🌠CHAPTER 6🌠

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-Andiamo Jennie, sono solo delle bambine- Dico alla castana sulla strada per casa mia mentre lei continua a lamentarsi
-E poi che ci facevi tu lì?- Le chiedo, mi confonde il fatto che una snob come lei si possa trovare al di fuori di un parco decaduto frequentato solo da bambini e genitori, nella parte più povera della città e all'ora del tramonto..

-Non farti strane idee, ma ti stavo cercando- Non riesco a nascondere lo stupore sul mio viso e indubbiamente lei riesce a leggerlo
-E non potevi aspettare fino a domani a scuola?- Domando annoiata mentre apro la porta di casa e faccio segno a Jennie di entrare, possiamo parlare mentre preparo la cena.

Quattro delle mie sorelle sono già a casa, Wonyoung le raggiunge correndo, Jennie lancia un'occhiata all'interno di casa mia, e con espressione quasi disgustata mi dice:

-Possiamo parlare qui- Cerco di nascondere quanto la sua reazione mi abbia ferita
-I miei genitori stanno per tornare dal lavoro, devo preparare la cena, se non vuoi entrare quello che mi devi dire può aspettare fino a domani- Questo sembra convincerla.

Saluto le mie sorelle e loro ricambiano allegramente, due di loro Rei e Yeji sono sedute sul divano con lo sguardo fisso sugli schermi dei loro telefoni, appena notano che sono tornata mi fanno un cenno per poi sparire nella loro stanza, ah, non riesco ancora a credere che stiano entrando così a picco nell'adolescenza, non posso fare a meno di provare un po' di nostalgia di quando erano più piccole e più facili da gestire.

Entro in cucina mentre Wony si unisce a Yuna e Lily e insieme prendono a giocare sul tappeto davanti alla TV
-Cosa c'è di così importante che mi devi dire che non può attendere domani?-

Jennie sembra un po' spaesata, come fuori dal suo ambiente, non posso mentire dicendo che quell'espressione di disagio sulla sua faccia così perfetta non mi faccia piacere
-Jisoo mi ha detto che hai parlato con lei..- Inizia Jennie, mi concentro sulla sua voce mentre risciacquo l'insalata e preparo i noodles.

-Sí, le ho consigliato di unirsi al club di lettera- Confermo
-Beh smettila, ti proibisco di parlare con lei-
-Come scusa?- Mi vine da ridere, chi si crede di essere per dire a me o a Jisoo cosa fare?

-Cosa c'è Manoban? Ti piace la mia ragazza?- Arrossisco mentre scuoto la testa
-Io non sapevo che voi due...- Inizio ma lei mi interrompe
-Tu non sai nulla di noi-
-L'ho solo invitata ad unirsi al mio club, non le ho chiesto di uscire- Ribatto seccata voltendole le spalle per non farle notare il rossore sul mio viso, ma lei non ancora convinta aggiunge

-Meglio mettere le cose in chiaro fin da subito- Jennie mi precorre dall'alto in basso con uno sguardo ricco di superiorità -Insomma guardati e poi guardami- Jennie ridacchia malignamente e non so perché mi viene da piangere, mi mordo il labbro e ricaccio indietro le lacrime, sono sempre stata troppo sensibile e questo spesso mi si ritorce contro...

-Non ho nessun interesse per jisoo..., Almeno quel tipo di interesse- Dichiaro Incrociando le braccia al petto
-Meglio esserne sicura, allora abbiamo finito- Sbuffo mentre mi asciugo le lacrime di nascosto con la manica della felpa, e poi indico a Jennie l'uscita.

-Sono a casa!- La voce di mia madre, la porta si apre, mia madre è appena tornata dal lavoro, le mie sorelle più giovani le corrono incontro per abbracciarla, lei le accoglie con il sorriso, la ammiro davvero tanto anche solo per riuscire a sorridere dopo un turno massacrante.

-Abbiamo ospiti- Mia madre entra in cucina con il suo solito sorriso, sembra abbastanza sorpresa di trovare lì con me una ragazza sconosciuta ma lo maschera velocemente
-Devi essere un'amica di mia figlia- Dice allegramente rivolta a Jennie, la castana sembra a disagio ma fortunatamente si limita a fingere un sorriso ed annuire, né sono grata non so se saprei trattenermi se dovesse fare alcuni dei suoi commenti acidi a mia madre.

-Devi restare per cena!- C'è entusiasmo nella voce di mia madre
-Io non credo...- Jennie tenta di dissuaderla
-Dai resta!-
-La cucina di Lali è la migliore!- Le mie sorelle intervengono allegramente
-Allora è deciso- Dico alzando gli occhi al cielo, Jennie mi fulmina con lo sguardo ma io fingo di non essermene accorta.

Più tardi arriva anche mio padre e dopo aver chiamato a raccolta tutte le mie sorelle ci mettiamo a tavola.

~~~

-Voi vivete tutti in questo posto?- Sono seduta ai piedi del letto, in camera mia, Jennie ci si è sdraiata sopra, e accanto a me sul pavimento giaciono le sue scarpe che probabilmente costano più di casa mia

-Non tutti possono permettersi un attico nella zona più ricca della città- Ribatto alzando gli occhi al cielo, la cena è stata imbarazzante, Jennie non ha parlato molto, ma almeno non ha fatto commenti sulla mia cucina...

-Quella sei tu?- Jennie indica una delle foto incorniciate appese alla parete, arrossisco: nella foto avrò avuto circa sette anni, sul mio volto è dipinto un enorme sorriso mentre stringo fra le mani il più grande lecca lecca che abbia mai visto.

Nascondendo il viso mi limito ad annuire
-Non sei cambiata per nulla- Ridacchia Jennie, e wow sono stupita per la prima volta il suo tono non sembra di scherno ma genuino e sincero, il suo viso è disteso in un sorriso rilassato, i suoi capelli sono sparsi sul mio cuscino, la gonna che indossa ricade morbidamente sulle sue ginocchia sottili, mi tornano in mente le parole di Chaeyoung che ha definito Jennie bellissima..., Bellissima è la parola adatta a descriverla, mi muovo nella sua direzione ma mi fermo prima di arrivare a toccarla, mi sento attratta da lei come un magnete, questa sensazione è così nuova, non l'ho mai provata prima d'ora, vorrei affondare le dita nei suoi capelli voluminosi e sentire il sapore della sua pelle.

Prima che me ne possa accorgere lei mi afferra per le spalle e mi attira a sé, i nostri corpi sono premuti l'uno contro l'altro, le sue mani sono sui miei fianchi, mi sembra di impazzire, i miei occhi sono pieni di lei, il suo profumo come di fragole e luce del sole mi riempie i sensi, Jennie è così diversa da me eppure mi sembra di avere un disperato bisogno di lei, cosa mi sta succedendo? Questa non sono io.

Jennie posa le sue labbra sulla mia fronte in un gesto stranamente dolce, senza realizzare come sia successo lei è sopra di me, le sue mani sono fredde contro la mia pelle al di sotto della felpa, mi vengono i brividi, Jennie prende a baciarmi il collo lentamente assicurandosi di lasciare dei marchi ben visibili, la mia schiena si inarca contro il materasso, il respiro mi si fa rapido, presto la mia felpa finisce a terra, i suoi denti affondano nella mia clavicola in un leggero morso pieno di passione, quando le sue labbra si avvicinano alle mie trattengo il respiro e chiudo gli occhi...

Improvvisamente il confortevole peso del suo corpo contro il mio viene meno, Jennie si rimette in piedi e con un gesto veloce si risistema i capelli perfetti, la guardo sconcertata

-Ora vado, teniamo il meglio per un'altra volta- Jennie mi lancia uno sguardo felino prima voltarsi e andarsene, faccio per seguirla

-Non serve, trovo da sola l'uscita, non vorrai che i tuo genitori ti vedano in quello stato- Nella sua voce sembra essere tornato il solito disprezzo e io la odio, ma odio di più me stessa per quello che ho appena fatto.

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𝙇𝙄𝙇𝙄𝙏𝙃 - ᴶᵉⁿᴸⁱˢᵃWhere stories live. Discover now