Chapter 69.

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Calum's pov

Con passo veloce mi avicinavo sempre di più alla casa di Luke, girai l'angolo e vidi una testa bionda chiudere la porta alle sue spalle.

Senza pensarci due volte mi avvicinai alla superficie di legno da dove era sparito poco prima il mio migliore amico e picchiettai ripetutamente le mie nocche sul legno.

-Luke sono Calum, ti prego apri- implorai dopo non aver riceuto risposta.

-Luke- ripresi a battere la mano sulla porta.

Poco dopo essa si aprì per mano del biondo avvolto in una felpa enorme, i capelli spettinati e gli occhi rossi.

Stava tremando.

-Lukey stai bene?- sussurrai avvicinandomi a lui.

-Solo Michael può chiamarmi così- disse deviando la mia domanda.

Il suo labbro inferiore prese a tremare così come le sue mani, che stringevano le maniche così forte che le sue nocche sbianchirono.

Feci un passo in avanti.

Lui uno indietro.

Ne feci un altro.

Lui fece la stessa cosa, allontanandosi.

Ne feci altri due e finalmente lo avvolsi in un abbraccio, e nell'esatto momento in cui le mie braccia circondarono i suoi fianchi, le sue lacrime si riversarono sulla mia spalla.

Chiusi la porta con un calcio e mi avvicinai alla cucina facendolo poi sedere su uno sgabello accanto al lavandino.

Aprii il frigo e presi la bottiglia d'acqua, ne versai un po' nel bicchiere e mi girai nella direzione in cui avevo lasciato Luke, ma lui non c'era.

Sentii dei singhiozzi e strani versi, che sapevo a cosa appartenessero.

Corsi verso il bagno e vidi Luke inginocchiato davanti al water che piangeva e si asciugava la bocca con un pezzo di carta, lo aiutai ad alzarsi e lo sostenni fino al lavandino dove si sciacquò la faccia.

-Tutto bene?- domandai dopo l'interminabile silenzio.

-Mmh- mugolò passandosi una mano tra i capelli.

-Quindi...?- domandai aspettando impaziente una sua spiegazione.

-Quindi ho capito di essere solo un giocattolo, uno sfogo e ho capito anche di essere un pessimo fidanzato- disse tutto d'un fiato, ma io non capivo niente.

-Lui mi aveva detto di amarmi, e io mi sono lasciato abbindolare, senza capire che la persona che amavo era un'altra-

-Luke cos- cercai di dire ma mi blocco con la sua voce rotta dal pianto.

-Zayn è il mio ex- non seppi cosa fare, come reagire o come pensare, rimasi lì a fissarlo esterrefatto.

-Io-io voglio solo che la smetta di farmi del male, io amo Michael- sussurrò.

-Cosa ti ha fatto Luke?- lui abbassò lo sguardo, come se si sentisse sporco e in colpa.

-Sì, mi ha di nuovo stuprato, che bello da dire vero?- un sorriso amaro si fece spazio sulle sue labbra, mentre le lacrime solcavano le sue guance arrossate dal pianto.

-Cal io non ce la faccio più- si gettò a peso morto tra le mie braccia, e io lo sollevai per non farlo cadere, lo feci sedere sul divano e abbracciai il suo corpo scosso dai singhiozzi, poco dopo si addormentó.

Calum: L'ha rifatto. Io non ce la faccio a vedere il mio migliore amico distrutto in questo modo.

Ashton: Porca troia. Dove siete?

unpredictable 》cashtonWhere stories live. Discover now