18 agosto 2022
Gettai il telefono, un altro aggeggio Babbano, sul letto. Ero da poco stata aggiunta al gruppo Whatsapp del sesto anno di Serpeverde e mandavano un sacco di messaggi stracolmi di faccine. Per la casa c'era un insolito silenzio ma non mi preoccupai più di tanto, mamma non faceva mai molta confusione.
Presi il mio album da disegno e lo sfogliai distrattamente. Mi soffermai su un vecchio schizzo: era un uomo sulla cinquantina con corti capelli castani e occhi verdi, indossava un paio di jeans e una camicia leggera, era così che immaginavo mio padre più o meno.
Avevo un po' fame, decisi di andare in cucina e prendere qualcosa da mangiare, magari cioccolata. Ero a metà corridoio quando mia madre uscì dalla cucina, leggermente rossa in volto.
«Tutto bene?» domandai incerta.
«Io... certo. Come mai sei uscita dalla tua tana?» rispose scherzosa.
«Ho fame, vado a prendermi qualcosa.»
Sussultò come spaventata e mi impedì il passaggio, velocemente mi accucciai e le gattonai tra le gambe. Mi fiondai alla porta della cucina con mia madre alle calcagna, poggiai la mano sulla maniglia e la aprii. Rimasi impietrita proprio sulla soglia, c'era un uomo seduto a tavola. Era uguale al mio disegno, quello del mio possibile padre. Pure lui rimase di sasso vedendomi.
«Chi sei?» domandai sfacciata, dopotutto ero Serpeverde.
Guardò mia madre che, oramai, era sbiancata. Lei annuì lievemente.
«Evan Rosier.»
«Oh, un parente di papà?» chiesi a mia madre.
«Sì, sono il fratello di tuo padre. È un piacere conoscerti.»
Il suo modo tranquillo di parlare mi infastidì, anche il suo modo di nominare mio padre così a cuor leggero non mi piacque.
«Il piacere non è ricambiato, signor Rosier. Chiunque sia imparentato strettamente con quell'essere che dovrei chiamare padre non è nelle mie grazie, non so se ci siamo intesi.»
Parve sorpreso, quasi ferito. Con tutta la tranquillità andai al frigorifero, presi un budino al cioccolato e un cucchiaino dal cassetto.
«Arrivederci, Evan Rosier.»
Passando accanto a mia madre mi resi conto che era un misto tra rabbia, imbarazzo e orgoglio. Tornai in camera e ripresi in mano il telefono. Non c'erano più notifiche dal gruppo "Serpeverde per sempre" bensì da un altro gruppo chiamato "Grifondoro vs Serpeverde". La stupidità umana, in certi casi, raggiungeva livelli astronomici. Osservai la lista dei partecipanti, a dirla tutta non eravamo proprio tutti. In sostanza c'era l'intera famiglia Potter e Weasley che ancora frequentava Hogwarts in rappresentanza dei Grifondoro e un decina scarsa di Serpeverde tra cui io e Scorpius.Lily Potter: Aliciaa, finalmente!
Alicia Rosier: Chi ha creato questa specie di gruppo?!
James Sirius Potter: Ed ecco che arriva la Mangiamorte
Alicia Rosier: Vai a cagare, Potter, penso ti faccia bene.
Albus Potter: Non litigate, dai!
Scorpius: Mi hai tolto le parole di bocca, Alicia
Lily Potter: L'ha creato James, sai com'è fatto, ama sfidarvi
James Sirius Potter: Lily! Comunque, cari Alicia e Scorpius, ho una sfida da proporvi: se il campionato di Quidditch lo vinciamo noi, voi Serpeverde dovete subire i nostri scherzi per un'intera giornata senza attaccarci se, cosa alquanto improbabile, vincete voi faremo ciò che volete..ci state?
Scorpius: Ci stiamo e tu, solo tu e qualche altro prescelto, dovrete partecipare al torneo di pallavolo con quella di Babbanologia in bikini. Sai, credo farà molto caldo a maggio, ti conviene comprarlo adesso
Alicia Rosier: Per Salazar, quanto siete infantili!
Rose Weasley: Concordo con te.
James Sirius Potter: Ci sto, Malfoy. E tu sta zitta, almeno io ci metto la faccia e faccio parte della squadra di Grifondoro. Tu non fai parte di nulla. Vigliacca.
Alicia Rosier: Vigliacca a chi? Vieni a dirmelo in faccia e poi vediamo se riuscirai ancora a salire su quella merda di scopa che ti ritrovi...oh, un'ultima cosa, fottiti.
Spensi il telefono di botto con il nervoso a mille. Come poteva chiamarmi così, come osava! Avrei pagato fior di Galeoni pur di averlo accanto a me e prenderlo a sberle fino allo sfinimento.
Non me lo sarei dimenticata, non sono una che si scorda facilmente le cose. Sapevo già come fargliela pagare, dovevo aspettare soltanto fino al primo settembre. Li si che avrebbe subito la mia ira.Angolo Autrice_
Scusate immensamente per il ritardo
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Figlia di Mangiamorte »James S. Potter
FanfictionDA REVISIONARE. Alicia Roxanne Rosier e James Sirius Potter. Due nomi, due vite, ma un unico futuro. Lei, figlia di un Mangiamorte pentito. Lui, figlio del Salvatore del Mondo Magico. Loro, una storia tutta da scrivere. Dal capitolo ventitré: «Ti in...