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Una guardia va ad aprire la porta, e io cerco di sporgermi quel poco che basta per capire chi è.

La sento chiedere i documenti, cosa che non avrebbe fatto se fosse stata Amber, perciò mi lascio sfuggire un sorriso di sollievo.
Poi spalanca la porta e una chioma bianca come la neve varca la soglia di casa mia.

<< ah finalmente un umano, vedo solo scimmie da due giorni cazzo! >> esclamo scendendo dal divano, gli afferro la mano e lo strascino in camera mia.

Adrien indossa una semplice maglia bianca e un Jeans chiaro, ma devo ammettere che sta benissimo.

<< un'altra ragazza al posto tuo avrebbe fatto i salti di gioia se l'avessero rinchiusa da sola con degli uomini del genere >> si siede sulla mia scrivania e curiosa tra i fogli sparsi su di essa
<< cosa sono? >> chiede prendendone uno
<< sono dei disegni, come puoi vedere >> rispondo sarcastica
<< ah ah ah, molto divertente Maelle, davvero molto divertente >> riduce gli occhi a due fessure strette mi guarda
<< è un progetto per il corso di architettura, dovevamo progettare un ospedale esclusivamente per bambini >> spiego mettendomi seduta sul letto
<< è molto carino >> ammette
<< tutto quello che faccio è "carino" >> puntualizzo.

Si alza dalla scrivania e si siede al mio fianco.

<< perché sei venuto? >> volta la testa in mia direzione, facendo scontrare i nostri sguardi, tanto simili quanti diversi.
E per qualche secondo rimaniamo così, perso nei nostri occhi.
<< immaginavo che ti sentissi sola >>
<< mi sento sola da quando sono nata, ormai sono abituata >> mento, non mi sono abituata alla solitudine perché so di non essere sola, per ora.

Ho una terribile paura di essere abbandonata, ne ho sempre avuta, e questo mi ha sempre portata ad avere degli atteggiamenti strani con la gente a cui tengo.
Vorrei poter dire che tutto questo è solamente a causa della morte di Ryle, ma purtroppo la sua morte è soltanto la goccia che ha fatto traboccare il vaso, la verità è che la malattia ha sempre fatto parte di me, fin da subito.

<< ti capisco benissimo >> mormora pensieroso
<< anche tu ti senti solo? >> mi volto per guardarlo negli occhi, ma lui sta fissando il vuoto di fronte a sé
<< quando qualcuno a cui tieni se ne va, una sensazione di solitudine si propaga in te. Tu più di tutti ne sai le conseguenze >> quando si gira nella mi direzione noto subito la tristezza nei suoi occhi
<< hai perso qualcuno che era importante per te? >> domando
<< non l'ho persa, sono stato tradito >> confessa
<< mi ha tradito nonostante sapesse della mia difficoltà nel fidarmi delle persone, nonostante sapesse della mia paura di non essere mai abbastanza. Era l'unica di cui mi sono fidato e lei mi ha tradito. >> continua con gli occhi lucidi e uno sguardo di sofferenza
<< se ha fatto tutto questo sapendo di queste tue difficoltà, posso assicurarti che non ti meritava. >> gli faccio un ampio sorriso che raramente mi capita di fare
<< ma in realtà non è l'unica persona di cui mi sono fidato, ora mi sono fidato anche di te. >> mormora guardandomi negli occhi
<< Adrien tu, se volessi, potresti avere qualsiasi ragazza tu voglia. È inutile stare ad autocommiserarti per una ragazza che ha traditi la tua fiducia. >> su questo sono sincera, Adrien è un ragazzo che va protetto, ha bisogno di qualcuno che gli dia le certezze di cui necessita, di qualcuno che lo ami come merita.
È l'anima più buona che io abbia incontrato.

<< per lei non mi autocommisero da più di cinque anni, ho perso l'interesse nel momento in cui ha tradito la mia fiducia. Ciò che mi fa star male non è lei, ma l'essere consapevole del fatto che lei aveva tutte le ragioni per farlo. >> dice tirando su col naso
<< e poi riguardo alla questione ragazze, è inutile poterle avere tutte, se poi l'unica che desidero non posso averla >> aggiunge distogliendo lo sguardo, un leggero sorriso si insinua nelle mia labbra e neanche io ne capisco il motivo.

<< anche io ho sempre avuto paura di essere abbandonata, e continuo ad averlo anche ora >> confesso
<< tu non hai nessuno motivo per essere abbandonata Biancaneve, sei la ragazza più simpatica che io abbia conosciuto >> il sangue nelle vene mi si ghiaccia nell'udire quel soprannome
<< perché Biancaneve? >> esito nel porre questa domanda per paura della risposta
<< perché nel cartone lei aveva i capelli neri, e la pelle chiarissima. Me la ricordi molto >> ed ecco che la risposta che tanto temevo esce dalle sue labbra.

Socchiudo gli occhi, impedendo ai miei ricordi di impossessarsi di nuovo di me, impedendo a Ryle di tornare da me.

Adrien pare aver capito che sono al limite, che sto per ricadere in balia del passato, e mi stringe la mano nella sua.

<< non impedire al passato di insinuarsi di nuovo nella tua mente, tienilo lontano ma non smettere di ricordare. >> bisbiglia al mio orecchio, provocandomi mille brividi che percorrono la mia spina dorsale, riportandomi al presente.

<< che ne dici di leggere un bel libro? >> chiede poi sorridendo, ancora non del tutto cosciente acconsento.

𝐼𝑛 𝑜𝑢𝑟 𝑠𝑖𝑙𝑒𝑛𝑐𝑒 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora