21. Perdite

2.1K 147 26
                                    

"This is the way you left me, I'm not pretending. No hope, no love, no glory, No Happy Ending." Happy ending - Mika

-Perché sei qui?- Hermione guardò il ragazzo biondo che aveva davanti senza alcuna emozione.

-Perché ho passato l'inferno sapendoti in queste condizioni!

-Non lo posso credere.- Rispose immediatamente lei, distogliendo lo sguardo dal suo e spostandolo sulla finestra.

-Herm, ti prego.- Lui la guardava quasi disperatamente, poteva sentirla scivolare via. -Non puoi pensare davvero che non m'importi nulla!

-No? Ti sei dato alla pazza gioia appena sono uscita dalla porta di casa! Ora sono sempre io nel torto? Malfoy ti prego, vattene.- Sbottò lei, stufa di quella scenata. -Forse non avevo gli occhi aperti ma ho sentito parlare tutti quelli entrati in questa stanza.- Lo informò.

-Non posso, Granger.- La guardò cercando di farle capire la sua situazione.

-Sì che puoi, quella la porta.- Disse indicandola.

-Non voglio lasciarti.- Il magò fece un passo verso di lei. -Ti ho già perso una volta.- Le ricordò.

-Dovevi pensarci prima. Questa sarà la seconda.

Il ragazzo sussultò guardandola. Non poteva credere di averla persa di nuovo. Era stato così stupido da rovinare tutto ancora una volta? Avrebbe voluto prendere a testate il muro.

-Potremo parlarne in un secondo momento? Ti prego.- Tentò di farle cambiare idea.

-Per dirmi cosa, Draco? Hm? Non voglio sapere i dettagli o le modalità. Voglio che tu te ne vada al diavolo!- Urlò lanciandogli un cuscino addosso, ricadendo poi sul letto con i palmi delle mani a coprirle il viso.

-Herm, non fare così, ti fai male.- Prese il cuscino cercando di sistemarglielo.

-Non toccarmi! Ti ho detto di andartene!- Urlò la ragazza.

Attirato da tutto quel rumore William si affacciò per controllare che stesse bene.

-Hermione? Tutto bene? Serve qualcosa?- Chiese preoccupato.

-Portalo via, Will. Ti prego portalo via da qui.

-Hermione.- Provò a replicare il biondo ma non servì. La ragazza rispose con un silenzio surreale aspettando di essere lasciata sola.

-Andiamo, Malfoy.- Disse brusco Will trascinandolo fuori. -Vattene, torna a casa.- Disse freddo Will una volta nel corridoio.

-Le voglio parlare!- Ribatte' il biondo.

-Lei no! Non ha alcuna voglia di sprecare tempo e forze con te in caso tu non l'abbia capito.

-Mi ascolterà comunque!- Sbottò il mago. -Non sarai certo tu a fermarmi. Non ti permetto di dirmi cosa devo fare, Cacciatore!- Sputò con disprezzo.

-Non pensi di averle fatto già abbastanza male!? Lasciala in pace!- Rispose a tono fermandosi poi con un sorrisetto divertito per quell'appellativo. -Invidioso? So che preferiresti esserlo.- Sogghignò.

-No, preferisco di gran lunga la mia magia, molto più utile di disegni vari.- Quando Will si avvicinò per tirargli un pugno una terza persona si intromise.

-William, Draco. Basta.

-Sta' zitto! Lightwoorm.-

Alec lo guardò con rabbia e tristezza insieme poi si allontanò l'uno dall'altro.

-Andiamo, Draco. Torniamo a casa, non siamo graditi qui.- Mormorò iniziando ad allontanarsi.

-E mai lo sarete.- Replicò Will.

-Prima o poi la dimetteranno, Herondale, e allora non mi potrai tenere lontano sempre.- Lo minacciò il mago prima di seguire l'altro, uscendo dall'edificio.

-Potrò sempre provarci.- Tagliò corto il cacciatore.

***

Hermione cercava di non pensarci, di non pensare che si era fidata solo per soffrire più di prima. Aveva intuito che non erano stati solo dei baci, non avrebbero potuto, non con lei così lontana e la possibilità di andare oltre.

-Herm, smettila di tormentarti, non serve a nulla.

La ragazza lo guardò appena, abbassando la testa e rannicchiandosi sotto le lenzuola leggere dell'ospedale. Sapeva di non dover fidarsi delle Serpi, lo aveva sentito dire per anni, ne aveva avuto più di una prova ma si era ostinata a volerci provare, a dargli una possibilità, più di una anche. La cosa che la tormentava più di tutte era che, probabilmente, non avrebbe resistito molto in quella situazione e sarebbe caduta di nuovo fra le braccia di quel mago che l'aveva già ferita troppo. Odiava quella sua indole. Odiava avere la sicurezza di non poter reggere una delusione sentimentale. Aveva vissuto sulla propria pelle la guerra ma non l'amore.

-Hermione, ti prego, non esiste solo lui.- Tentò di consolarla.

-Per me sì.- Sussurrò con le lacrime agli occhi, ammettendo quello che aveva solo pensato. -Forse dovevo... dovevo farlo parlare...

-No, sarebbe stato peggio, okay? Soprattutto adesso. Se vuoi parlarci lo farai fra un po' quando ti sarai calmata, okay?- Il suo migliore amico le accarezzò i capelli con dolcezza.

-Okay, scusa se ti tengo qui. Io...- Sospirò. -Ti prego torna a casa, di sicuro a Tessa manchi.

-Tessa non è in ospedale.

-Ha bisogno del suo ragazzo, va' da lei Will.- Lo incoraggiò.

-Sicura?

-Posso restare sola per un po', devo solo trovare un libro da leggere- Accennò un sorriso.

-Te ne porto uno dalla libreria qui vicino e poi torno a casa, okay?- Chiese con infinita dolcezza, quasi avesse paura di romperla con solo delle parole.

-Okay. Grazie mille Will, davvero.

-Sono o no tuo amico?

-Il migliore.- Rispose prontamente lei, accennando una risata nel vederlo gonfiare il petto fiero.

Il ragazzo sorrise alzandosi, fiero di sé. Trovò facilmente la libreria accanto all'ospedale e prese dei libri di avventura e poesia, a lui sarebbero piaciuti quindi sicuramente anche lei avrebbe apprezzato. Dopo averglieli portati tornò a casa.

***

Draco cercava disperatamente un modo per giustificarsi, qualcosa che avrebbe potuto aiutarlo, magari anche solo farle sospendere il giudizio per qualche giorno, il tempo di fare mente locale e decidere come procedere. Il suo sguardo si fermò sull'anello di famiglia, forse avrebbe potuto usarlo, forse avrebbe potuto farle capire a che punto la voleva, aveva ceduto, sì, però era ubriaco e se non lo fosse stato era più che sicuro che non lo avrebbe fatto. Sapeva che Alec lo aveva fatto apposta, ma non voleva incolparlo, in fondo aveva fatto ciò che stava facendo anche lui, cercavano entrambi di tenersi accanto la persona a cui tenevano. Si bloccò di colpo. Alec teneva a lui? Questa probabilità era così remota e improbabile che non ci aveva mai pensato, non aveva mai immaginato che qualcuno potesse tenere a lui così tanto. Però lui teneva ad Alec? Sì, dopo quella notte ci teneva anche se ricordava pochi episodi. Non ci teneva però così tanto da lasciar andare lei. Avrebbe cercato di riprende lei, se non ci fosse riuscito avrebbe semplicemente lasciato che le cose andassero come dovevano andare. Intanto, però, aveva bisogno di una catenina.

Difficile Ma Non Impossibile - DramioneWhere stories live. Discover now