CAPITOLO TREDICI

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Nei giorni successivi, le lezioni passano inesorabilmente. Ogni mattina è la solita routine: mi alzo, trascorro sei ore a lezione, durante il pomeriggio studio ed infine certe volte la sera esco. Con i ragazzi, si sta instaurando proprio un bel legame. Almeno il rapporto con loro dovrebbe durare per sempre. Mi capita diverse volte di pensare alla mia famiglia, ma soprattutto penso a Beatrice. Chissà cosa starà facendo fra gli Intrepidi. Penso anche a Susan. Ma, ogni volta mi obbligo a scacciare via questi pensieri. Devo pensare al futuro e non al presente, mi ripeto ogni giorno. È ormai da una settimana che vivo fra gli Eruditi e, sto scoprendo molte nuove cose. È proprio questo che mi affascina di questa fazione: la continua scoperta e ricerca. Adesso, sono insieme a Daniel ai Laboratori dato che, da un po' di tempo, le lezioni sono diventate pratiche. Operiamo direttamente sul campo. Adoro queste lezioni e adoro il fatto che il nostro insegnante sia Daniel. Sto imparando a conoscerlo, ma non so perché qualcosa mi dice che non è completamente sincero. Mi nasconde qualcosa. All'inizio era sempre sorridente e felice, adesso ha perso quella sua luce negli occhi. Non so cosa gli sia capitato, ma non serve nemmeno chiederglielo. Infatti, dopo la lezione mi prende da parte dicendo «Dobbiamo parlare». Saluto i ragazzi e Greg, che finalmente si è messo con Julie. Sono una coppia fantastica.
Ci dirigiamo al Millennium e ci sediamo sotto al Fagiolo. «Allora» mi distoglie dai miei pensieri Daniel; sembra teso «So che non dovrei dirti nulla, ma non riesco più a tacere. Tu sei una persona troppo buona ed io non posso fare a meno di rivelarti la verità». Che cosa vorrà dirmi? «Daniel vai al punto, mi stai facendo agitare». Lui prende fiato ed inizia a parlare «So quanto sei affezionato a tua sorella, e per questo ho finalmente trovato il coraggio di dirti quello che mi chiedi da molto». Era ora! Dopo quel primo pomeriggio ai Laboratori, ho condiviso con Daniel le mie preoccupazioni riguardo il piano di Jeanine per spodestare gli Abneganti. Dato che lui è il più vicino alla nostra capo fazione, fra le persone di mia conoscenza, gli ho chiesto cosa vogliono realmente fare gli Eruditi e gli Intrepidi, ma non ha mai voluto rispondere. Ho bisogno di sapere. Daniel mi guarda con occhi folli, cosa per niente da lui. «Amico che ti prende?» chiedo quindi preoccupato. «Caleb non dovrei dirti queste cose, ma non ce la faccio proprio più a tenerle per me. Sono perennemente sotto stress e soprattutto, sono tentato dall' andarmene via. Tuttavia, prima mi sento in dovere di rivelare la verità a qualcuno, e quel qualcuno sei tu.» Io proprio non capisco. «Ok. Allora. Quello che Jeanine vi ha detto è in parte vero. Cioè, è vero che gli Abneganti stanno tentando di destabilizzare la pace, ma non per questo meritano quello che Eruditi ed Intrepidi hanno intenzione di fare loro. Il siero che Jeanine sta facendo preparare a voi Iniziati, terrà sotto controllo le menti di tutta la fazione Intrepida. Questo perché, gli Eruditi, vogliono muovere una guerra per impossessarsi di ciò che vogliono: l'hard-disk che contiene le informazioni riguardo ciò che si trova fuori dalla recinzione». Mi serve un po' di tempo per assimilare quello che Daniel mi ha appena detto. La mia nuova fazione ha intenzione di attaccare la mia ormai vecchia fazione, la fazione dei miei genitori, per entrare in possesso di un file di vitale importanza. Ha ragione Jeanine. Se quel contenuto venisse rivelato, la società non sarebbe mai più la stessa, qualunque cosa contenga. È ovvio che io sia preoccupato per Beatrice e per i miei genitori, oltre che per tutti gli Abneganti, ma non so. Non so se sia giusto o sbagliato. Gli Eruditi sono sicuramente i più saggi e, saprebbero conservare meglio quella preziosa informazione. Ma vale la pena della morte di un'intera fazione? Forse si. Forse no. «Dovevo dirtelo. Non riuscivo più a tenere questo peso nel petto» mi dice Daniel. Lo guardo. Una lacrima gli riga il volto «È stato bello conoscerti Caleb. Io personalmente non riesco a sopportare di vivere in una fazione di futuri assassini. Preferisco diventare un Escluso». Sorride. «Addio». Questa è l'ultima parola che gli sento pronunciare prima che si volti e corra via.

The Divergent series: CalebDove le storie prendono vita. Scoprilo ora