𝗣𝗲𝗻𝘀𝗶𝗲𝗿𝗶

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Non volevo che Tu Si Que Vales finisse.

Due parti:
Una dice che mi mancherà stare con i miei più grandi amici.
La seconda, invece, dice che trascorrerò molto più tempo insieme a Sabrina.
Non so a quale dare ascolto, sinceramente. Perché comunque si potrebbe dire "beh, anche i tuoi amici potrai rivederli", si ma lì, in quello studio, c'è un rapporto tra noi come se fossimo non so... una piccola famiglia, ecco. Poi fuori siamo più come amici che escono la sera.

"Maria!" Rudy mi corre incontro abbracciandoci. Prima me, poi Sabrina.

Devo ammetterlo: una lacrima percorse il mio viso.

Sabrina con tutta la sua delicatezza me la asciugò e sorrise.

"Forza" sussurrò.

Le ricambiai il sorriso sprofondando tra le sue braccia.

Andammo mano nella mano allo studio, insieme.

**

"Ci vediamo l'anno prossimo con una nuova edizione con Tu Si Que Vales. Non vedo l'ora!" annunciò Maria.

Continuai ad applaudire e mi voltai verso di lei.

"Però..." iniziò la bionda finito l'applauso

"Il mio più grande grazie va a quella donna lì" ed indicò me. Si avvicinò e mi prese per mano.

"Grazie a questa donna. Perché la forza che ha la trasmette a me. Con uno sguardo, con un gesto, con una parola. Grazie a questa donna perché è stata l'unica a farmi capire che nella vita non ha importanza fallire, ma rialzarsi dopo averlo fatto."

La mia vista si offuscò e lacrime infinite bagnarono il mio intero viso.

Maria mi abbracciò e mi sussurrò:
"Ti amo, Sabrina"

**

Questa sera saremmo restate a casa. Niente cene, niente uscite. Niente di niente.
Poi il mio telefono vibrò.

Virgi❤️

Sabri spero tu stia bene. Stavo guardando Tu Si Que Vales... Avrei voluto abbracciarti anche io. Sai quanto io possa tenere a te. Non lo faccio spesso ma ti volevo solo dire che sei speciale e ci sarò sempre per te. Qualsiasi cosa.

Ecco un'altra bastonata.
Oh, quanto le voglio bene. È la migliore. Ci conosciamo da tempo e ci siamo sempre sostenute a vicenda. È tutto per me. Un gradino fondamentale nella scala della mia vita.

Virgi... davvero, ti voglio un mondo di bene. Ti abbraccio anche io anche se da lontano, purtroppo. Ma ti prometto che ci vedremo il prima possibile. Grazie per le belle parole, non sai quanto mi siano servite, specialmente dette da te.

Sorridevo nel mentre che digitavo i caratteri. Poi sentii dei passi e Maria entrò in camera.

"Vuoi qualcosa per cena?" chiese.

"No, grazie. Non ho tanta fame"

"Sicura?" fece un'espressione preoccupata.

"Si si" svoggiai un sorriso rassicurante.

"Mh... tra poco arrivo, giusto il tempo di cenare. " e se ne andò.

- -

"Amore!" Virginia corse nella stanza della donna dai capelli rossi.

"Dimmi"

"E se facessimo una sorpresa a Sabri?"

"Che tipo di sorpresa?"

"Loro hanno finito le registrazioni di Tu Si Que Vales, ciò significa che saranno libere per un po'... perché non andare a trovarle, magari Domenica?"

"Si, certo!" esclamò Florida.

Virginia le sorrise e le baciò le labbra.

"Ti amo" disse poi.

"Anche io, non sai quanto." rispose la rossa.

- -

"Eccomi" Maria entrò nella stanza da letto e si sedette.

"Ciao" la baciai.

"Stai bene, si?" le chiesi.

"Si, con te." sorrise.

E lì mi sentii davvero fortunata: quel sorriso era solo mio. Lo possedevo. E nessun altro lo conosceva meglio di me.

Poi vide il mio telefono acceso e lo prese in mano.

"Oh, ti ha scritto Virginia" notò.

"Si.."

Lesse l'intero messaggio e alzò lo sguardo indecifrabile.

"Che gesto carino da parte sua" commentò spegnendo il telefono e posizionandolo sul comodino affianco al letto.

"Già..." risposi.

"Ho bisogno di abbracciarla." continuai rattristita dal pensiero del messaggio.

"Dai che ci sono io adesso" rispose sorridendo per sdrammatizzare la situazione.
Cercò di abbracciarmi e mi scansai.

Rimase a bocca aperta. Non lo avevo mai fatto prima. Non sono mai stata così.

"Maria tu non sei Virginia, okay? Che ti piaccia o no, mettitelo in testa: NON SEI VIRGINIA!" le urlai contro con le lacrime che bagnavano il mio viso.

"M-ma" cercò di ribattere offesa.

Le sbattei la porta in faccia e me ne andai in sala piangendo disperata. Mi coprii con la coperta.
Non mi importava purtroppo di cosa avessi detto. Ho solo paura di come lei abbia interpretato la frase.

Però anche io ho agito male. Lei stava solo cercando di consolarmi ed io, scema come sono, mi sono scansata.
No, sono sempre più convinta che abbia interpretato male le mie parole.

È questo il problema.

Che cosa cazzo avrà mai capito!?

Mi feci coraggio e mi incamminai.

"Maria.." aprii un po' la porta e sbirciai dentro.

"Vattene Sabrina. Vattene."

"Perfavore fammi spiegare."

"Ti ho detto che te ne devi andare, lo hai capito o no?"

Sospirai e tornai sul divano.

Io ci avevo provato, almeno.
Tanto domattina avremo già dimenticato tutto. O almeno...
spero.






Scusate se il capitolo è corto ma vi prometto che dai prossimi li farò più lunghi (o almeno ci proverò).
Fatemi sapere se vi piace!
Sappiate che i consigli sono più che accetti da parte mia, vi sarei grata e li seguirei se me li dareste! <3





♡︎ The Name of Love || De FerilliWhere stories live. Discover now