UMANO

78 12 0
                                    

-Riflessione introduttiva-

Vuoto, paura, oscuro pensiero, ciò che si nasconde dietro alle persone non è mai prevedibile. Dubbi, ansie, motivazioni...ogni persona ha delle ragioni per cui agisce in quell'esatto modo. Spesso non le capiamo; nessuno le capisce poiché il mondo nella testa di quell'individuo non corrisponde al nostro, non è compatibile. Provarci è inutile, completamente deleterio, porta solo ad urlare all'inganno, all'ipocrisia, alla mancanza di etica e alla stupidità. Facile se si condanna ma quando tocca a te esprimerti ti rendi conto che si è tutti nella stessa posizione ma si continua a far finta di niente perché la società vuole così.

Odiosa la sensazione di venire interrotti, schiacciati, soffocati nell'espressione di se stessi e delle proprie opinioni. Fantastico crogiolarsi nelle proprie lamentele e nelle consolazioni di chi tiene a noi noncuranti della propria ipocrisia. Odio puro verso la società che va contro le opinioni diverse o, genericamente parlando, degli altri senza notare che siamo i primi a zittire e fermare sul nascere le opinioni degli altri quando non le troviamo corrette. È una semplice reazione a catena, si crea un incastro di opinioni che contrastano l'altra, anche in questo tema stesso è così. questa legge vale per qualsiasi tema e per qualsiasi persona.

Alla fin fine sappiamo tutti che a nessuno importa di noi e a noi non importa di nessuno. Quando piangi ti lamenti perché sei solo, nessuno ti consola o ti ascolta perché gli altri sono presi nei propri problemi; allora il tuo rancore si riversa sulla società affermando che si basa sull'egoismo, sul menefreghismo e sull'egocentrismo ma spesso non ti rendi conto che anche tu fai parte della società. Spesso siamo i primi a fare ciò che odiamo e critichiamo poiché presi e tramortiti dal vile e codardo vittimismo. L'uomo odia il senso di colpa e farebbe di tutto pur di fermarlo o almeno alleviarlo. Questa instabilità statica della psiche umana ci distrugge, ci confonde, ci nutre...e ci piace.

Suicidio, morte, fine; sublime direi. Sconvolgente come l'aspirazione massima dell'uomo viene mascherata da paura, ognuno di noi vive per rendere la propria morte valida, degna. Non ha senso affermare che facciamo di tutto per migliorare la vita perché si tratta di un periodo breve, effimero, inutile che tutti scorderemo. Ci sono solo avvenimenti, azioni e gesta che prendono una validità eterna solo con la morte. Non ha senso specificare il fallimento quasi assoluto del genere umano, solo pochi riescono nell'impresa e spesso a discapito di altri. Disgustoso ma allo stesso tempo allettante.
Sconvolgente come la natura spaccata e frammentata dell'uomo, si divide perfettamente fra coscienza e raziocinio, timore, desideri, ombre, malvagità, perfidia e indulgenza. Se il proprio obiettivo ha un prezzo alto e negativo nel nostro animo si crea una battaglia, una guerra tra giustizia e ingiustizia, onestà e disonestà, amore e odio, pace e caos, bene e male.
In conclusione non esistono bene e male, buono e cattivo ma un miscuglio omogeneo di entrambi, sta a noi decidere quale dei due far prevalere.

Potremmo discutere di altri temi riguardanti l'essere umano che se vediamo negli altri li critichiamo e ripudiamo ma che in realtà compiamo anche noi poiché fatti della stessa materia, ma proprio essendo umano anche io non ne parlerò.

Ultimo AnnoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora