Lunedì

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Se si è un maschio, farsi piacere qualcuno significa osservare la sua faccia,successivamente le sue gambe e poi il petto, credo. Che altro ci può essere d'apprezzare. E' nella natura umana valutare solo dalle apparenze. "Hey Maria, ha visto quanto è carino quel ragazzo!?" bisbigliano due ragazze nel corridoio, mentre gli passo accanto. A quelle ragazze non piaccio io personalmente, ma bensì il mio viso. Arrivo in classe, mi siedo al mio posto, faccio un sonoro sbadiglio e poggio la tasta sul banco; all'improvviso un quaderno mi  si scaraventa in testa facendomi uscire un grosso urlo. Mi giro per vedere chi è stato e trovo la mia amica Cassie. "Cavolo, cosa c'è? Perchè mi hai colpito!" mi si avvicina prendendo di nuovo il quaderno arrotolandolo e dice: "Se continui a fare cose da zoticoni come sbadigliare in quel modo, è ovvio che le ragazze con cui ti fidanzi ti lascino nel giro di due giorni. Devi rendertene conto Matteo, anzi se continui così la tua ragazza ti lascerà presto-" la interrompo dicendo: "tranquilla non ti preoccupare, sono già stato scaricato ieri con la frase che mi hanno detto tutte: mi spiace ma sei completamente diverso da come ti avevo immaginato." Cassie sbuffa voltandosi verso la finestra. "E' colpa loro per averlo pensato. Fanno sempre così. Prima mi dicono che vogliono stare con me e poi restano deluse." aggiungo rimettendo la testa sul banco. " Non puoi di certo biasimarle dopotutto tra la tua bellezza e il tuo carattere c'è una bella differenza. In più quando giochi a pallavolo e fai quegli slanci per schiacciare, sembri davvero bellissimo. I tuoi capelli biondi ondeggiano all'unisono con i tuoi movimenti e i tuoi occhi si fanno sempre più azzurri; anche se io so benissimo che tipo di persona sei, resto sempre ammaliata." Ad un tratto Alessio, un nostro compagno di classe, viene verso di noi e ci chiede: " Hey vi andrebbe di ordinare una pizza?"  Cassie lo guarda con una faccia  di disgusto e gli dice: "sono le nove del mattino e tu vuoi ordinare una pizza?!" io mi alzo subito dal mio posto e con un sonoro "si" prendo il cellulare, comincio a digitare il numero della mia pizzeria preferita nonchè aperta 24 ore su 24. Quando chiudo il cellulare Cassie mi sta guardando con disprezzo. "Va bè io scendo sotto ad aspettare il fattorino a dopo ragazzi" dico uscendo dalla classe e sedendomi al muretto fuori la scuola. Comincio ad annoiarmi quando una macchina, a gran velocità, si ferma proprio davanti a me; forse è il tipo delle consegne ma, mi ricredo quando scende un tipo sbattendo lo sportello un po troppo forte. Comincio a fissarlo e devo dire che non è per niente male; è alto, ha gli occhi castani, capelli lisci gettati tutti verso destra nascondendogli un po l'occhio. Comincia a fissarmi anche lui e si siede accanto a me. "Piacere Daniel" dice facendo un bel sorriso. Asp-aspetta... non sarà mica quel Daniel. "Per caso sei quel Daniel che cambia una ragazza ogni settimana?" gli dico, forse un po sfrontato ma dopotutto è così. Nelle classi del primo anno c'è un certo Daniel che ogni lunedì, una ragazza gli chiede di uscire ed egli ha una settimana di tempo per farlo innamorare di se ma, fino ad ora non c'è riuscito nessuno."ahahah allora è così che mi conoscono nella scuola."dice ridendo. "si" cerco di fare un sorriso forzato. "E quella al volante è la mia ex." Quindi se la fa anche con quelle più grandi."Ma che ci fai qui, non hai lezione?"aggiunge "No, la professoressa della prima ora manca così abbiamo ordinato una pizza e sto aspettando il fattorino" anche lui mi guarda con uno sguardo un po stranito. E' così strano mangiare della pizza alle nove? Però anche con quell'espressione è davvero bello. Ci credo che che ogni settimana ha una ragazza diversa e sicuramente oggi, lo staranno aspettando con ansia a meno che... "Hai già avuto qualche richiesta oggi?"                                                              "no, non ancora." però è un po' impossibile, cioè non può mettersi con una a caso."Senti ma, ti va davvero bene metterti con la prima che capita? Intendo non hai un tipo preferito?" mi guarda un po stranito."Non so, magari quelle con un seno grande, gentili, sexy o altro ancora. Non puoi sapere se è il tuo tipo solo guardandola in faccia, no?" Si alza e si gira verso di me mentre il vento li scompiglia i capelli e dice: "Non o proprio un tipo in particolare ma, mi piace il tuo viso." Ho perso un battito ed in quel momento non so cosa mi ha spinto a fargli questa domanda: "Perche non esci con me allora." Ad irrompere quel momento è stato un rombo di moto che si ferma davanti a noi. E' il fattorino della pizza finalmente, così mi avvicino per pagare, prendo la pizza e proprio in quel momento suona la campanella della seconda ora. "Cazzo, devo sbrigarmi, ci vediamo Daniel."Dico Correndo subito in classe. Alla fine delle lezioni, trovo Daniel, vicino al cancello, che si guarda intorno. Quando mi vede, mi si avvicina e mi chiede:"Hai qualcosa da fare oggi?"                                                                               "Bè si ho gli allenamenti di pallavolo" sembra così deluso. "Ti va se ci scambiamo i numeri?"     "Si tranquillo." fatto ciò lo saluto incominciando ad andare a casa. Abito poco distante dalla scuola. Chi sa perchè tutto ad un tratto, ha voluto sapere se ho impegni e ha voluto scambiarci i numeri. "Perchè non esci con me allora?" quelle mie stesse parole mi tornano alla mente; non sarà che le ha prese sul serio...?

7 giorni per amareWhere stories live. Discover now