braccia cinsero i miei fianchi in un modo che solo lui sapeva fare, in grado di farmi sentire protetto sotto quel tocco.

-Intendevo da questa parte- sussurrò appoggiando le sue labbra al mio orecchio, mi girai verso di lui, e i nostri petti si scontrarono leggermente, muovendosi contemporaneamente.

Non riuscivo a parlare, ero come stregato da lui, da quei suoi occhi brillanti, da quel suo mezzo sorriso accennato, da quelle quance rosate e da ogni suo singolo dettaglio perfetto.

I nostri respiri, sottoforma di piccole nuvolette bianche di vapore, si infrangevano l'una sulla faccia dell'altro.

Fissai le sue labbra, screpolate e pallide a causa del freddo, e mi sembravano comunque dannatamente invitanti.

-Mi sei mancato amico- sussurrai per poi vederlo piegare le labbra in una smorfia.

-Anche tu amico- canzonò lui tirando un sorriso.

E cavolo, era così bello, al chiaro di luna sembrava un angelo travestito.

Appoggiò improvvisamente le sue labbra sulle mie.

In quel momento, lui mi aveva sotto il suo controllo.

Ero sotto il suo controllo.

Le mie ginocchia si fecero deboli, il cuore iniziò a battere all'impazzata e i brividi invasero il mio, in quel momento, fragile corpo e per non cadere mi dovetti aggrappare al suo collo, mentre innamorati approfondivamo quel bacio.

Quel bacio era la tavolozza di un pittore pazzo, pieno di colori mischiati senza un senso, ma che insieme creavano un'armonia perfetta.

Quel bacio era un mix di sentimenti, c'era rancore, rabbia, nostalgia, gelosia, ma soprattutto amore.

Amore di due ragazzi come tanti che dopo le delusioni della vita erano riusciti a ritrovarsi; più forti e determinati di prima.

Amore di due ragazzi che esigeva di essere vissuto.

Amore di due ragazzi, che finchè non l'avevano perso non avevano capito quanto fosse speciale.

Avrei voluto che qualcuno in quel momento ci avesse scattato una foto, così che alla domanda "cos'è l'amore?" avrei risposto semplicemente mostrando quella fotografia, altro che le sette meraviglie, lui è la meraviglia che la vita ha deciso di darmi in custodia, e non esiste cosa più bella.

Le nostre labbra, purtroppo, si staccarono con un sonoro schiocco, alzai lo sguardo nei suoi occhi, e sorrisi insieme a lui.

Sembravamo una coppia di fidanzatini al primo bacio, così impacciati e goffi.

-Dire 'ti amo' in un momento del genere rovinerebbe tutto?- chiesi accarezzando con il pollice il suo zigomo.

-Nulla potrebbe rovinare un momento come questo fidati, sei così perfetto cavolo- sorrise strofinando la punta del suo naso sulla mia.

-Beh in tal caso, ti amo, ma non è un ti amo giusto per colmare questo silenzio, io ti amerei anche se in questo momento tu mi accoltellassi-

-Ti amo anche io, non sai quanto- concluse con un casto bacio sulle labbra.

Ci sdraiammo sull'erba fresca di rugiada e rimasimo così tutta la notte, a guardare le stelle, e a ringraziarle per averci donato il nostro amore.

unpredictable 》cashtonWhere stories live. Discover now