12. MERCOLEDÌ 13 LUGLIO 🔞

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Remus fu su Sirius in un attimo, spingendo il corpo dell'Omega sul materasso che gemette con forza, sospirando quando sentì i fianchi di Remus premere contro i suoi.

"Ti voglio da morire" disse Sirius mentre riceveva baci sulle labbra da Remus che poi gli strinse il viso tra le mani, fissandolo dritto negli occhi.

Remus deglutì poi chiuse gli occhi, sentendo la forza della luna piena.

"C'è la luna piena stanotte. Sai che cosa significa?" Chiese Remus accarezzandogli una guancia.

Sirius deglutì.

"Posso restare incinto. Sono in calore...."

"Si. Ma... esistono metodi per evitare le gravidanze..." rispose Remus. "Li useremo. È la prima volta che faccio l'amore con un Omega. Con il mio compagno. So che dobbiamo mettere su famiglia, ma la luna piena ci sarà il mese prossimo, possiamo aspettare, no?"

"Va bene..." Disse Sirius che non era tanto felice di diventare padre tanto presto.

Remus a quel punto lo baciò e i due smisero di parlare, troppo occupati a baciarsi e a toccarsi.

I loro corpi nudi si muovevano sinuosi l'uno contro l'altro, Remus infilò una mano tra i loro corpi uniti per stringere insieme i loro sessi eretti, masturbandoli insieme.

Sirius gemette, le labbra aperte, mentre fissava estasiato Remus che a sua volta se lo stava mangiando con gli occhi.

Stavano per fare l'amore per la prima volta, prima della trasformazione di Remus.

Il pensiero di sentire i denti di Remus sulla sua pelle, sapere che sarebbe diventato il suo compagno a tutti gli effetti lo emozionava non poco. Desiderava ardentemente essere il suo compagno. Fino alla settimana prima nemmeno ci pensava a trovare qualcuno con cui stare. Poi era arrivato quel gruppetto di amici e tutto era cambiato improvvisamente. Aveva conosciuto Remus e gli si era aperto un mondo. Un mondo nel quale voleva inserirsi, un mondo che voleva conoscere maggiormente e voleva vivere con Remus. Voleva conoscere la sua natura, voleva conoscere altri Omega come lui, conoscere e fare parte della comunità di Remus.

Pensò a Regulus e il suo cuore si strinse. Non voleva abbandonarlo, non voleva lasciarlo con i suoi genitori. Voleva che lo seguisse e vivesse una vita felice.

Venne bruscamente distolto dai suoi pensieri quando Remus allontanò le mani dal suo sesso e si infilò tra le sue cosce, afferrando il sesso di Sirius con la mano prima di portarsi la punta alle labbra che tormentò con colpi abili della lingua.

Sirius si aggrappò con forza al copriletto sotto il suo corpo sudato, stritolandolo tra le dita mentre sentiva scariche elettriche di piacere attraversargli il corpo.

Remus tormentava la punta fissando sempre Sirius che in realtà aveva gli occhi chiusi e sospirava, sollevando i fianchi verso l'alto, contro la bocca di Remus che stava gemendo attorno a lui.

"Remus..." Disse Sirius in un sussurro. "Non ce la faccio..."

Il licantropo a quel punto si sollevò sulle ginocchia e si portò due dita alle labbra, succhiando senza mai interrompere il contatto con Sirius.

Il moro sbarrò gli occhi e accolse tra le proprie labbra le dita di Remus, stringendogli con entrambe le mani il polso.

Remus gemette, sentendo il proprio sesso scattare eccitato alla vista e bagnandosi sulla punta.

Sirius gemette a sua volta, staccando una mano dal polso di Remus per portarsela tra le gambe a stimolarsi il sesso duro.

"Sirius" disse Remus mangiandosi con gli occhi l'Omega, obbligandolo a spalancare le cosce prima di portare le dita alla sua apertura pulsante.

Remus chiuse gli occhi, affondando lentamente un dito dentro il corpo del moro che strinse i denti e si irrigidì alla sensazione. Remus fu bravo a placare il dolore, baciandolo sulle labbra e sussurrandogli parole eccitate all'orecchio.

"Non vedo l'ora di essere qui dentro" gli disse Remus mentre sforbiciava, qualche minuto più tardi, nel corpo ormai esausto di Sirius che ormai era un ammasso tremante.

"Fallo. Ora. Remus!"

Remus ringhiò, mormorò un incantesimo di protezione su se stesso e lubrificante su Sirius.

Si inginocchiò sul materasso, avvicinandosi tra le cosce di Sirius, si puntellò con le ginocchia sul materasso mentre abbinava il sesso all'apertura bagnata di Sirius.

Sollevò lo sguardo su di lui.

"Preferisci così o... Non saprei? Vuoi stare sopra? Ti prendo da dietro?"

Sirius sorrise.

"Non penso ad altro se non a te che mi prendi da dietro..." Disse malizioso il moro e Remus avvampò.

"Non eri tu che non eri certo di essere gay?" Chiese Remus allontanandosi e facendo voltare Sirius su mani e ginocchia.

"Non mi piacciono gli altri uomini. Tu si. Sento proprio la connessione. So che non dici bugie quando parli della nostra vita insieme. Anche se non conosco la tua comunità o il tuo mondo, so dentro di me di farne già parte...." Disse Sirius per poi trattenere bruscamente il fiato quando sentì Remus affondare con i fianchi contro la sua apertura che cedette immediatamente.

"Cazzo!" Dissero all'unisono i due, mentre Remus si aggrappava con le dita ai fianchi di Sirius, consapevole di lasciare il segno, mentre Sirius, gli occhi sbarrati, cercava di abituarsi a quell'intrusione grossa ed estranea.

Inspirò ed espirò con forza, sentendo poi il viso di Remus accanto al suo, intento a lasciargli dei baci sulla guancia.

"Sei meglio di ogni mia fantasia o pensiero o sogno... Sei davvero perfetto per me. Ti renderò l'Omega più felice del nostro mondo. Ti voglio così tanto..." Disse Remus accarezzandogli con una mano il petto e il ventre, mentre lentamente affondava completamente dentro il corpo del moro.

Sirius sentì gli occhi inumidirsi e abbassò la testa, troppo emozionato.

Remus rimase qualche secondo immobile, baciò il collo di Sirius che piegò da un lato la testa, offrendosi al suo Alpha. Remus deglutì, sentendo il desiderio di mordere e reclamare Sirius. Lo voleva così tanto...

Ma doveva aspettare. Doveva aspettare quella notte, quando la luna piena sarebbe stata alta nel cielo, lui si sarebbe potuto trasformare dopo aver marchiato Sirius.

Remus mosse i fianchi contro Sirius, dapprima lentamente, calibrando le spinte dentro il suo corpo, per permettere all'Omega di abituarsi alla sua presenza, poi man mano che i sospiri e i gemiti di Sirius diventavano più alti e con maggiore frequenza, Remus gli strinse i fianchi con entrambe le mani, affondando con maggiore forza e profondità dentro di lui.

"Remus. Remus, ti prego. Perché non puoi mordermi ora? Non vuoi scoparmi sotto la luna piena? Quando io sarò il tuo compagno?" Chiese Sirius con un sospiro e Remus si bloccò.

"Non è meglio aspettare? Dobbiamo capire cosa ci piace, se ti piace soprattutto…" disse Remus e Sirius si voltò, catturando con violenza le sue labbra.

Si baciarono con passione, Sirius era più arrabbiato, perché Remus non capiva.

"Aspettare COSA? Non mi serve aspettare. Sei dentro il mio culo, sei dentro di me. Voglio che vieni dentro di me. Voglio tutto. Voglio te, mi piace. Mi piace quello che stiamo facendo. Voglio il morso. Ora." Disse Sirius guardandolo negli occhi. "Trasformati se devi, ma dammi il morso. Voglio essere il tuo compagno. Ti prego. Solo… non voglio lasciare Regulus qui. Voglio portarlo con noi. Si integrerà con la tua comunità…"

Remus sollevò una mano per portarla tra le gambe di Sirius che smise di parlare immediatamente per gemere con forza.

"Lo vuoi sul serio? Il morso? Ora? Non si può più tornare indietro. Solo la morte potrà separarci…" disse Remus serio.

"Lo voglio" disse Sirius e spalancò appena gli occhi quando il viso di Remus prese le sembianze di un lupo grigio dagli occhi rossi.

Accadde tutto in fretta. Remus abbassò la testa sul suo collo e una fitta dolorosissima colpì il cervello di Sirius che gridò per il dolore.

NOTE: mi raccomando non chiudete la storia senza aver prima stellinato e/o commentato. A presto, Galaxy ✨

~Wolfstar~ Summer Love (Malandrini In Estate 1)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora