LXVIII

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Apro lentamente gli occhi, sono su un divano, ma non è quello di casa di Hellen.. È casa mia

Apro gli occhi e mettendo per bene a fuoco, noto Harry e Gemma che sono seduti nel divano difronte a dove sono distesa io... Sono in silenzio e mi guardano solamente, mentre io mi rimetto a sedere

"come ti senti?"

Mi domanda Gemma perché ormai sono seduta massaggiandomi un po' le tempie

"ho un po' di mal di testa...ma cos'è successo, sono svenuta?"

"si... Eravamo da Hellen, hai... Iniziato a leggere la lettera e poi sei svenuta, penso sia stato un calo di pressione"

Entrambi mi guardano abbastanza preoccupati... Rimaniamo comunque ancora in silenzio, ci fissiamo solo, tutti e tre... Siamo fratelli... Abbiamo lo stesso sangue, ed ora non siamo in grado di dirci nulla

Passa qualche minuto, penso sia il caso di concludere quello che avevo iniziato

"la lettera dov'è?"

Harry mi indica il tavolino affianco al divano, mi allungo e la prendo tra le mie mani... La apro per la seconda volta, e questa volta, prima di iniziare a leggerla ad alta voce, alzo lo sguardo verso di loro che mi annuiscono





Ciao amore mio,
Sono Anne... Tua mamma... Non so se leggerai questa lettera, ma se l'hai avuta è perché hai scoperto tutto, hai scoperto di me, dei tuoi fratelli, e penso anche qualcosa sul perché tu sia finita a vivere in un'altra famiglia





Mi blocco perché le lacrime mi appannano la vista, lancio uno sguardo di aiuto ai due maggiori, che intuendo vengono a sedersi affianco a me, uno per lato, circondandomi con le loro braccia, per darmi coraggio






Ebbene si, sono io la tua mamma, la persona che ti ha messo al mondo, la prima che ti ha amata, ma anche quella di farà soffrire per prima... Non sai quanto mi stia pesando dover scrivere queste parole, ma non ho alternativa, è l'unico mezzo che ho per scusarmi, per farti sapere quando ti ho amata e quanto continuerò a farlo...
Avrei tanto voluto crescere anche te come ho fatto con Harry e Gemma, i tuoi fratelli maggiori... Sto facendo del mio meglio anche con Andrew, tuo fratello anche lui, ma è ancora piccolino e fortunatamente i tuoi fratelli mi stanno dando una grande mano
Voglio che tu sappia che non sei stata un errore, non ti ho lasciata perché non ti volessi, ma perché tanto sarei stata costretta a lasciarti, perché so che morirò presto... I medici dicono che sto meglio, ma io lo vedo che non è così, però non ho paura di morire
Probabilmente se avessi fatto quella cura sperimentale a New York, la mia vita sarebbe stata allungata ancora di qualche anno, ma ho preferito mettere al mondo te, che la vita ce l'hai tutta davanti.
I tuoi fratelli, come te, non sanno della tua esistenza, e a volte mi chiedo se ho fatto la scelta giusta a non dirgli nulla, ma poi guardo le foto che mi mandano la tua mamme ed il tuo papà, e ti vedo felice... Ti ho mandato da loro perché sono sicura siano le persone giuste per te... Pensa che hanno salvato la vita a tuo fratello, Harry, l'hanno operato al cuore quando aveva solo pochi giorni di vita







Mi volto verso Harry che strabuzza gli occhi e ci guarda

"Harry la cicatrice.."

Dice Gemma sussurando, perché anche lei ha la voce rotta dal pianto, Harry si sbottona i primi bottoni della camicia e si volta di più con il busto mostrandomi la cicatrice che ha ad altezza petto, proprio dove c'è il cuore... Non l'ho mai vista perché effettivamente non l'ho mai visto senza maglietta

Un Anno Per Volerci Bene Where stories live. Discover now