Parte 2 - Meritato relax

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Nei giorni successivi Nicolò, dopo essersi ripreso dai festeggiamenti per la vittoria della Champions League, si è dedicato completamente alla sua fidanzata. Come prima cosa l'ha accompagnata dal ginecologo per sapere come stesse il bambino. Si era promesso di starle accanto il più possibile e quella era la prima occasione buona per farlo.
Arrivati nella sala d'attesa del medico, il numero ventidue era un fascio di nervi. Non aveva ancora metabolizzato del tutto l'idea che sarebbe diventato papà e solo in quel momento la realtà gli si è presentata per come era. Un milione di dubbi e paranoie hanno affollato la sua mente e l'ansia si è impossessata di lui. Tutto ad un tratto una vocina dentro di lui ha cominciato a sputargli in faccia quella che credeva fosse la verità:
"Non sei pronto ad avere un figlio"
"Sai badare a malapena a te stesso, figurati ad un bambino"
"Quando lei capirà quanto sei incapace ti lascerà per sempre"
"Meglio se molli tutto e pensi a tirare calci al pallone, almeno quello ti riesce bene"

"Amore tutto ok?" la voce tranquilla di Serena lo ha riportato alla realtà.
Ha scosso la testa e ha cercato di spiegarle ciò che provava, ma le parole non erano mai state il suo forte. Lei gli ha accarezzato il viso con dolcezza e ha preso la sua mano fra le sue. "Andrà tutto bene, ne sono sicura" lo ha tranquillizzato guardandolo dritto negli occhi con espressione comprensiva.
Ecco un altro dei mille motivi che lo aveva fatto innamorare: quella ragazza aveva il potere di capirlo anche senza il bisogno che lui parlasse, era come se fosse capace di leggergli nell'anima solo con uno sguardo.

Dopo circa dieci minuti di attesa, il dottor Rossetti li ha chiamati nel suo studio. Serena cercava di mostrarsi rilassata per trasmettere sicurezza al suo fidanzato, ma in verità moriva di paura. Non sapeva cosa aspettarsi e quella situazione così nuova la metteva in difficoltà.
Il medico l'ha fatta accomodare su un lettino e le ha fatto alzare leggermente la maglietta per poter applicare il gel e incominciare l'ecografia. Le immagini sfocate sono apparse sul monitor e benché i due ragazzi non riuscissero a distinguerle entrambi sono stati invasi da una strana emozione.
"Il bambino sta bene, vi va di ascoltare il suo cuore?" ha chiesto il dottore continuando a passare il sensore sulla pancia della ragazza. La giovane coppia ha annuito e il medico ha realizzato il loro desiderio. Il rumore del cuoricino di loro figlio ha riempito lo studio e gli occhi di entrambi sono diventati lucidi. Quella era la prova che fosse tutto vero: stavano per diventare genitori, insieme.
Dopo aver fissato l'appuntamento successivo sono usciti dalla clinica mano nella mano.

Nei giorni successivi hanno organizzato una cena a casa loro con le loro famiglie per annunciare la bella notizia. Tutti quanti si sono dimostrati entusiasti anche se non sono mancate le preoccupazioni. "Come farete se al momento del parto Nicolò sarà in trasferta da qualche parte?" ha chiesto pensieroso il padre di Serena, ancora scioccato dalla notizia. "Starò accanto a lei, lo giuro. Anche a costo di prendere il primo aereo, saltare la partita ed essere messo fuori squadra per sempre" ha risposto risoluto il centrocampista della Roma. Serena lo ha guardato ammirata: era davvero pronto a sacrificare la sua carriera per lei? Lo sperava e lui glielo stava dimostrando giorno dopo giorno.
Di fronte a tanta sicurezza persino il severo Augusto ha sorriso,  consapevole che sua figlia e il suo futuro nipotino fossero in buone mani. All'inizio era contento che Serena si fosse messa con un calciatore, poi era scoppiato tutto quel casino e vederla soffrire così aveva fatto crescere dentro di lui sentimenti ostili nei confronti del numero ventidue giallorosso. Quando i due ragazzi si erano riappacificati, sua figlia aveva provato più volte a convincerlo che Nicolò fosse un bravo ragazzo, ma lui non aveva voluto sentire scuse e aveva continuato a disprezzarlo segretamente.
Con il tempo il biondo aveva tentato in tutti i modi di riacquistare la fiducia e il rispetto di suo suocero e piano piano ci era riuscito, tanto che ora Augusto lo considerava un buon padre per il suo futuro nipotino.

"Pensavo che tuo padre mi avrebbe ucciso" ha scherzato Nicolò aiutando la sua fidanzata a sparecchiare la tavola quando le loro famiglie sono andate via. "Non sai quanto ho faticato a convincerlo che in fondo sei un bravo ragazzo" ha risposto lei lasciandogli un bacio leggero sulla guancia. Lui l'ha attirata a sé e l'ha circondata in un abbraccio che ben presto si è trasformato in qualcosa di più.

"Dobbiamo cominciare a preparare le valigie" ha sussurrato Serena accarezzando il petto nudo del ragazzo sdraiato sotto di lei sopra al divano. Lui ha sbuffato fingendosi infastidito e poi l'ha trascinata in un altro bacio, poi si è alzato dal divano, l'ha presa tra le braccia e l'ha trasportata in camera da letto. "Sicura di non volerti divertire ancora un po'?" le ha chiesto con un sospiro e un sorriso malizioso dipinto sul volto osservando il corpo perfetto della donna stesa sopra le lenzuola. "Abbiamo tutta la notte per divertirci" ha ribattuto lei indossando una maglia leggera e incominciando a sistemare i suoi vestiti nel trolley aperto ai piedi del letto.
Avevano prenotato una vacanza di dieci giorni in un'isola in Grecia e non vedevano l'ora di godersi il meritato relax. Come loro solito però, si erano lasciati trasportare dalla passione e si erano ridotti alla sera prima della partenza con tutti i bagagli ancora da preparare.

"Io ho finito!" ha esclamato Nicolò chiudendo il suo trolley nero. "Ora ci possiamo divertire?" ha chiesto con un tono speranzoso e malizioso allo stesso tempo. Serena è scoppiata a ridere mentre finiva di riporre le sue cose nella valigia gialla."Domani ci dobbiamo svegliare presto, non credi che sia ora di dormire? Sono già le due meno un quarto!" ha aggiunto poi cercando di placare i bollenti spiriti di Nicolò prima di raggiungerlo sotto le coperte. Il ragazzo ha sbuffato e l'ha guardata con un comico sguardo da cagnolino bastonato di fronte al quale entrambi sono scoppiati a ridere.

Il giorno seguente, di buon mattino, si sono
recati all'aeroporto di Fiumicino per iniziare la loro vacanza. Dopo essere stato fermati diverse volte da tifosi e fans, sono riusciti finalmente a raggiungere il gate e a salire sul loro aereo. Il viaggio è durato circa due ore, durante le quali entrambi hanno recuperato il sonno perduto di quella notte. Quando sono atterrati, hanno trovato un'auto con i vetri oscurati ad attenderli per portarli su una barca che li avrebbe condotti fino all'isola. Sono arrivati nel villaggio verso le quattro e mezza di pomeriggio e, dopo aver lasciato tutte le loro cose nella lussuosa suite con vista sul mare, hanno indossato in fretta e furia il costume e si sono tuffati nelle limpide acque dell'Egeo.
Si sono divertiti come due bambini e solo al tramonto si sono decisi ad uscire dall'acqua. Nicolò ha osservato Serena sdraiata sul lettino accanto al suo: la pelle imperniata di goccioline, i capelli bagnati che si asciugavano al vento, gli occhi semichiusi e il sorriso sulle labbra, come al solito. Era bellissima e la amava con tutto sé stesso. Le ha baciato il collo, ancora salato e le parole "ti amo" si sono perse nella sfera infuocata che tramontava su quella distesa infinita tingendo il cielo di rosa.
Si è avvicinato a lei e le ha accarezzato la pancia che si notava appena. "Papà non vede l'ora di conoscerti" ha sussurrato lasciandole un bacio vicino all'ombelico.

Serena gli ha accarezzato i capelli e gli ha fatto spazio sul lettino. Era così strano sentirgli pronunciare quelle parole, eppure le sembrava la cosa più normale del mondo. Ne avevano passate tante insieme, si erano amati, feriti, avevano mentito e poi si erano ritrovati ed ora erano pronti ad incominciare una nuova splendida avventura. Non erano più da soli, si appartenevano l'un l'altra e presto avrebbero conosciuto il frutto del loro amore.

Ovunque tu sarai, mai sola❤🧡 ||Sequel di "Voglio solo star con te"||Where stories live. Discover now