L'impossibile e l'improbabile

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<<Tutto ciò grazie alla neve>> ironizzò il Professor Snape con una punta di acidità.

<<Direi piuttosto che la neve suscita un'emozione che avvicina le persone>> precisai. <<Mi sono spesso sentita sola durante gli ultimi Natali, ma quando nevica tutto appare meno triste>>.

<<Ne sei veramente convinta Hermione?>> chiese mettendo l'accento sul mio nome. Io mi voltai verso di lui e annuii. <<Provami che l'impossibile è possibile>>.

<<Sono qui sola con lei, l'avrebbe mai immaginato possibile?>> domandai.

<<Altamente improbabile, ma non impossibile>> mi corresse lui.

<<Allora l'improbabile potrebbe essere il primo passo verso l'impossibile>> precisai. <<Diamo tempo al tempo>>.

Il Professore Snape abbozzò un sorriso. Avevo l'impressione che apprezzasse la mia tragicomica intraprendenza.

<<Posso essere sincera con lei?>> domandai.

Non sapevo bene dove volessi andare a parare, ma ero convinta di non avere nulla da perdere. Lui annuì incuriosito.

<<Stasera quando ho lasciato la Sala Grande con la mia tazza di cioccolata tra le mani non sapevo bene quale fosse il mio scopo. Sentivo semplicemente il bisogno di vederla>> iniziai.

Wow Hermione, dritta al punto. Sei forse impazzita?

Il Professore Snape serrò la mandibola, diventò una maschera di pietra. Impossibile interpretare il flusso dei suoi pensieri.

<<Volevo portarle qualcosa che potesse farle piacere. A Natale trovo che ci sentiamo tutti inspiegabilmente un poco più soli. Poi una volta arrivata sulla porta della Biblioteca mi sono bloccata e mi sono sentita una stupida. Non la conosco, ma so bene che non le piace essere disturbato, quindi la mia presenza era veramente qualcosa di...>>.

<<Stupido>> concluse lui.

<<Esatto>> dissi divertita. <<E' stato un completo disastro, ma in fondo chi non ama la cioccolata? Insomma come potevo immaginarlo>> aggiunsi.
<<Mmm>> mugugnò.

<<Tutta colpa della neve>> conclusi scrollando il capo e appoggiando le mani sulla balaustra.
<<Colpa?>> ribattè lui stupito. <<Pensavo che la neve fosse magica e facesse accadere l'impossibile, dal tuo discorso sembrava piuttosto un merito. Stai per caso rimpiangendo di essere salita fin quassù? >> .
<<A nessuno piace fare la figura della stupida>> risposi amareggiata sistemandomi meglio il mantello sulle spalle.
<<Hermione>> disse lui, poi fece una pausa fissando l'orizzonte innevato. <<Sono io lo stupido. Credo che tu abbia ragione, anche io ho la sensazione che l'impossibile possa accadere questa sera>>.

Senza preavviso il professore Snape allungò la sua mano e la appoggiò sul dorso della mia. Quel contatto pelle a pelle mi fece trasalire e mi sentii ribollire il sangue nelle vene. Non dissi nulla, dalla mia bocca sarebbe sicuramente uscito qualcosa che avrebbe rovinato tutto. Lui fece altrettanto. Avevo quasi la sensazione di poter sentire ancora una volta il rumore del battito accellerato del mio cuore.

<<Tutta colpa della neve>> sospirò. <<Ci sono incantesimi così forti, a cui sarebbe inutile opporsi>> sentenziò ambiguo.

Avevo l'impressione che non stesse parlando della neve.

Vigilia di Natale a Hogwarts  (Snamione)Where stories live. Discover now