Scene Tagliate (Capitolo 22-36)

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Capitolo 22:

Jem stava decisamente meglio, la febbre era passata, tutto ciò che rimaneva era un vago ricordo di cosa aveva detto o fatto quei giorni. La cosa che però ricordava meglio era il bacio che Tessa gli aveva dato e l'espressione di Will quando li aveva visti. Ricordava chiaramente come Tessa si era allontanata immediatamente da lui, quasi fosse pericoloso avvicinarsi troppo, lo aveva fatto troppo tardi. Aveva saputo in seguito da lei che si erano lasciati, che Will le aveva detto chiaramente di tornare dal suo primo ragazzo. Quando aveva sentito quelle parole non aveva saputo se rattristarsi o rallegrarsi. Sì, voleva Tessa, ma non al prezzo di perdere il suo amico, il suo parabatai. Era diverso da quanto era successo molti anni prima. I temi erano cambiati, e lui era venuto a sapere della loro avventura nelle grotte, Will aveva raccontato tutto ciò che era successo e nonostante il grande amore che tutti e tre ancora si portavano, quel bacio aveva fortemente destabilizzato l'equilibrio su cui il loro rapporto si basava. Era sicuro che tutto sarebbe tornato apposto, ma non poteva sapere quando e come, e a stabilire dalle storie ascoltate da Tessa, ci sarebbe voluto molto, molto tempo.

Tessa non sapeva cosa fare, era andata avanti prendendosi cura di Jem, ma ora? Era come tornare indietro nel tempo, solo che non esistevano più maledizioni o fraintendimenti. Non c'era nulla a condizionare la sua scelta. Aveva pensato di allontanarsi da entrambi ma poi si era ricordata il vuoto che aveva provato dopo averli persi entrambi. Non era riuscita a farlo, non poteva semplicemente allontanarli quando erano lì, quando avevano ricevuto un'altra possibilità. E ora, paradossalmente, non sapeva cosa fare, nonostante stesse con Will aveva baciato Jem. Avrebbe potuto benissimo dire che era un modo per calmarlo ma non era solo quello, lo voleva baciare, voleva assaggiare di nuovo le sue labbra. Forse, per il momento, la decisione migliore era comportarsi normalmente, come se fossero dei semplici amici o conoscenti, per quanto le avrebbe fatto male era la cosa più sensata da fare.

***


Dal capitolo 23:

Draco guardava l'acqua calma del lago, Isabelle accanto a lui si limava le unghie. Si era chiesto dove avesse nascosto quella lima, poi si immaginò che non voleva davvero saperlo. Era felice che lei fosse lì insieme a lui, che fosse restata sua amica nonostante tutto. Certo, aveva anche Jo, ma lei gli avrebbe urlato contro. Isabelle era come una presenza rassicurante che non proferiva parola. Lasciò fluttuare la propria mente pensando alla sua situazione: di certo non era delle migliori.

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Dal capitolo 24 Alternativo:

Draco, sentendo l'agitazione, aveva seguito Will. Quando vide il corpo di Hermione, nudo sul letto, si precipitò dentro a coprirlo. Perché diamine era nuda davanti a quei due?! Solo dopo si accorse del polso fasciato e del sangue sulle dita di Will che cercava di sentire il battito. Sbiancò e ricostruì velocemente il suo ragionamento. Aveva pensato di andarsene per lasciarlo in pace, definitivamente. Non era stata così furba, questa volta. Ogni suo pensiero passò in secondo piano, ora doveva assolutamente assicurarsi che si sarebbe salvata. Vederla di nuovo attaccata ai macchinari fu uno shock per tutti. Tornare in ospedale era come un pugno in pieno viso, a ricordare cosa fosse successo poche settimane prima. Will non voleva più intervenire, lasciava entrare tutti e restare per tutto il tempo che volevano. Sapeva che si sarebbe svegliata, i medici avevano detto che non era grave. Draco ringraziò mentalmente chi l'aveva soccorsa per essere intervenuto prontamente, ancora pochi minuti e sarebbe morta dissanguata.

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Dal capitolo 25:

Jem e Tessa erano rimasti a casa da soli, la prima volta dopo molto, molto tempo. Avevano parlato di cosa aveva detto Will e, nonostante Tessa non ne fosse del tutto convinta, avevano deciso di seguire il suo consiglio riprovando a essere quella coppia di adolescenti innamorati di più di un secolo prima. Era stano, per loro, essere da soli in una stanza, entrambi ricordavano tutti i momenti belli che avevano vissuto, ricordavano il loro primo bacio. Tessa arrossì a quel ricordo. Jem la guardò perdendosi nei suoi occhi, avvicinandosi lentamente per stringerla a sé di nuovo come allora, per respirare il suo profumo. Non era più dipendente dalla droga, non era più il ragazzo debole di un secolo prima. La adagiò lentamente sul letto sorridendo appena non incontrando resistenza, aveva aspettato per così tanto quel momento. Tessa lo aspettava da tanto, non sapeva nemmeno dire da quanto, che fosse un secolo, decenni o poche settimane. Aveva deciso di nascondere quella parte di lei che ancora amava Will, tirando fuori quell'arte di lacerarsi per gli altri che tanto aveva usato un secolo prima. Si era spesso chiesta come fosse stato essere di Jem, restare con lui e avere la possibilità di avere la vita che aveva scelto. Ora poteva avvicinarsi leggermente a quello che sarebbe potuto essere. Per qualche ora si dimenticarono entrambi del passato, del futuro e del presente. Il tempo era relativo e loro vivevano in una bolla.

Difficile Ma Non Impossibile - DramioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora