CAPITOLO XXI.

347 28 134
                                    

- Sono super agitato! E se qualcosa andasse storto? Se non si trovasse bene? Se combinassi qualche guaio? Se...-.

- Adesso ti fucilo- dichiara Suga.

- Asahi, stai calmo. State insieme da due mesi ormai- mi fa notare Daichi.

- Si ma è il nostro primo appuntamento!- ribatto.

- Sono certo che abbiate fatto cose molto più imbarazzanti- dichiara Suga.

- Che c'entra...- borbotto.

- Asahi, sai che qualsiasi cosa succederà andrà bene, quindi pensa solo a divertirti, d'accordo?- mi dice Daichi.

Faccio un respiro profondo ed annuisco.

- Ok, posso farcela- dichiaro.

- Così ti voglio! Bene, usciamo?- propone Suga.

Annuisco e seguo i miei amici fuori di casa.

Ovviamente, all'ingresso troviamo la carissima signora Karaya.

- Oh no, anche a Natale regna il crimine!- si lamenta.

- Non stasera, signora Karaya- la blocca Daichi, prendendo per mano Suga in modo che non la strozzi.

- Azumane- mi richiama la donna.

Mi volto, e la vedo fare un sorriso.

Aspetta, sa sorridere?

- Buon appuntamento- mi dice.

Rimango per un attimo sorpreso dalle sue parole; poi sorrido.

- Grazie mille; buon Natale- le auguro, poi esco di casa.

- Visto? Ti incoraggia anche lei. Andrà sicuramente bene- dichiara Daichi.

- Avete ragione, devo stare tranquillo- sospiro.

- Ti ho lasciato il nostro regalo in camera; dopo facci sapere cosa ne pensi- mi dice Suga.

- Certo. A dopo- li saluto e vado verso casa di Nishinoya.

Cavolo, perché sono così nervoso? Non è mica la prima volta che stiamo da soli...

So che non rovineró niente, so che andrà tutto bene, ma allo stesso tempo ho paura di poterlo ferire.

Ed è l'ultima cosa al mondo che desidero fare.

- Oh, Asahi-San! Buon Natale!-.

Alzo lo sguardo.

- Tanaka, ciao. Buon Natale anche a te-.

Il ragazzo sorride.

- Vai da Noyassan eh? È super agitato, ha saltato in giro per casa tutto il pomeriggio- ridacchia.

- Eh? Davvero?-. Nishinoya nervoso?

- Puoi dirlo forte! Ma sono certo che con te si riprenderà; ho fatto bene ad affidartelo. Be', vado da Ennoshita: a presto- mi saluta e si allontana.

- Calmarlo? Io? Ma se sono la persona più nervosa del mondo...- mormoro, riprendendo a camminare.

Mi fermo poco dopo davanti casa di Nishinoya e suono il campanello.

Forse sono vestito troppo elegante? Dovevo evitare la cravatta? Però mi sembrava un'occasione importante... Forse sono ancora in tempo per toglierla.

La porta si apre e tutte le mie preoccupazioni spariscono.

Nishinoya è vestito elegante praticamente come me, e sembra avere il mio stesso livello di preoccupazione.

Ma ora che lo vedo... Mi sento davvero calmo.

ASANOYA-PICCOLA TEMPESTADove le storie prendono vita. Scoprilo ora