Erano appena le nove del mattino e faceva già troppo caldo per i miei gusti. Mi sedetti al mio banco con la testa che girava leggermente. Quel giorno la mia compagna di banco non sarebbe venuta a scuola a causa di un' improvvisa febbre. Passarono appena dieci minuti quando sentii la sedia accanto alla mia spostarsi e una presenza accomodarcisi sopra, il biondino che non mi faceva più seguire le spiegazioni dei professori da qualche mese. Farei bene a farlo uscire dalla mia testa se non voglio un'altra insufficienza, ma è impossibile ora come ora.
Troppo imbarazzata per girarmi verso di lui, appoggiai la testa sul banco già stanca alla prima ora di lezione. Una mano si insinuò tra i miei capelli iniziando a carezzarli delicatamente. A quel tocco mi rilassai e senza accorgermene mi riaddormentai. Sentii poi una voce che mi sussurrava cose incomprensibili per me da capire, così dovetti alzare il capo dal piccolo banco ritrovandomi davanti agli occhi due pozze blu mare. Mi sorrise intenerito, così ricambiai.
"C'è intervallo, andiamo a fare due passi fuori?"
Annuii alzandomi ancora intontita.
"Ti senti meglio?" Mi chiese.
Aveva per caso capito? Lui?
Risposi di si e nemmeno un attimo dopo venni spinta contro un muro.
Il biondo appoggiò le sue morbide labbra sulle mie screpolate per via dei morsi.
"Vanno via tutti resti con me?"
La nostra canzone.
Ci guardammo semplicemente avendo già inteso.
Lo baciai nuovamente e tornammo in classe mano nella mano.***
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