CAPITOLO 20

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Un anello di fidanzamento...

Un meraviglioso diamante, il più grande che lei avesse mai visto.

Aundrea guardò il gioiello costosissimo che Clayton teneva nel palmo della sua mano e poi alzò lo sguardo, fissando il viso sorridente dell'uomo che amava con tutta sé stessa. Clayton voleva sposarla...

Lui le accarezzò la guancia, cercando di capire quello che stava pensando. Poi le s'inginocchiò di fronte. Quando le prese la mano tra le sue, Aundrea inarcò un sopracciglio, totalmente travolta sia dalla sua domanda che dal suo gesto.

"Clay... Cosa...? Che cosa stai facendo?" sussurrò lei.

"Mi sembra più che ovvio, piccola. Ti sto chiedendo di sposarmi... Di diventare mia moglie... di nuovo," disse lui molto semplicemente.

Poi si portò la sua mano alla bocca e la baciò. La sua mano sinistra... Oddio... stava succedendo veramente... Aundrea s'irrigidì e le gambe iniziarono a tremarle.

"Oh..."

Le parole le si fermarono nella gola.

"Dea, doveva succedere... Anche se siamo stati lontani l'uno dall'altra, i nostri sentimenti sono rimasti gli stessi. Dai, piccola, dimmi di sì..."

"Clay... Io... Non mi sembra il caso di fare questo..." sussurrò lei. "Ci siamo appena ritrovati... E poi, ci sono ancora delle cose che dobbiamo chiarire, che dobbiamo sistemare tra di noi prima di parlare di sposarci..."

Clayton si alzò, le prese la mano e salirono sullo yacht. La fece sedere sulla panchina e poi prese una sedia e si sedette di fronte a lei. Non era arrabbiato, ma era piuttosto serio. Aundrea deglutì a fatica.

"Hai ragione quando dici che ci sono cose da chiarire... Hai perfettamente ragione," aggiunse Clayton prendendole una mano tra le sue. "In verità, ho qualcosa da dirti, Dea... Riguarda qualcosa di cui non vado molto fiero e mi vergogno anche solo d'averlo pensato... Però, non posso progettare un futuro per noi due senza farti questa confessione. Non voglio segreti tra di noi..."

Sentendo quelle parole e la determinazione nella sua voce, Aundrea avvertì un forte senso di nausea. Il suo cuore iniziò a battere ancora più forte di prima. Questo era il momento delle confidenze... Era arrivato il momento di svelarle l'unico segreto che la separava da una vita felice con Clayton o da un'esistenza infelice senza l'uomo che amava.

"Di cosa si tratta?" domandò piano, permettendogli di parlare per primo.

Lui la fissò dritto negli occhi.

"Quello che ho da confessarti, Dea, è che... Ti ho portato qui, in Spagna, perché... perché volevo vendicarmi."

"Cosa? Vendicarti? Di me?"

"Sì, Dea," rispose lui. "Volevo farti innamorare di nuovo di me, spezzarti il cuore e poi abbandonarti. Così come pensavo tu avessi fatto con me tre anni fa... Oh, piccola, mi vergogno così tanto ad ammetterlo... Mi dispiace così tanto..."

Lei abbassò la testa e la mosse piano.

"E tutto questo... le parole che mi hai detto l'altra notte, l'anello, la proposta... è parte della tua vendetta?"

"Dio, no!" esclamò lui mettendo l'indice sotto il suo mento e alzandole il viso. "Onestamente, credo solo d'aver pensato alla vendetta, ma di non averla mai iniziata. E sai perché?"

"Perché?"

"Perché non ho preso in calcolo un aspetto molto importante," aggiunse Clayton sorridendo debolmente.

UNA SQUISITA VENDETTAWhere stories live. Discover now