Pensieri

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<<Amo il the alla menta>> disse all'improvviso cambiando argomento.

<<Se continua a nevicare magari ci sarà occasione di berne uno insieme>> dissi spontaneamente.

<<Se continua a nevicare>> ripetè lui con lo sguardo fisso davanti a sè.

Era pensieroso, qualcosa lo turbava. Forse si era già pentito del suo gesto. Avevo paura. Non volevo che lasciasse la mia mano.

<<Hermione>> disse voltandosi verso di me. Arrossii, quello sguardo aveva il potere di annebbiarmi la mente. <<Lo sai che sono in grado di penetrare la mente delle persone vero?>>.

Sbarrai gli occhi e ebbi una vampata di calore. Trattenni il fiato.

Ma certo che lo sai! E' un legilimens. L'hai sempre saputo. Lui sa tutto di te e cosa provi.

<<Non preoccuparti, non ho mai letto volontariamente i tuoi pensieri. So che, contro ogni logica, le tue emozioni nei miei riguardi sono molto forti ed è capitato che ne fossi involontariamente travolto incrociando il tuo sguardo, diciamo che le ho subite passivamente>>.

Dritto al punto. Ormai era inutile mentire e negare l'evidenza.

<<Ci sono cose che sfuggono alla logica>> commentai in un sussurro.

Avrei voluto scomparire. Non mi ero mai sentita così in imbarazzo in vita mia. Fui io a ritrarre la mano.

<<Esattamente>> sentenziò serio. Seguì una lunga pausa. <<Hermione, io sono un assassino>>.
<<Anche io ho ucciso, non siamo poi così diversi>> dissi mesta.

Gli strappai un sorriso amaro, lo vidi con la coda dell'occhio. Le nostre due vite erano certamente non paragonabili, il Professore Snape aveva fatto certamente cose orribili. Scrollò il capo, era palesemente in disaccordo con la mia affermazione.

<<Hai ucciso perché costretta, hai ucciso per proteggere te stessa e chi ti sta a cuore>> sottolineò lui.
<<Lei ha ucciso per proteggere Harry e per garantire un futuro a noi tutti>> dissi.
<<C'e' stata un'epoca in cui provavo piacere a infliggere dolore>> disse cupo. <<Me ne vergogno, da anni cerco di fare ammenda senza successo>>.
<<Non deve essere così duro con se stesso>> dissi afferrandogli la mano con un rapido gesto.
<<Hermione tu non sai quello che dici>> disse cupo ricambiando la stretta.
<<Mi guardi>> intimai. <<Mi guardi, esplori la mia mente. Le sembra che io stia mentendo? Credo davvero a quello che le sto dicendo. Lei si è ampiamente riscattato e sono certa continuerà a farlo per il resto della sua vita. Non si può cambiare il passato, ma si può agire per fare si che il futuro abbia un senso>>.
<<Una vita intera non basterebbe per riparare gli errori che ho commesso>> disse.
<<Io ho fiducia in lei, così come l'aveva Silente>>.

Il suo sguardo cambiò.

<<Vecchio pazzo>> disse scrollando il capo. <<Un grande uomo. Avrei preferito morire al suo posto>>.

<<Io sono contenta che tu sia qui>> mormorai.

Stai esagerando Hermione.

<<Hermione>> disse lui voltandosi completamente verso di me.

La sua figura era imponente rispetto a me. Lo sguardo serio. Adoravo quando pronunciava il mio nome, ma non sapevo se promettesse qualcosa di buono. Per quanto ne sapevo potevo essere vittima di una ramanzina. Ero passata a dargli del tu senza permesso, forse avevo osato troppo.

Il professor Snape con un gesto lento e forse un poco impacciato prese il bavero del mantello con le sue mani e me lo sistemò con fare premuroso. Ebbi un brivido lungo la schiena. Mi guardò dritto negli occhi con un sorrisetto appena abbozzato.

Quel momento parve durare una eternità. Ero un libro aperto per lui, volevo che l'impossibile potesse accadere in quel momento e lui lo sapeva. Ci fu un lampo nei suoi occhi.

<<Buon natale Hermione>> disse con voce roca.

Il suo viso si avvicinò lentamente al mio, vissi la scena a rallentatore come se non stesse accadendo realmente. Le nostre labbra erano ad un soffio, chiusi gli occhi e pensai alla neve.

Ci sono incantesimi così forti, a cui sarebbe inutile opporsi.

Vigilia di Natale a Hogwarts  (Snamione)Tempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang