Facciamo un piccolo salto temporale
Era il 31 luglio e ora mi trovavo in ospedale, più precisamente nel reparto dedicato alle donne che devono partorire, mi si erano rotte le acque mentre eravamo sulla piscina sul retro della casa seduti sui divanetti in giardino quando mi sono alzata e ai miei piedi mi sono ritrovata una pozza d'acqua.
James e Sirius si sono fatti prendere dal panico, Peter non capiva nulla e Remus e Greta sono stati gli unici a far funzionare il cervello, in quel momento, riuscendo a capire cosa stava accadendo.
Ora mi ritrovo qui su un lettino da parto, mentre metto alla luce il piccolo Harry, perché si avevamo scoperto che era un maschietto e James e Sirius erano impazziti alla notizia, infatti, avevano iniziato a fantasticare su tutta la sua vita e sul fatto che sarebbe stato un degno erede dei malandrini.
Ma adesso torniamo ad ora.
Un pianto riempie il silenzio dell'ospedale, finalmente è nato! Lo avvolgono in un panno azzurro e me lo poggiano sul petto, gli dò un bacio sulla sua piccola testolina che a malapena ha qualche capello scuro come quelli di James e dico, con voce piena di emozione: "benvenuto al mondo Harry James Potter" poi le infermiere lo portano via per lavarlo e vestirlo, io invece vengo portata nella camera che mi avevano dato e crollo dalla stanchezza.
Dopo qualche ora...
Appena mi sveglio ritrovo tutti nella mia camera d'ospedale, Harry è in braccio a James, Remus è seduto assieme a Sirius vicino al mio letto e Peter e Greta erano appena entrati dalla porta con dei caffè in mano, appena si rendono conto che ho aperto gli occhi la coppia seduta vicino a me subito si lancia in un abbraccio mentre si congratulano per il piccolo, poi anche Greta e Peter mi fanno gli auguri, ad un tratto il piccolo scoppia in un pianto disperato e James allarmato me lo passa subito, ovviamente aveva fame e quindi il tempo di attaccarsi al seno che subito si calma.
Mentre lo allatto tutti si sono seduti per bere il loro caffè e mentre loro chiacchierano io mi perdo ad ammirarlo è l'essere più bello che abbia mai visto, come se si fosse accorto di essere osservato il suo sguardo incontra il mio e restiamo li a fissarci mentre la sua piccola manina si stringe attorno al mio dito col quale stavo percorrendo i suoi lineamenti.
Continuo a tenerlo in braccio anche quando finita la poppata parlo con gli altri, nel frattempo Sirius inizia a giocare col piccolo facendo facce buffe per farlo ridere, a quel punto "Ehi Felpato perché non lo prendi un po' in braccio, in fin dei conti sei l'unico ad non averlo ancora preso" dissi mentre glielo porgevo e lui "non posso farlo. E se poi lo faccio cadere?" ed io "se non mi fidassi di te non te lo avrei mai proposto" a quel punto si fece coraggio e lo accolse tra le braccia "ei ciao piccolo esserino sono lo zio Sirius" disse lui, che cosa carina si era pure commosso.
"A dire il vero c'è una cosa che ti vogliamo chiedere fratello" disse James (adoro il fatto che si considerino fratelli), lui con lo sguardo gli fece segno di continuare "che ne pensi di diventare il padrino di Harry?"
STAI LEGGENDO
Io e i malandrini
Fanfiction1 ragazza e 4 ragazzi, un solo gruppo, un segreto, un amore che sta per sbocciare tra due persone che si considerano come fratelli, e se non fosse l'unico amore ?