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Jimin guardó Jungkook mentre saliva le scale, rimase spiazzato da quello che il minore aveva appena detto.
Facendolo avvampare cosi tanto che il suo volto sembrava stesse per prendere fuoco.
"Che ti amo"
Sè avesse davvero chiuso con Ji-hoon, Jungkook avrebbe dimostrato che quello che stava nascendo tra loro, non era semplicemente una cotta o un attrazione, ma era molto di più ed era disposto ad aspettarlo.
Era un sentimento che stava nascendo a poco a poco, giorno dopo giorno e Jimin sapeva che quello che aveva con Ji-hoon non si poteva paragonare a quello che stava provando per Il moro, che arrivato in cima alle scale si voltó a guardarlo.
- Il gatto ti ha mangiato la lingua Jimin-ssi? -
Jimin salì le scale, portandosi al suo fianco e puntando lo sguardo nel suo, accennando un sorriso.
- No, certo che no è che.. Non mi aspettavo che.. Ecco che dicessi quelle cose.
Non sono abituato a sentirmele dire.. O quando arriverá quel giorno probabilmente non saró comunque pronto a sentire..
È tutto cosi nuovo per me.
Sembra difficile da credere vero? Pur essendo sposato da 2 anni non aver mai sentito quel "ti amo"
O non essermi mai sentito cosi preso da qualcuno o protetto. -
- Per questo esistono sempre le prime volte Jimin-ah, per questo voglio essere io ad avere le tue prime volte.
Sono a tua completa dispostizione.. -
Jimin emise una risata, colpendolo piano sul braccio.
- Come sè a te dispiacesse.. Vero? -
- Jimin-ah.. È la veritá quando dico che meriti di più.
Meriti più di un coglione come Ji-hoon che non apprezza quello che ha.
Non apprezza suo marito come dovrebbe. -
Mormora afferrandolo per il polso e spingendolo dolcemente verso il proprio corpo, dove Jimin si rifugió con piacere, avvolgendo le braccia attorno alla sua vita per tenerlo stretto.
Il cellulare di Jimin inizió a squillare cosi dovette scioglere l'abbraccio per prenderlo e controllare chi a quell'ora volesse parlare con lui.
- È.. la madre di Ji-hoon.. -
Accettó la chiamata allontanandosi appena da Jungkook per poter rispondere.
- Pronto? -
"Jimin-ah.. Sono la mamma di Ji-hoon mi dispiace disturbarti a quest'ora ma.. Avresti due minuti per me? Avrei bisogno di parlarti."
Jimin guardó Jungkook che si portó alle sue spalle abbracciandolo da dietro e appoggiando il mento sulla sua spalla.
- Certo.. Mi dica pure.. -
"No, non posso parlartene per telefono.
Posso venire da Jungkook?
O preferisci che ci troviamo in qualche locale in centro?"
- Beh ecco, vista l'ora.. Pensavamo di andare a dormire. -
"È solo questione di qualche minuto.."
Insistette lei, Jungkook lo guardó facendogli cenno che poteva anche venire lei qui.
"Ti stà bene?" Sussuró piano per non farsi sentire dalla donna e lui annuì, stringendolo più forte.
"Jimin? Allora? Possiamo vederci? Solo tu ed io ovviamente.."
- Beh ecco mi sembra brutto dover cacciare il proprietario della casa.. -
"Potrá stare di sopra mentre noi parliamo.. è urgente come cosa.."
- Mmh.. Tra quanto sarà qui? -
Jimin sentì una portiera dell'auto che sbatteva e poco dopo qualcuno che bussava alla porta di casa.
- È già qui? -
La donna emise una risata.
"Le cose urgenti non possono aspettare.."
Jimin chiuse la chiamata guardando Jungkook.
- Non resterà qui a lungo e.. Cerca di mantenere la calma, qualsiasi cosa dirá.. Va bene? -
- Ci proveró ma, non ti assicuro nulla.. Dipende da cosa dirá.. Me ne staró buono in cucina mentre voi parlate. -
Un altro tocco alla porta, Jimin lasció un bacio sulle labbra di Jungkook, per poi scendere le scale e avvicinarsi alla porta, prendendo un lungo respiro prima di aprirle.
La donna non era sola, accanto a sè c'era la biondina e Ji-hoon.
- Mi dispiace ma, non penso di voler parlare con voi in questo momento. Sè vuole puó entrare solo lei, ma non loro due. -
- Jimin.. Loro fanno parte della chiaccherata.. Non possono rimanere fuori. -
- Questa non è casa mia e Jungkook ha acconsentito alla sua presenza non quella di Ji-hoon e lei.. -
Ji-hoon spostó lo sguardo dalla madre a Jimin.
- Ma visto che siete cosi intimi tu e Jungkook potresti acconsentire anche alla nostro presenza.. Non trovi?
Abbiamo vissuto come coinquilini per anni, perchè devi essere cosi poco cordiale con degli ospiti? -
Disse il maggiore, stringendo la mano alla ragazza.
- Perchè gli ospiti che avró stasera a casa non sono ospiti graditi.. -
- JIMIN! -
Urló la donna offesa, portando la mano al petto e guardandolo con aria stizzita.
- Sè accetti me, accetti anche mio figlio.. È questione di qualche minuto.
Dopo tutto quello che abbiamo fatto per te è cosi che ci ricambi? -
- Fatto per me? Che avete fatto per me?
Mi avete cacciato di casa per darla a Ji-hoon e a quella biondina.
E dovrei pure ringraziare? -
- Hai vissuto sulle spalle di Ji-hoon per anni.. -
Jimin emise una piccola risata, scuotendo appena la testa.
- Si sbaglia, pagavo l'affitto regolarmente a suo figlio.
Nulla mi è mai stato regalato in quella casa.
Pur essendo stato sp.. -
- Jimin.. Fá silenzio.. -
Disse Ji-hoon tra i denti, avvicinandosi e spingendolo dentro casa, a quel punto i tre entrarono.
- Non puoi entrare senza permesso.. -
- Andiamo in salotto.. Dobbiamo parlare.. -
Disse prendendolo per il polso e spingendolo in salotto.
- Lasciami! -
- Ji-hoon lascialo andare, comportiamoci da persone mature.. -
Il maggiore a quel punto lasció il polso di Jimin, mentre quest'ultimo sè lo massaggió lentamente.
I tre si sedettero sul divano, facendogli cenno di sedersi, a quel punto Jungkook fece ingresso in salotto.
- Non dovresti essere qui, vogliamo parlare con Jimin.. -
Il moro si sedette sul divano, prendendo Jimin e facendolo sedere accanto a sè.
- Primo: questa è casa mia.. Secondo: ho acconsentito alla sua presenza dentro casa, non quella di Ji-hoon e la sua compagna..
Quindi posso essere presente anche io a questa cosa... Prego inizi pure allora.. -
La donna si sistemó il vestito sbuffando infastidita dalla presenza di Jungkook, tornando a focalizzarsi solo sù Jimin.
- Allora, come sai domani ci sará questa festa in onore di Ji-hoon e la ragazza qui presente.
Vogliamo che tu sia presente alla festa e só che ho acconsentito che potrai venire insieme a Jungkook ma, ti vorrei chiedere soltanto di non.. Ecco di non .. -
- Fare porcherie con Jungkook alla festa.
Sappiamo tutti quanto ti piace lasciarti andare alle feste e potrebbe essere imbarazzante per tutti.. -
I due spostarono lo sguardo sù Ji-hoon che aveva appena parlato per la madre.
- Non capisco.. -
- Vedi Jimin, ho saputo di un video che.. Ecco cercola in giro.
Molti miei amici hanno avuto quel video e.. Non vogliamo che succeda una cosa del genere a quella festa.
Per quanto possa piacerti fare certe cose sarebbe davvero imbarazzante per tutti i presenti.
Sarebbe imbarazzante per Ji-hoon che si stà per sposare.
Avete passato anni in quella casa insieme e ecco non voglio come ben sai che circolino voci sù Ji-hoon. -
- Voci? -
La donna annuì.
- Ha idea di chi è veramente suo figlio? -
Inizió Jimin, Ji-hoon spostó lo sguardo sù di lui. Uno sguardo freddo.
- Sta per sposare questa donna senza nemmeno conoscerla.
Vuole nascondere chi è veramente..
Ji-hoon è giá sposato! -
Mormoró, guardando la donna.
- Non dire sciocchezze, con chi sarebbe sposato il mio Ji-Hoon? -
- GIÀ JI-HOON DI A TUA MADRE CON CHI SEI GIÀ SPOSATO! -
Ji-hoon a quel punto si alzó in piedi e raggiunse Jimin.
Ma Jungkook fù più veloce di lui, portandosi tra i due.
- Andatevene.. Adesso... -
- Restane fuori.. Ho bisogno di parlare con Jimin in privato.. -
- Ho detto.. Andatevene.. -
Mormoró tra i denti.
- Tanto avró l'occasione di dare una lezione a mio marito.. -
Sussurró contro l'orecchio di Jungkook, lo sguardo in quello di Jimin.
- Che sia alla festa o da qualche altra parte, troveró il modo.
Allora la pagherá.. -
- Ji-hoon figliolo andiamo.. -
La madre lo prese per il braccio spingendolo verso la porta d'ingresso.
Uscendo finalmente da casa.
Jimin chiuse gli occhi portando le ginocchia al petto e sospirando piano.
- N-Non voglio andare a quella festa domani.. -
- Jimin.. Andremo a quella festa, a testa alta. Non puoi dargliela vinta. -
Jimin aprì gli occhi guardandolo e indicando la porta.
- Hai sentito cos'ha detto? Hanno visto il video. A quanto sembra mi stavo divertendo no?
Ero talmente divertito che nemmeno mi ricordo cos è successo! -
Si alzó avvicinandosi alla parete e colpendola più volte con dei pugni.
- JIMIN! -
- Lo odio! Lo odio cosi tanto.. Mi stá rovinando la vita.
Perchè non puó lasciarmi in pace? -
Mormora mentre Jungkook che si era avvicinato a lui, stava controllando la sua mano.
- Dobbiamo andare in ospedale.. -
- N-non è niente.. -
- È invece.. Andiamo! -
Jungkook fece uscire Jimin di casa e salire in auto.
Jimin si addossó al sedile appoggiando la testa la finestrino.
Chiudendo gli occhi e non pensando al dolore che aveva sulla mano in quel momento.
- Hai promesso che non ti saresti mai fatto del male.. -
- Mi dispiace.. -
Mormora, vedendo l'ospedale in lontananza.
A quel punto scese e venne subito portato a fare degli esami.
Purtroppo aveva delle fratture sulla mano.
Il medico lo ingessó, prescrivendogli un antidolorifico da prendere al bisogno.
E poi uscì dalla stanza, Jungkook si avvicinó, prendendo una sedia e sedendosi di fronte a lui che suduto sul lettino non riusciva nemmeno a guardarlo negli occhi.
- Jimin.. Guardami.. -
Ma tenne lo sguardo basso.
- Jimin-ah.. Guardami.. -
Jimin a quel punto sollevó lo sguardo nel suo non riuscendo a trattenere le lacrime, Jungkook passó la punta delle dita sulle sue guance asciugando quelle lacrime.
- Non lasciare che ti ferisca cosi tanto.
Troveremo il modo per mascherarlo.
Pagherá per questo Jimin.. -
Jimin lo abbracció, portando il volto contro l'incavo del suo collo e iniziando a piangere a dirotto, mentre il moro accarezzava la sua schiena per calmarlo.
- Jimin.. Ti amo.. -
Jimin sollevó lo sguardo tirando sù con il naso e portando la fronte alla sua, sfiorando le sue labbra più volte.
- T-Ti amo.. -
Mormora, reclamando le sue labbra.
Jungkook rispose a quel bacio, mordendo più volte il labbro inferiore di Jimin.
Attirandolo verso di sè e facendolo sedere sulle sue gambe.
Un ultimo tocco e Jungkook si allontanó appena, accarezzando le sue guance ora arrossate.
- Và meglio? -
- S-Si.. -
Mormoró abbandonandosi completamente contro di lui.
Appoggiando la testa sulla sua spalla, chiudendo gli occhi.
- Non.. Non penso di riuscire ad andare a quella festa.
Perchè non ce ne andiamo da qualche parte solo tu ed io?
Taehyung ha una piccola baita in montagna.
Potrei chiedergli sè possiamo andarci, non mi dirá di no.
Ho bisogno di staccare da qui, di staccare dalla mia vita e da tutto lo stress che nè deriva.. Voglio portare con me solo la persona che mi stà aiutanto in tutto questo casino e mi stà amando.. amando davvero. -
Mormora.
Passando le labbra sul collo del moro.
- Vieni con me? -
- E me lo chiedi? Possiamo anche partire stanotte sè Taehyung acconsente.. -
Jimin sciolse l'abbraccio prendendo il cellulare dalla tasca non muovendo troppo la mano ingessata.
Avviando la chiamata. Come immaginava Taehyung acconsentì.
- La chiave è al solito posto? Grazie TaeTae.. Ci sentiamo presto.. anche io te ne voglio.. -
Chiusa la chiamata guardó Jungkook negli occhi.
- Vedrai.. È davvero bello li.
Avremo un bellissimo panorama e.. Vedremo la neve, io amo la neve.. All'interno della baita, c'è una vasxa idromassaggio.. E in una delle stanze c'è un grosso specchio sopra il letto.. Penso sia una fantasia di Tae.. -
- Perchè a te non piace come idea? Lo specchio sopra il letto? -
- Sarebbe interessante scoprire com è... Potremmo sempre provare. -
- Mi stai stuzzicando? -
- Perchè.. Non posso? -
Mormora sorridendo maliziosamente, alzandosi in piedi e stiracchiandosi.
- Voglio che pensiamo a noi.. Tu ed io.. Nessun Ji-hoon, nessun matrimonio.. Solo noi.
È possibile? -
Jungkook si avvicinó a lui, abbracciandolo e facendolo voltare verso di lui, puntando lo sguardo nel suo.
- Non vedo l'ora di vivermi questa cosa che stá nascendo tra me e te.. Pensi che Tae lo dirá a qualcuno? -
- Tae non lo dirà ad anima viva e Ji-hoon non sà di questa baita. Saremo solo tu.. Io e la neve..
sarà divertente ed eccitante! -

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