1° puntata di Battiti Live

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Pov. Christian

Svegliarsi con l'ansia non è il miglior modo per iniziare la giornata, ma con la registrazione della prima puntata di "Battiti Live" di stasera, è inevitabile. Aver trascorso qualche giorno di riposo a casa con la mia famiglia mi ha dato la carica giusta per affrontare le prime due puntate del famoso programma estivo. Alle otto in punto salgo sul treno che mi porterà a Bari, città che ospiterà le prime due tappe.  Appena scendo dal taxi che mi ha lasciato davanti alla sala prove, trovo Cosmary e Nunzio che parlano tra di loro e appena mi vedono, mi vengono incontro.

<Sei sempre l'ultimo ad arrivare!> esclama il ballerino scuotendo la testa
<Ma non è vero! Manca ancora qualcuno> mi tranquillizza Cosmary notando la mia espressione preoccupata

Entriamo all'interno della sala e dopo un quarto d'ora mi pento già di aver indossato questi pantaloni neri pesanti. Sto sudando più del solito e ho già i capelli bagnati. In questa stanza oggi fa più caldo del solito e non aiuta nemmeno tenere le finestre aperte, quindi la nostra coreografa ci consiglia di marcare le coreografie per non stancarci troppo. Al termine delle prove mattutine, abbiamo pausa fino alle tre di pomeriggio e mentre esco mi ritrovo Giulia, la mamma di Mattia che mi aspetta appoggiata alla sua auto. 

<Sorpresa!> esclama lei venendomi incontro tenendo le braccia aperte
<Giulia, cosa ci fai qui?> le domando ricambiando il saluto
<Sono venuta a prenderti così vieni a mangiare a casa nostra, in modo che puoi stare un po' con il tuo amico, visto che è un giù di morale> risponde lei aprendo la portiera della macchina
<Che cos'ha?> chiedo mettendo il borsone nel bagagliaio
<Si è svegliato un po' con la luna storta. Penso che con la tua presenza gli passerà> afferma fiduciosa
<Lo sa che verrò da voi?> domando sedendomi sul sedile del passeggero
<Gliel'ho detto, ma non so se ha capito perché era in camera sua con le cuffiette> mi spiega 

Dopo aver ascoltato le parole di Giulia, sono un po' preoccupato per Mattia. Di solito quando ha qualche problema o un pensiero che gli frulla per la testa, tende sempre a chiudersi e a non voler parlare con nessuno. Preferisce soffrire in silenzio, ma non si rende conto che questo fa star male anche le persone che lo circondano e per Giulia non deve essere facile vedere suo figlio così. Quando entriamo in casa, vedo Daniele, il fratello minore di Mattia intendo a cucinare, mentre suo papà sta seguendo in tv una partita di tennis. 

<Dov'è tuo fratello?> gli domando 
<È ancora in camera sua, è da stamattina che non esce> risponde lui mentre apparecchia la tavola
<Mattia! È arrivato Christian!> esclama Giulia

Da parte del mio amico non arriva nessuna risposta e notando il dispiacere dei suoi genitori, mi metto davanti alla porta della sua e busso, ma anche questa volta regna il silenzio. Decido così di aprire leggermente la porta e dalla fessura lo vedo disteso a pancia in su con le cuffie nelle orecchie mentre guarda alcune sue esibizioni fatte durante il pomeridiano tenendo in mano un fazzoletto. Vederlo stare in queste condizioni mi fa stare malissimo. Un conto è sentirlo dire da Giulia, ma un altro è vederlo con i propri occhi. Fragile, indifeso, arrabbiato con se stesso anche se non ha nessuna colpa e col il destino per avergli fatto interrompere un sogno che voleva realizzare fin da quando era bambino. Mi schiarisco la voce e apro del tutto la porta e solo quando la richiudo lui si accorge di me.

<Christian, sei arrivato!> esclama alzandosi di colpo dal letto e venendomi ad abbracciare
<Quindi avevi capito che venivo?> chiedo scherzando
<Si, me l'ha detto Daniele> afferma Mattia                          
<Lo sai che riguardando le coreografie peggiori le cose?> lo rimprovero indicando il suo cellulare messo in standby <Sarà ancora più difficile superare la cosa> 
<Lo so, ma volevo tornare a vedermi felice mentre faccio quello che amo di più al mondo> si giustifica lui uscendo da YouTube    
<Posso capire, ma facendo così non tornerai indietro nel tempo. Ora non devi pensare più al passato ma al presente, rimanere positivo e convinto che ce la farai a guarire in tempo per settembre> cerco di spronarlo <Se pensi che non ce la farai, hai già perso in partenza>
<Me lo dicono tutti, ma è difficile da metterlo in pratica> afferma lui passandosi una mano sui capelli
<Come puoi vedere non sei da solo ad affrontare questa cosa, ci sono i tuoi genitori, i tuoi fratelli, io e la mia famiglia e tutte le persone che ti seguono dallo scorso settembre> dico facendogli un sorriso <Noi crediamo in te ed è il momento che inizi a farlo pure tu>

Love The Way You LieWhere stories live. Discover now