Il referto📄

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<Sono due mesi, Mattia. Dai due ai tre mesi> mi disse Raimondo quel maledetto 9 febbraio dicendomi il risultato del referto del medico

Avrei dovuto stare fermo ancora per tutte quelle settimane per poter tornare a ballare come prima e a distanza di poche settimane dall'inizio del Serale, non potevo più restare in quella scuola.
Il mondo mi crollò sotto i piedi, anche se già durante l'ultima visita a cui mi avevano sottoposto avevo una brutta sensazione, come se avessi già percepito che questa cosa non sarebbe finita bene.
Le lacrime avevano iniziato a scendere copiose dai miei occhi, mentre tenevo in mano quel foglio bianco che mi diceva che avrei dovuto abbandonare tutto e tutti e ritornare a Bari.
Il mio insegnante stava in piedi di fronte a me dall'altra parte del plexiglas e mi osservava mentre io cercavo di nascondere la mia tristezza tenendo la testa bassa.

<Sai perché non piango?> mi domandò lui appoggiando i gomiti sul vetro <Perché a settembre avrai un banco>

Quelle parole mi fecero sorridere.
Avrei avuto una seconda possibilità per vivere questo mio sogno, solo che i miei compagni sarebbero stati diversi.
Ho pensato subito a Christian, quel ragazzo che nella prima settimana di questa edizione è passato dall'essere un perfetto sconosciuto ad una delle persone più importanti in questa scuola, arrivando a considerarlo come un fratello maggiore.
Non sapevo minimamente come avrei trovato il coraggio per dirgli che me ne sarei dovuto andare.

Il tragitto dalla sala relax alla casetta non fu per niente facile perché ad ogni passo il mio cuore batteva sempre più veloce e l'ansia aumentava.
Ignorando gli altri miei compagni, iniziai a cercarlo per tutta la casetta, finché non lo trovai in giardino assieme ai cantanti Sissi ed Alex.
Quando Christian si voltò nella mia direzione aveva ancora quell'aria spensierata che aveva sempre durante i momenti di pausa tra una lezione e l'altra. Feci un cenno ai due ragazzi di lasciarci soli e chiusi la portafinestra.

<Ehy, che ti succede? Perché hai quella faccia?> mi domandò togliendosi gli occhiali da sole che indossava poco prima
<Ci vediamo fuori> gli dissi mettendogli le mani sulle sue spalle <Devo fare le valigie>
<Perché? Di cosa stai parlando?>

Tirai fuori dalla tasca destra dei pantaloni il referto del medico e glielo diedi in modo che lo potesse leggere lui stesso. Non riuscivo a trovare le parole giuste per dirglielo.

<Ma no, non è possibile. So che avevi un po' di dolore, però hai pur ballato alle prove generali la settimana scorsa!> rispose lui scuotendo la testa mentre leggeva il referto medico
<Lo so, però i tempi di guarigione sono troppo lunghi e al Serale non posso andarci in queste condizioni. Mi dispiace tanto>

Lo afferrai e lo abbracciai forte, mentre sentivo che le sue lacrime iniziavano a bagnarmi la felpa nera. Restammo in quella posizione per un po' di tempo, mentre l'unico rumore che si sentiva erano i nostri singhiozzi che facevamo fatica a trattenere. Mi allontanai per asciugarmi le guance e appena rientrai in casetta seguito da Christian, mi trovai davanti Calma e Crytical che mi guardavano confusi e preoccupati.
Con il loro aiuto radunammo tutti i nostri compagni in salotto e trattenendo a stento le lacrime, informai i miei compagni del mio abbandono. Tutti rimasero scioccati ed uno alla volta mi vennero ad abbracciare, trasmettendomi la loro forza e il loro affetto nei miei confronti.
Poi mi diressi nella stanza verde, quella in cui ho dormito in tutti questi mesi per fare le valigie. Lasciai qualche mia felpa a Christian di ricordo e dopo aver dato un'ultimo sguardo alla camera, uscii e andai verso la porta d'ingresso della casetta, dove mi aspettavano i miei compagni, che appena mi videro fecero un applauso fatto partire dal figlio di Gigi D'Alessio, Luca.
Abbracciai per l'ultima volta il mio migliore amico e trascinando i miei trolley, me ne andai da quella che era diventata la mia seconda casa.

E ora eccomi qui a passare le prossime due notti nello stesso hotel in cui avevo trascorso due settimane in quarantena prima di registrare la prima puntata di questa edizione.
Dai social mi arrivano diverse notifiche dai miei fan che non vedono l'ora di rivedermi ballare in puntata, peccato che io su quel palco non ci potrò tornare, per ora. Purtroppo fin quando non andrà in onda nel daytime il filmato della mia uscita, non potrò interagire con loro e mi sento impotente.
È il momento di chiamare mia mamma per raccontarle cosa è successo e so che appena glielo dirò, le si spezzerà il cuore.

<Ciao mamma> dico appena sento la sua voce
<Amore mio, che bello sentire la tua voce. Come mai non hai fatto una videochiamata come fai sempre? Mi farebbe piacere salutare Christian e Dario!> mi risponde lei
<Non l'ho fatto perché ora non mi trovo in casetta ma in hotel. È arrivato un nuovo referto del medico> inizio a spiegarle <Non riuscirò a guarire in tempo per il Serale e quindi sono stato eliminato>
<Amore, mi dispiace così tanto! Non so davvero cosa dire, io mi immaginavo già di vederti ballare sul palco del Serale...> dice mia mamma con la voce spezzata
<Lo so ma', non riesco ancora a realizzare cosa sia successo> ammetto asciugandomi le lacrime <È stato così difficile abbandonare tutti loro...>
<Lo so, tesoro. Posso solo immaginare. Ora mettiti a letto e cerca di dormire> mi suggerisce lei ritornando al suo solito tono di voce <Ci sentiamo domani mattina appena ti svegli, va bene?>
<D'accordo mamma, a domani>

Chiudo la chiamata e butto il telefono sul letto. Accendo la piccola TV posta sul mobile della stanza d'hotel per cercare di distrarmi un po', ma dopo pochi minuti le lacrime tornano a farsi sentire. Alzo lo sguardo e fisso il soffitto, cercando di cacciarle dentro, ma mi rendo che è inutile trattenermi, così abbasso di nuovo lo sguardo e scoppio in un pianto liberatorio, mettendomi un cuscino davanti al viso per non far sentire agli altri ospiti dell'hotel i miei singhiozzi. Dopo circa mezz'ora riprendo il controllo e sento che ora quel peso sul petto è un po' più leggero. Mi infilo sotto alle coperte e chiudendo gli occhi prometto a me stesso di avere pazienza durante questo periodo di recupero che dovrò affrontare perché non sarà facile sia a livello fisico che a livello mentale.

-Spazio Autrice-
Ecco a voi il primo capitolo di questa mia nuova fanfiction che vede protagonisti Mattia e Christian.
Fatemi sapere nei commenti se vi è piaciuto!

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