capitolo 1

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mi sveglio. cazzo che mal di testa. non mi ricordo che diamine ho fatto ieri, ho la voce di mio fratello nelle orecchie che mi ordina di alzarmi. che palle. entra in camera mia e inizia a rovistare nel mio armadio e cacciarmi vari vestiti per andare a scuola senza smettere un secondo di urlare

"steve cazzo esci da camera mia" gli urlai. si sono la sorella di steve testa di cazzo harrington "non vorrai rovinarti quest'ultimo anno signorina"

mi prese un pantalone di jeans largo nero, una maglietta larga con sopra un diavolo della tasmania e un giacchetto di jeans

"dai forza alzati se no ti prendo per i capelli" com'è delicato mio fratello.

mi alzo e mi dirigo in bagno, mi faccio una doccia veloce senza capelli mi vesto ed esco, scendo al piano di sotto e vedo steve che prepara la colazione. una scena esilarante, sembrava una mamma single esaurita. mette la colazione in tavola e mangiamo.
"steve mica mi passi una tachipirina che la testa fa su e giù" chiesi.
"ieri sera hai fatto la pazza fino alle 2:00 di notte" dice mentre mi passa una tachipirina.

"ma sai che non mi ricordo niente di quello che ho fatto ieri"
"ci credo, manco il tempo di arrivare alla festa che già eri ubriaca" ribadì steve

non ci diedi tanto peso, presi la tachipirina mi lavai i denti e steve mi accompagnò a scuola. lo salutai dandogli un bacio sulla guancia e scesi dalla macchina.

Max mi venne incontro.

"Hey Melissa" disse lei prendendomi la mano
"hey max" risposi io

cominciammo a camminare mano nella mano per i corridoi mentre parlavamo e ridevamo, ci fermammo davanti ai nostri armadietti e prendemmo i libri per le prossime lezioni e andammo nella parte opposta dell'altra.

camminavo lungo i corridoi mentre cercavo di ricordare cosa avessi fatto ieri, mentre un ragazzo dai capelli spettinati e lunghi mi colpì la spalla, mi giro e lo riconosco subito. Munson. non mi è mai stato simpatico, perché è uno 𝒔𝒗𝒊𝒕𝒂𝒕𝒐.
mi fece cadere i libri a terra con la sua spallata.
"fai attenzione munson" non si girò nemmeno. bastardo.

arrivai a lezione di scienze e mi sedetti vicino a Lucas. passate le ore di scuola andai a mensa, appena arrivai riconobbi subito la voce di Eddie lo 𝒔𝒗𝒊𝒕𝒂𝒕𝒐 munson, che faceva sempre casino a mensa. mi andai a sedere in un tavolo da sola, mi piaceva mangiare da sola. ma quella testa di cazzo di eddie non smetteva di urlare allora mi girai verso la sua direzione e lo vidi che saliva sopra il tavolo e che cercava di non calpestare il pranzo dei suoi amici. mentre parlottava dei vari tavoli.

"per la scienza, per le feste" disse per poi alzare la voce per farsi sentire da jason "o per un gioco in cui devi buttare le palle nella cesta del bucato"
jason infastidito si alza e ribadisce con "vuoi qualcosa svitato?"
eddie allora mette le due dita ai lati del capo come a simulare un diavolo e caccia la lingua facendo versi strani.

si, era uno 𝒔𝒗𝒊𝒕𝒂𝒕𝒐. e non c'era da discutere su questo.

dopo aver finito di pranzare dovevo per forza passare dietro a quello 𝒔𝒗𝒊𝒕𝒂𝒕𝒐. mentre passo si piazza davanti a me

"e tu bellezza? divertita ieri?" dice lui con un sorriso compiaciuto

ieri? che cosa avevo combinato ieri con lo 𝒔𝒗𝒊𝒕𝒂𝒕𝒐

"che cosa vuoi 𝒔𝒗𝒊𝒕𝒂𝒕𝒐" dico con arroganza.
dustin si alza e viene vicino a me dicendo ad eddie "te la rubo un momento"

si gira verso di me e mi chiede "cosa avete fatto tu ed eddie ieri?" dice lui confuso "non lo so, non mi ricordo niente di ieri, dice steve che sono stata ubriaca sin dall'inizio della festa" ribadisco io

dustin torna a sedersi ed eddie prende il suo vassoio e mi accompagna a posarlo.

"perché fai così, eri così simpatica ieri sera" dice lui nel mio orecchio
"non mi ricordo niente di ieri sera, ero ubriaca marcia" dico senza rivolgergli nemmeno uno sguardo
"si dice che quando si è ubriachi si è più sinceri di quando si è sobri" dice lui con un sorriso spiaccicato in faccia
"allora illuminami, cosa abbiamo fatto io e te ieri" chiesi fermandomi per poggiare il vassoio
"beh che dire. sei venuta vicino a me e abbiamo iniziato a ballare, ma non era un ballo normale, ti strusciavi su di me come se mi desiderassi" dice lui avvicinandosi a me facendo si che i nostri nasi quasi si toccassero.

gli prendo la fronte e lo allontano quasi schifata.

"puf munson ma che ti sei mangiato?"
dico guardandolo e portando una mano davanti al naso sventolandola
"quello che hai mangiato pure tu scema" beh non aveva tutti i torti.
"beh poi?" chiesi mettendomi a sedere su un tavolo vuoto
"mi hai quasi baciato, solo che steve ci ha staccati portandoti a casa" disse lui compiaciuto

ero scioccata. ma come mi è passato per la testa. ew.

"ew" dissi.
"beh ieri non sembravi tanto disgustata" disse lui mentre prendeva posto vicino a me.

eddie munson non mi è mai stato simpatico, perché è uno 𝒔𝒗𝒊𝒕𝒂𝒕𝒐. però dopo avermi detto questa cosa ci ripensai. certo, non sono la ragazza che giudica dalla copertina, ma lui mi è sempre stato particolarmente antipatico, senza un motivo logico. però forse dovrei conoscerlo prima di arrivare a conclusioni affrettate no?

eddie mi scrutava il viso come se fosse la cosa più bella che avesse mai visto in vita sua. io mi alzai perché dopo un po' mi iniziò a dare fastidio ma lui mi prese il polso. mi venne un flashback e tolsi il polso quasi subito. Eddie era stranito da quel gesto
"tutto ok?" disse quasi preoccupato
"si non ti preoccupare" mentì
"beh volevo chiederti se stasera alle 19 vuoi venire alla partita di D&D"
avrei accettato se non avessi avuto la partita di Lucas.
"no stasera vado alla partita di Lucas, gliel'avevo promesso" dissi quasi dispiaciuta
"beh allora facciamo così dopo scuola vieni con me ti accompagno io a casa" disse lui
"mi viene a prendere steve"
"allora dopo scuola vai a casa e poi ti vengo a prendere per le 17 e ti porto in un posto"
accettai. me ne stavo per andare quando mi prese per il fianco e mi diede un bacio sulla guancia
"a dopo bellezza" disse facendomi l'occhiolino per poi scappare via.

non dico che mi abbia fatto piacere quel bacio, ma nemmeno tanto schifo. Dio. cosa mi sta succedendo.

uscii da scuola e incontrai eddie nel parcheggio e mi si avvicinò dandomi un'altro bacio sulla guancia. cazzo. davanti a Steve. appena salì in macchina mi fece una miriade di domande

"che ci facevi con eddie lo svitato?"
"perché ti ha baciato la guancia?"
"perché gliel'hai lasciato fare?"

"Gesù Steve dammi tregua." dissi io scocciata, presi delle cuffiette e mi appoggiai al finestrino mentre steve continuava a bombardarmi di domande.

𝒔𝒕𝒖𝒑𝒊𝒅 𝒃𝒐𝒚//𝒆𝒅𝒅𝒊𝒆 𝒎𝒖𝒏𝒔𝒐𝒏Where stories live. Discover now