CAPITOLO SEI

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"I COSTRUTTORI"

Una volta scesa dalla torre, salutai Newt e andai a cercare Alby per sapere quale sarebbe stato il mio lavoro di oggi. Dopo qualche minuto di ricerca, lo trovai intento a parlare con Gally. Mi avvicinai a loro. "Buongiorno Alby". "Buongiorno Mara. Oggi sei con Gally e i Costruttori. Dovrai seguire tutte le sue indicazione se non vuoi rischiare di farti del male". "D'accordo Alby, farò del mio meglio". "So che lo farai"- disse il ragazzo regalandomi un piccolo sorriso e allontanandosi lasciando soli me e Gally. "Forza pivella muoviti, non abbiamo tempo da perdere". "Potresti smetterla di chiamarmi pivella?"- dissi seccata. "Ho un nome anch'io". "Si si, certo"- disse il ragazzo incamminandosi. "Uff, questa giornata era iniziata così bene!"- pensai. Sbuffai e raggiunsi velocemente il Costruttore. "Hey, abbiamo un ospite qui con noi oggi!"- disse un ragazzo rivolgendosi a Gally. "Ragazzi, oggi la pivellina lavorerà con noi e George, visto che ci tieni tanto, la affiderò a te e cerca di non farle combinare guai. E voi altri, che state aspettando?! Muovete quei sederi da rincaspiati e tornate al lavoro!"- disse Gally. "Non farci caso, oggi è di cattivo umore". "Solo oggi?"- commentai. Il ragazzo colse il sarcasmo nella mia voce e rise di gusto. "Piacere di conoscerti, io sono George"- disse porgendomi la mano. "Mara"- dissi ricambiando la stretta. George mi fece fare un rapido giro di presentazioni per farmi conoscere il resto dei Costruttori. Quei ragazzi erano tutti molto alti e super muscolosi e io a non sarei mai riuscita a fare le stesse cose che facevano loro, ma mi ero fatta una promessa. Mi sarei impegnata al massimo e avrei dimostrato a quell'antipatico di Gally di essere una grande lavoratrice e avere tanta forza di volontà e voglia di lavorare, pur essendo una ragazza. George mi spiegò in cosa consisteva il lavoro di oggi. Dovevamo costruire un grande recinto per gli animali su richiesta di Winston, Intendente degli Squartatori. In quel momento, pensai al mio primo giorno di lavoro in quel posto. Speravo con tutta me stessa che Alby non mi facesse lavorare anche lì. Non so se se avrei mai avuto la forza di squartare un piccolo animale indifeso senza batter ciglio. Scacciai immediatamente quelle immagini terrificanti dalla mia testa e iniziai ad aiutare i Costruttori portando pesanti assi di legno da conficcare poi nel terreno per creare il nuovo recinto. Continuai a trasportare attrezzi e tanti altri strumenti di lavoro, avanti e indietro, mentre i ragazzi cominciarono a piantare le assi più grandi orizzontalmente. "Gally non sarebbe meglio piantare le assi lateralmente? Così saranno più resistenti"- proposi al ragazzo. Il Costruttore mi scrutò attentamente, come per capire se davvero quell'idea era venuta da me. "Se fosse per me, ti prenderei tra i Costruttori seduta stante"- commentò George. "Brava pivella, sei stata più utile di quanto pensassi"- disse il ragazzo accennando un piccolo sorriso. Dopodiché si allontanò andando a comunicare le nuove direttive agli altri Costruttori. "Sbaglio o Gally ti ha appena sorriso?"- chiese George stupito quando me. "Sembra proprio così"- risposi sorridendo soddisfatta. Continuammo a lavorare per tutta la mattina piantando chiodi e martellando qua e là fino a completare finalmente il recinto per il bestiame. "Ottimo lavoro pive, per oggi abbiamo finito"- disse Gally asciugandosi il sudore dalla fronte col palmo della mano. "Pivella puoi venire un attimo? Devo parlarti". Rimasi sorpresa da quella sua richiesta, ma decisi comunque di seguirlo. "Ascolta, so di essere stato un pó brusco e scortese con te e mi dispiace". Gally si grattò il capo imbarazzato e poi continuò. "Sei una brava lavoratrice, non avrei dovuto giudicarti così in fretta senza neanche conoscerti. Mi piacerebbe cercare di mettere da parte le nostre divergenze iniziali e ricominciare da capo. Che ne pensi?". Il cambio di atteggiamento del ragazzo nei miei confronti mi stupì parecchio, ma credo che tutti possano sbagliare qualche volta. E credo che tutti meritano una seconda possibilità. "D'accordo, ma solo se la smetti di chiamarmi pivella"- scherzai. Gally rise leggermente. "Consideralo come fatto...Mara". Detto questo io e Gally ci incamminammo verso la mensa insieme agli altri. La stanza era stranamente vuota. Forse avevamo finito di lavorare prima degli altri gruppi. Decisi perciò di sedermi insieme al gruppo di Costruttori. Mi piacevano quei ragazzi e, adesso che avevo fatto pace con Gally, mi sentivo a mio agio fra di loro. Mi sedetti in mezzo fra Gally e George. "Allora, lavorerai con i Costruttori vero?"- mi domandò quest'ultimo. "Veramente non lo so ancora. Mi sono trovata molto bene con voi, ma vorrei provare anche gli altri lavori prima di sceglierne uno"- spiegai. "Tutti tranne il Macello! Non sarò mai in grado di fare il lavoro degli Squartatori". George rise. "Già, immagino. Il Macello non è un luogo adatto ad una ragazza dolce e carina come te". Arrossii nel sentire quel complimento. "Quando arrossisci sei ancora più bella"- confessò il ragazzo. "Grazie"- risposi timidamente. Dopo poco, la mensa iniziò a riempirsi di Radurai affamati per il duro lavoro svolto quella mattina. Non appena finii di pranzare, mi alzai e andai a riposarmi un pó all'ombra di una quercia prima di ricominciare il lavoro. Mi sedetti esausta e osservare impaziente le mura del labirinto, attendendo con ansia il ritorno di Ben e Minho. "Stanca Principessa?". Sobbalzai e mi voltai verso il ragazzo che era appoggiato al tronco dell'albero con una spalla. "Newt, mi hai spaventata". "Scusami, non volevo"- disse il biondino sedendosi al mio fianco. "Giornata pesante?"- chiesi. "Abbastanza. I bulbi che hai piantato ieri e stanno già iniziando a crescere sai?"- rispose lui. "Davvero?". "Si davvero. Sei stata brava contadinella. A te invece, com'è andata con i Costruttori?". "É stato piuttosto impegnativo ma, tutto sommato, è andata bene. Mi piacciono quei ragazzi". "Già, credo che anche tu piaccia molto a loro, specialmente a George". "Perché dici questo?"-domandai perplessa. Il ragazzo mi indicò un punto poco distante e vidi George che ci osservava da lontano. Non appena il ragazzo si accorse che lo stavamo guardando anche noi, distolse immediatamente lo sguardo fingendo di essere lì per puro caso. "Credo che si sia preso una bella cotta per te. Stamattina stavo portando un paio di verdure a Frypan e mi sono fermato a guardarvi per un attimo. Fidati di me quando dico che quel ragazzo e non riusciva a toglierti gli occhi di dosso, neanche per un secondo"- spiegò il biondino. "George mi stava solamente aiutando". "Si si, certo. Non vedi come ci sta guardando? Credo che voglia uccidermi". "Ma stiamo solo parlando"- affermai. "Ora non più"- disse Newt circondandomi le spalle con un braccio attirandomi a sé. Appoggiai la testa sulla sua spalla. "Ben e Minho dovrebbero già essere rientrati da un pó, non credi?"- domandai preoccupata. "Tranquilla, tornano sempre in tempo". "E se non dovessero farcela?". "Ce la faranno, non preoccuparti. Tu pensa a rilassarti un pó con me adesso". Feci come mi disse. Dopo qualche minuto infatti, i due Velocisti rientrarono nella Radura e corsero dentro al rifugio per segnare sulla mappa il percorso di oggi. "Avevi ragione, tornano sempre".

Nel pomeriggio Alby mi affidò a Jeff e Clint per lavorare nella casa dei Medicali. Aiutai i due ragazzi a sistemare barattoli e vari oggetti medici, sugli scaffali e nei cassetti. Dopodiché i due Medicali mi spiegarono un pó come curare alcuni tipi di ferite e quali strumenti utilizzare. Devo dire, che fare la Medicale non mi dispiaceva affatto. Dopo qualche minuto, Chuck arrivò nella casetta. "Hey Chuckie, che succede?"- domandai. "Ciao Mara. Sono caduto e mi sono sbucciato un ginocchio mentre lavoravo". "Nessun problema, vieni siediti qui"- dissi battendo le mani sul materasso. Il ragazzino obbedì e si sedette. Presi del disinfettante e qualche garza e iniziai a versarne un pó sulla piccola ferita di Chuck, ripulendola per bene con le garze. Dopodiché, applicai un cerotto abbastanza grande da coprire l'intera ferita. "Ecco fatto, sei come nuovo". "Grazie Mara"- disse Chuck alzandosi e correndo di nuovo fuori. "Ottimo lavoro Mara, hai finito per oggi. Puoi andare"- disse Clint. Rimisi a posto le cose che avevo utilizzato poco prima. Ringraziai Jeff e Clint e uscii dalla capanna. Avevo il resto della giornata libera. Decisi perciò, di andare a fare una doccia. Nel tragitto incontrai Minho e gli chiesi di farmi da palo. "Va bene bellezza, sarò il tuo cavaliere dalla scintillante armatura"- disse lui. Dopodiché io e Ben salimmo sulla Torre per iniziare le nostre lezioni di canto, come ci eravamo accordati la sera prima. Avevamo scelto la Torre come luogo di incontro perché lontano da tutti, quindi era perfetto per esercitarsi da soli. Era ufficiale ormai: la Torre era diventata il mio posto preferito. "Wow, credo che possa insegnarmi tu. Hai una voce stupenda e sei molto più brava di me"- disse Ben stupito dopo avermi sentita cantare un pezzo di canzone. "Lo pensi davvero?". "Certo che lo penso davvero! Sei un talento naturale, piccola peste. Una vera forza della natura!". "Grazie fratellone". Restammo sulla Torre ancora per qualche ora, finché non arrivò all'ora della cena. "Credo che per stasera salterò la cena, sono davvero esausto. Vado a dormire. Notte, piccola peste"- disse dandomi un bacio sulla fronte. "Notte vecchietto". Il ragazzo mi fece la linguaccia e se ne andò. Andai alla mensa e mi avvicinai al bancone. "Salve chef , che si mangia di buono stasera?"- disse rivolgendomi a Frypan. Il cuoco sorrise e mi porse il mio piatto. "Stasera ho preparato il mio stufato speciale, per un'altra occasione speciale di domani mattina". "Cioè?"- chiesi curiosa. "Alby mi ha detto che domani lavorerai qui in cucina con me". "Oh, in questo caso la ringrazio infinitamente"- dissi facendo un inchino a mo' di principessa. "Sarà un vero piacere lavorare con te Fry . Non vedo l'ora!"-dissi entusiasta. "Anch'io non vedo l'ora di vederti all'opera. Vedremo come te la caverai". "Prometto che farò del mio meglio"- dissi facendogli l'occhiolino. Andai a sedermi a un tavolo vuoto poco distante. "Posso?". Alzai lo sguardo dal piatto e vidi George di fronte a me. "Hey George. Si, certo siediti pure". Il ragazzo fece un sorriso a 32 denti e si sedette. "Ti ho vista qui seduta tutta sola, così ho pensato di venire a farti un po' di compagnia". "Grazie, è carino da parte tua"- dissi mangiando un cucchiaio di stufato. "Tu mi trovi carino?". Non appena sentii quella domanda, lo stufato mi andò di traverso. Iniziai a tossire per cercare di riprendermi. "Hey tutto ok?"- mi domandò lui preoccupato. "Si sto bene, non preoccuparti". Bevvi un sorso d'acqua e feci un bel respiro. "Wow è stato tremendo vero?"- dissi cercando di cambiare argomento. "Non hai risposto alla mia domanda"- mi fece notare lui. Cavolo. "Ehm...sì credo che tu sia carino"- risposi abbassando lo sguardo osservando le mie scarpe che erano diventate particolarmente interessanti. Quella conversazione stava iniziando a diventare parecchio imbarazzante per i miei gusti, perciò mi limitai a finire di mangiare in silenzio. George fece lo stesso e gli fu il grata per quello. Improvvisamente, sentii qualcosa di piccolo colpirmi la schiena. Mi voltai e vidi Newt seduto a pochi tavoli di distanza dal mio. Non appena il ragazzo capì di essere riuscito ad attirare la mia attenzione, si portò le mani al petto mimando un cuore che batteva all'impazzata. "Smettila"- gli mimai col labiale. Il biondino rise e mi fece l'occhiolino. Alzai gli occhi al cielo e scossi la testa. Non appena mi voltai nuovamente, notai che George era sparito. Mi guardai in giro cercandolo con lo sguardo, ma senza riuscire a trovarlo. Il ragazzo si era come smaterializzato nel nulla. Dopo la cena, andai direttamente al Casolare per dormire un pó. Avevo ho avuto una giornata pesante. Avevo bisogno di riposo per ricaricare le batterie e poter essere in forma il giorno successivo. Arrivai alla mia amaca e vidi che Chuck stava già dormendo profondamente nella sua, lì accanto. Mi avvicinai e gli feci una piccola carezza sulla fronte, stando bene attenta a non svegliarlo. Mi sdraiai come lui e, nel giro di pochi minuti, mi addormentai anch'io.


SPAZIO AUTRICE

Buongiorno a tutti!! Eccomi con il sesto capitolo! In settimana scriverò anche il settimo.

Sono piena di roba da studiare, ma mi ritaglierò un momento per scrivere <3

Al prossimo capitolo!

Baci, Mara

THE MAZE RUNNER STORYDove le storie prendono vita. Scoprilo ora