CAPITOLO 14

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Dopo quello che era successo tra loro due ultimamente, Clayton era parecchio entusiasta della facilità con cui Aundrea stava cadendo nella sua trappola. Naturalmente doveva ancora procedere con moltissima prudenza...

Non poteva lasciarsi trascinare dall'entusiasmo, ma se bisognava dar credito alle due volte in cui l'aveva fatta sua, al modo in cui gli aveva risposto, non avrebbe impiegato molto tempo ad ottenere la sua vendetta.

La strada verso la sua distruzione era sorprendentemente piacevole, molto più di quello che si era immaginato. La capitolazione di Aundrea era stata così rapida che lui aveva persino cominciato a domandarsi se avesse mai davvero smesso di amarlo.

No! Non doveva lasciare spazio ad un pensiero del genere... nemmeno per un secondo. Aundrea non lo avrebbe lasciato, se fosse stata ancora innamorata. Invece lo aveva abbandonato per un altro!

Anche adesso, a distanza di tre anni, riusciva ancora a sentire il sangue bollirgli nelle vene mentre ricordava il giorno in cui era tornato a casa da lei e non l'aveva trovata lì, ad aspettarlo, come gli aveva promesso dopo aver fatto l'amore la notte prima.

Riusciva ancora a ricordare lo stato di shock e poi la rabbia e l'incredulità mentre fissava il buio della loro casa avvolgerlo come un personaggio delle tenebre, schiacciandogli il petto, portandogli via i battiti del cuore, la voglia di vivere, la felicità.

Era mancato poco per impazzire dal dolore. Aveva perso la donna della sua vita, la ragione della sua esistenza, e non sapeva dove trovarla. La mamma di lei l'aveva mandato su strade sbagliate... E così, l'aveva persa per davvero.

Poi, quel giorno, mesi dopo, quando la vide tra le braccia di quel tizio... Quello era stato il colpo di grazia... Giurò che non l'avrebbe mai più cercata. Aveva chiuso il suo cuore all'amore, affogando nella sola cosa che non l'aveva mai tradito: il suo lavoro.

Comunque, una cosa era inevitabile... Un giorno le avrebbe chiesto di quell'uomo, ma non ora. Non voleva dire niente che potesse metterla sulla difensiva. La verità, però, sarebbe venuta fuori, di questo era certo, e la sua distruzione sarebbe stata completa.

Il fatto che non era insieme al tal Marc Collins, che non avevano avuto una relazione duratura era una piccola consolazione. Non poteva essere lui l'uomo giusto per Aundrea... Forse non esisteva neanche...

E se Aundrea lo stava usando? Ogni singolo muscolo nel corpo di Clayton s'irrigidì. Se tutto quello che Aundrea voleva era un po' di sano sesso, allora tutto il suo piano sarebbe andato a quel paese.

No!

Se Aundrea non era innamorata di lui, allora lui doveva fare l'impossibile per farla perdere la testa un'altra volta.

******

Aundrea capì di doversi comportare con molta prudenza con Clayton, perché lui stava approfittando della situazione. E lei faceva fatica a resistergli. Anzi, correva il grave pericolo di donarsi troppo.

E non doveva farlo. Poteva esserle fatale. Ancora provava del rimorso per non avergli parlato del suo aborto. Non avrebbe avuto importanza se non si fossero riavvicinati tanto, ma era successo. E più si riavvicinavano, più lei si sentiva in dovere di dirglielo.

Ma come poteva? Dopo tutti quegli anni? Questa cosa lo avrebbe fatto esplodere. E avrebbe distrutto anche lei. No, doveva aspettare... almeno fino a quando non avesse ripagato il suo debito. Anche se lui le aveva detto che non gli importava di quei soldi, Aundrea odiava essergli debitrice.

Un mattino, mentre si stava preparando per raggiungere Clayton sul terrazzo, ricevette una telefonata dalla sua amica Nicolette.

"Dea, sono in Spagna! Sto trascorrendo le vacanze con Erica e Joanne. Posso venire a trovarti, domani?"

UNA SQUISITA VENDETTAWhere stories live. Discover now