CAPITOLO 1

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Si guardò nello specchio e scosse la testa con veemenza. No, non lo avrebbe fatto! La donna che vedeva non era più lei... Quella donna aveva smesso di esistere tre anni fa.

"Perché mi stai proponendo una cosa simile, Nicki? Non posso partecipare ad una festa! Assolutamente, no!" dichiarò Aundrea con gli occhi verdi che brillavano di irritazione. "Non ho niente da mettermi. Non ho soldi da buttare in acquisti... In verità, tutto i miei risparmi sono finiti e, la cosa peggiore è che sto per essere sbattuta fuori dalla mia casa."

"Perché è esattamente quello di cui hai bisogno, in questo momento," insistette la sua amica Nicolette in tono risoluto. "Sei rimasta fuori da certi cerchi sociali per troppo tempo. Non puoi isolarti per sempre."

"Posso e l'ho fatto... Anzi, continuerò a farlo visto che non intendo venire a questa festa," replicò Aundrea incrociando le braccia.

"Andiamo, Dea... Si tratta di una sera soltanto... Quanto a cosa metterti, puoi prendere in prestito uno dei miei vestiti. Cosa dici?" chiese Nicolette.

Una volta, gli abiti della sua amica non le sarebbero andati bene, ma, nel corso degli ultimi tre anni, Aundrea aveva perso parecchi chili. Aveva perso le sue curve voluttuose ed era diventata penosamente magra. Con il suo incarnato pallido e i lunghi capelli biondo cenere, a volte pensava di assomigliare più ad un fantasma che ad un essere umano.

"No... Non voglio andarci ugualmente..." affermò a labbra serrate. «

"Andiamo, tesoro... Sai che conto su di te... Dea, non farmi andare da sola. In più, sono secoli che tu ed io non usciamo insieme," replicò Nicolette. "Per favore. Fallo per me..."

Aundrea sorrise debolmente, cominciando a sentirsi una po' egoista. Nicolette era stata una fantastica amica per lei e aspettava da tempo di partecipare a quella festa. Le sarebbe costato davvero tanto fare uno sforzo?

"Okay, verrò. Ma lo farò solo per te!"

Nicolette sorrise e fece un paio di appalusi pieni di entusiasmo e tutte due iniziarono a prepararsi.

Quella sera, quando arrivò alla festa, Aundrea si sentì bene per la prima volta da un sacco di tempo. Nicolette aveva fatto meraviglie con il suo aspetto: le aveva acconciato i lunghi capelli biondi in uno chignon sofisticato e l'aveva truccata in modo da mettere in risalto i suoi occhi stupefacenti. Inoltre, Nicolette si era assicurata che indossasse qualcosa che si addicesse alla sua figura sottile, invece di attirare l'attenzione sulla sua perdita di peso.

Lentamente, Aundrea cominciò a rilassarsi e, stranamente per eventi del genere, anche a divertirsi. Gli ultimi tre anni erano stati difficili per lei e quella festa era proprio ciò di cui aveva bisogno... un po' di innocente divertimento!

Ma, mentre osservava le molte persone eleganti presenti, si accorse in fretta di aver commesso un errore madornale. In piedi, dall'altra parte della sala, c'era Clayton Morgan. Il sangue le defluì dal volto, e Aundrea si guardò velocemente in giro, cercando la via d'uscita più vicina. Doveva andare via adesso, prima che lui la vedesse.

Purtroppo, era già troppo tardi. I suoi occhi socchiusi la fissavano con freddezza e lo stomaco di Aundrea si contrasse in un nodo. Si girò verso Nicolette, ma la sua amica stava parlando con qualcun altro.

Quando Aundrea guardò di nuovo nella direzione di Clayton, scoprì con grande sollievo, che era scomparso. Fino a quando non si sentì sfiorare una spalla e una voce del suo passato la fece rabbrividire, sia di piacere che di paura.

"Che diavolo ci fai tu qui?"

Oh, quella voce! Quella bella voce così profonda e sexy, così fredda e senza pietà l'aveva portata indietro nel tempo... Perché aveva ancora il potere di provocare in lei brividi di paura? Ad un certo punto nella loro vita, avevano condiviso così tanto piacere, così tanta eccitazione... Ma le cose erano andate terribilmente storte e lei era scappata... Erano passati tre anni da l'ultima volta che l'aveva visto.

UNA SQUISITA VENDETTAWhere stories live. Discover now