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L'indomani mi svegliai per via dello squillo del mio telefono.
Lo presi e vidi sullo schermo "Almira".
La mia amica.
Risposi subito «Ehy Almi, dimmi.»
Almira «Zoe! Ma stai dormendo? Sono le 11:00!»
Sbadigliai «Si dà il caso che ieri abbiamo fatto piuttosto tardi.» sorrisi ripensando alla festa.
È stata magnifica e ci siamo divertiti tutti quanti.
Almira «Capisco...e l'uscita? Rimandiamo nel pomeriggio?»
Cavolo...l'uscita!
«Scusa! Mi ero completamente dimenticata...facciamo nel pomeriggio. Alle 16:00 vengo da te.»
Accettò le mi scuse e dopo aver parlato di ieri sera chiudemmo la chiamata.
Mi alzai dal letto e andai in bagno dove feci una doccia veloce. In seguito ritornai in camera e, dopo essermi vestita con un jeans e una maglietta rossa, andai in cucina.
Trovai solo mia madre.
Sicuramente mio padre si trovava già a lavoro.
«Mamma, potresti prestarmi la macchina nel pomeriggio? Dovrei andare da Almira.»
Grace «Ma si, certo. Verrai tardi?»
«Forse ceno da lei ma ti faccio sapere. Non è ancora sicuro.»
Annuì e poi mi avvicinai a lei per aiutarla a preparare il pranzo.

Nel pomeriggio mi cambiai mettendo una gonna a pois rosa e un top dello stesso colore.
Dopodiché presi le chiavi dell'auto dei miei e uscì con quella.
Non appena arrivai parcheggiai non troppo lontano dall'abitazione.
Scesi dalla macchina e poi andai a bussare alla porta.
Mi aprì subito la mia amica.
Era un po' più alta di me con i capelli ricci afro.
Erano molto più aggrovigliati e arricciati dei miei.
Entrai dentro casa sua che conoscevo alla perfezione.
«Scusa per stamattina ma mi sono addormata.» dissi in colpa.
Almira «Tranquilla, lo capisco. Forse non era un buona idea organizzare di mattina.» sorrise «Alloraa...come ti senti?»
«Che vuoi dire?» camminai con lei arrivando in salone.
Ci sedemmo sul divano bianco in pelle.
Almira «Voglio dire...hai finito l'università, niente più esami, ansia o crisi di pianto!» rise «Non ti senti...piú libera?»
«Ora che ci penso...si. E come se mi fossi tolta un peso.»
Almira «Ben detto. Finalmente entrerai nel mondo del lavoro! Hai già pensato a chi contattare?»
Risi «Sinceramente no. Non ho ancora controllato.»
Almira «Potresti andare a Parigi! La città della moda e...dell'amore! Sai che meraviglia...» disse con occhi sognanti.
«Credo di voler rimanere a Manchester...insomma ho tutto.»
Almira «Che ne dici se controlliamo insieme? Potrei darti una mano.»
«Si, perché no. Non so davvero da dove iniziare...»
Almira «Tranquilla! Vado a prendere il PC e torno subito.»
Annuì e lei si alzò velocemente per andare in camera.
Nel frattempo osservai alcune fotografie in lontananza, poggiate su uno scaffale, sopra il camino.
Aveva un sacco di foto insieme ai suoi genitori e alla sua coniglietta, Lola, come il personaggio dei Looney Tunes.
In questo momento sarà in cucina a sgranocchiare qualche carotina.
Sorrisi e poi vidi Almira arrivare con il suo computer.
Lo aprì e poi lo posizionò in modo tale che lo vedessi pure io.
Passammo la giornata a controllare le diverse aziende di moda.
«E se nessuna di queste mi prendesse? Sono così...famose.»
Almira «Non dire sciocchezze, sei bravissima. Chiunque vorrebbe assumerti.»
Sospirai «Magari...»
Almira «Non scoraggiarti. Guarda qua, questa azienda cerca una stilista. Si focalizza su capi sportivi!»
La guardai non tanto convinta «Non credo sia per me.»
Almira «Mh, passiamo ad altro.»
Controllammo così tante aziende che, poi, ad un certo punto, mi arresi.
«Niente da fare. Forse dovrei cercarmi un lavoro in un negozio...o fare dei corsi per specializzarmi in un qualche settore di abbigliamento.»
Almira «Sarebbe ottimo. Ci sono così tanti corsi in questo periodo.»
«Allora farò così.»
Chiuse il computer e poi mi fece alzare andando in camera sua.
Una volta entrate passammo il pomeriggio insieme a guardare film, parlare di ragazzi e soprattutto del suo lavoro.
Questo mese ha trovato un impiego presso un negozio di animali, in centro città.

In serata mandai un messaggio a mia madre dicendole che avrei tardato a venire.
Non vorrei si preoccupasse.
Rimasi ancora a casa di Almira e cenammo pure insieme con pizza e patatine.
Dopodiché, verso le 22:00, ritornai a casa.

L'indomani, mi svegliai di buon ora e dopo aver fatto una doccia mi misi davanti al computer per cercare dei corsi.
Infine, dopo tante ricerche, ne trovai uno che riguardava la moda nell'ambito dello spettacolo.
Mi iscrissi immediatamente e, neanche dopo una settimana, cominciai a frequentare, di presenza, il corso.
Ci insegnarono come abbinare gli accessori, il trucco e parrucco.
Presi molti appunti e provai a ricordare ogni singola parola.
Dovevo dare il meglio di me.
Alla fine di questo corso fecimo una prova finale.
Dovevamo acconciare e truccare alla perfezione.
Non era ammesso nessuno sbaglio...
Presi un respiro e cominciai insieme agli altri.
Appena finì i collaboratori del corso controllarono il mio lavoro.
Ne rimasero così colpiti che mi fecero i complimenti.
Sorrisi lievemente e alla fine di tutto ciò diedero gli attestati di idoneità professionale.
Questo andrà dritto nel mio curriculum!

Le Note del mio CuoreWhere stories live. Discover now