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Oikawa's POV

"Bethany?" corse davanti a lei Min-yo prendendola per le mani.

"Che è successo? Perché non rispondevi ai messaggi? Perché non mi hai detto che stavi male?" le domandò la sua ragazza che si era persa nel panico totale.

"Sto bene, mi sentivo solo..." sfrecciò lo sguardo su di me alzando un sopracciglio con fare losco.

"...un peso per voi." sospirò iniziando nuovamente a piangere. Min-yo la diresse verso una scalinata nascosta dietro il cancello scolastico, mentre io e Yieijiro ci piazzavamo davanti alle due ragazze per coprirle dagli sguardi degli altri studenti.

"Bethany amore, cosa stai dicendo. Un peso per chi." la rassicurò Min-yo accarezzandole la guancia e asciugando le sue lacrime che sgorgavano sempre di più.

Yieijiro non parlava, aveva le braccia conserte sul petto e lo sguardo fisso su Min-yo. Si vedeva che non si fidava delle parole di Bethany.

"Vado a prenderle dell'acqua." avvisò soltanto il ragazzo voltandosi e andando verso la caffetteria all'esterno della scuola.

Non sapevo se intervenire o meno in quella situazione.

"È successo... qualcosa, con qualcuno di noi?" chiesi in panico, sperando di poter capire cosa la ragazza intendeva prima.

"Parli ora come se non c'entrassi niente, Oikawa." si asciugò le lacrime per conto suo scostando la braccia di Min-yo che l'avevano avvolta in un abbraccio.

"Cosa?" chiesi sporgendomi non capendo cosa intendesse.

Rimase in silenzio. Iniziai poi a collegare man mano I pezzi di puzzle che si erano sparsi nella mia mente. Uno sbuffo sonoro fuoriuscì dalla mia bocca.

"Stai parlando dei messaggi?" azzardai la mossa mentre Min-yo ci osservava con sguardo accigliato.

Bethany, che precedentemente aveva il viso rosso per il pianto, fermò i suoi singhiozzi.

Si girò a guardare Min-yo che cercava conferma nella mia domanda attraverso lo sguardo di Bethany.

"Che messaggi?" chiese la ragazza dai lunghi capelli mori.

"Non per essere crudele con te Bethany, Min-yo ci ha invitati da amici ad un'uscita e tu hai lasciato perdere le parole della tua ragazza, chiedendomi di uscire e rimanendoci male perché ti ho detto che sarebbe stato da maleducati non andare fuori con qualcuno che ti ha già invitato ad uscire?" parlai con tutte e due le ragazze a guardarmi esterrefatte.

"Cosa stai dicendo!?" sbraitò l'australiana alzandosi da dove era seduta.

"Hm, torna a parlarmi quando avrai finito di prendere in giro le persone attorno a te, Bethany." le risposi voltando i tacchi e tornando verso il dormitorio.

Iwaizumi's POV

Stavo uscendo dall'università per andare a fare allenamento nella palestra scolastica quando mi arrivò una chiamata. Era Arisa. Risposi portandomi il cellulare all'orecchio.

"Dobbiamo parlare. Vediamoci al bar vicino alla tua università." parlò di fretta la ragazza chiudendo la chiamata senza lasciarmi rispondere. Sbuffai cambiando la mia direzione dirigendomi verso l'uscita dell'università.

Dopo la cerimonia della morte mi ero rifiutato di parlare con Arisa, sarò stato pure infantile, ma le avevo parlato della morte di mia madre e lei aveva anche promesso che sarebbe stata presente ad ogni cerimonia, eppure...eppure non lo ha fatto. Ormai le nostre litigate sono frequenti, dice sempre che quando è offesa devo correrle dietro e consolarla, come fosse lei l'unica a stare male.

Dopo due e tre semafori arrivai davanti al bar con l'insegna "Ikari Bar" spenta, che solitamente si accende la sera. Ikari, rabbia. Quel bar mi rispecchiava in quel esatto momento. Mi diressi alla porta in vetro dell'entrata spingendola e facendo il mio ingresso. Una ragazza vestita in tema con il bar mi fece un inchino sorridendomi e indicando i tavoli liberi.

Replicai il suo gesto e mi diressi verso un angolo lontano dalle finestre con tre sedie. Sentì poi la campanella posta all'ingresso del bar fare il suo solito squillo e intravidi Arisa entrare. Alzai il braccio per farmi vedere. Dopo due o tre volte mi notò e si diresse verso di me. Aveva lo sguardo accigliato, non indossava trucco come era suo solito fare ed era vestita con una semplice tuta, nonostante so bene che lei odia indossare quegl'indumenti.

"Ciao." sputò velocemente sedendosi. Alzai la mano per chiamare la cameriera ma Arisa mi bloccò. "Non sono venuta qui per parlare tra innamorati e a berci un caffè insieme." parlò guardando a lato.

"Sarò veloce, mi hai stancata. Litighi con me per le più grandi banalità, non ti sei neanche degnato di rispondere al mio messaggio la scorsa sera." girò lo sguardo verso di me.

Risi, perché non sapevo cosa fare, l'unica cosa che mi era possibile fare oltre al ridere era urlare per la disperazione. "Sai almeno che giorno era quella sera?" le chiesi.

"Hm, cosa sarà mai stato, il compleanno del tuo caro amico Oikawa? Vai da lui se ti manca così tanto." mi rispose sarcastica. "Ti ho fatto una domanda, smettila di tirare in ballo Oikawa." mi innervosì.

"Era la cerimonia della morte di mia madre, la stessa cerimonia a cui mi avevi promesso di venire." spostai lo sguardo su di lei che mi guardava con gli occhi spalancati. "Io...mi dispiace Iwa-chan." cercò di raggiungere le mie mani sul tavolo.

"Togliti quel nome dalla bocca, non sai quale sia il passato di quel soprannome per chiamarmi così. Grazie delle tue scuse, ne farò buon uso per dire a mia madre di non arrabbiarsi con te." mi alzai dal mio posto.

"Lasciamoci." mi girai verso di lei un ultima volta prima di uscire dal bar e lasciarla lì.


Oh no, cosa ho fatto. Scusate ma morivo dalla voglia di scrivere questo capitolo, volevo tenere questi due insieme fino alla fine degli studi ma era impossibile come cosa.

Scusate il ritardo cuccioli, ma il prof di CAD mi ha fatta imbestialire giovedì con un lavoro di un appartamento e ora sono disperata nel cercare di finirlo.

Grazie per aver fatto attenzione ai miei problemi scolastici<3 bye<<3

𝒯𝒽𝑒 𝓁𝒶𝓈𝓉 𝓈𝓅𝒶𝓇𝓀 ↬𝐼𝓌𝒶𝑜𝒾↫Where stories live. Discover now