capitolo 3

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Il giorno dopo Harry non era venuto a scuola, non che me ne fregasse qualcosa ma era molto strano dato che non mancava praticamente mai e quello stesso giorno avevamo anche il test di matematica, materia in cui aveva ottimi voti. 

"Mi sono già pentito di essere venuto" sbuffò Zayn

"Ansia per il test è? risi. 

"Non c'è nulla da ridere, non posso rovinarmi la media".

"Sono sicuro che andrai bene" lo rassicurai.

"Grazie, speriamo".

"Tomlinson, Malik silenzio e preparatevi per la verifica" entrò in classe il prof Wassam. 

Successivamente ci consegnò le prove, dieti un occhiata per capire se fosse fattibile, ovviamente non lo era.

"Porca troia è già tanto se riesco a scrivere il mio nome" imprecò Justin da dietro.

"Non sei l'unico" risposi scocciato. 

Le espressioni non le avevo mai capite, poi quelle con le radicali ancora peggio. Anche se in classe mi sembrava di comprendere il procedimento, poi da solo non me ne usciva neanche una. 

Decisi di non provarci neanche più, era inutile. 

"Louis come sta andando?" mi chiese il professore avvicinandosi. 

"come sempre" risposi sbuffando. 

"Ci stai almeno provando? continuò.

"Si, ma-".

"Richiedo la presenza di Horan e Payne fuori dall'aula" comunicò una bidella entrando nell'aula. 

"Oh si certo, andate pure ragazzi" gli autorizzò il prof. 

Pensai immediatamente che si trattasse di Harry, dopo due minuti chiesi di andare al bagno e mi misi a sentire la conversazione dietro ad un muro. 

"Ha chiamato la madre del vostro compagno Styles, mi ha gentilmente detto di avvisarvi che ieri non è stato bene. E' uscito per fare un giro e non è più tornato. I carabinieri lo hanno trovato a terra privo di sensi, ora si trova in ospedale" disse la bidella dispiaciuta.

"Oh..." affermò Niall. 

"Però, mi ha anche chiesto di dirvi che sicuramente si riprenderà, nei prossimi giorni tornerà, quindi di non preoccuparvi". 

"Va bene, ehm... grazie mille" continuò Niall. 

Liam sembrava paralizzato.

"E' successo di nuovo..." mormorò fissando il pavimento.

"Sono dell'idea che deve smettere di fare quelle passeggiate di notte solo". 

"Lo fanno stare bene lo sai" disse Liam. 

"Si ma poi vedi cosa succede? ogni giorno è sempre di più in pericolo e deve stare sotto controllo" puntualizzò Niall. 

"Sono seriamente preoccupato" ammise Liam. 

"Anche io... Ma stai tranquillo, oggi andiamo a trovarlo". 

"Certo che ci andiamo". 

Poi si diressero in classe. 

Rimasi scioccato da quella conversazione, avevo troppe domande per la testa. Dovevo sapere cosa gli stava succedendo. 


Il pomeriggio Justin ci aveva invitato a casa sua per vedere la partita del Chelsea insieme, Nick compreso.

"Ragazzi forza dovete chiarirvi" ci incitó Justin.

"Io non ho nulla da dire, anzi dovresti essere te quello arrabbiato visto che il tuo migliore amico ti voleva lasciare morente nel mentre si sballava" dissi.

End of the day Where stories live. Discover now