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Jungkook era entrato nella stanza della madre, richiudendo la porta senza far troppo rumore, per quanto avrebbe voluto chiederle come si sentiva, vederla finalmente riposare era molto più gratificante per lui.
Si spinse vicino alla finestra, tirando leggermente la tenda per evitare che la luce filtrasse troppo sulla stanza, andando poi a sedersi sulla poltrona.
Si lasció cadere emettendo un sospiro di vera gioia, era morbida e lo sapeva bene.
Tutte le volte che era andato li, si era seduto sù quella poltrona e per quanto non riuscisse a dormire più di tanto a casa dovuta alla preoccuparione per la madre, era sempre riuscito a dormire.
Rilassandosi completamente, il silenzio della stanza a parte quel piccolo Bip che spuntava dalle macchine a cui era attaccata la madre per monitorare il battito cardiaco, era un modo per rilassarsi.
Cosi, non ci mise molto a chiudere gli occhi.
Non voleva dormire, voleva soltando riposare gli occhi.
Fù la porta della stanza che si apriva e si richiudeva che gli fece aprire gli occhi.
Jungkook si ritrovó appoggiato al letto della madre, la testa sulle proprie braccia e .. si guardó sulle spalle. Era una coperta quella?
Si tiró sù, sbadigliando più volte notando che la madre non era più nel suo letto.
All'istante gli salì il panico.
- Jungkook-ssi tranquillo.. Tua madre stà bene.
L'infermiera l'ha portata a mangiare qualcosa. -
Jungkook voltó la testa nell'angolo, notando Chan.
Addossato al muro e con un sorriso stampato sulle labbra.
Era lui il medico no? Sè non era preoccupato lui, allora sua madre davvero stava bene.
Prese un respiro lungo, tornando ad addossarsi alla poltrona.
- Che.. Ore sono? -
Chiese, passandosi la mano sugli occhi. Cercando di svegliarsi del tutto.
Alla fine si era davvero addormentato.
- Hai dormito per un ora. Sono entrato qui per chiamarti e ho trovato tua madre che stava per essere prelevata e portata in mensa.
Mi ha richiesto di non svegliarti.
Cosi appena è uscita ti ho lasciato dormire e ti ho coperto.
In effetti in questa stanza fà decisamente freddo ma, non possiamo alzare la temperatura.
A quanto pare.. Tua madre non è l'unica a rimanere sveglio la notte.
Da quanto non ti fai una bella dormita? -
- Chan.. Stó bene, davvero.
Non fare il medico con me.. -
Chan emise una risata scrollando le spalle e tornando a guardarlo.
- Sè vuoi posso prescriverti qualcosa per dormire.. Ti aiuterebbe.. -
- Ci abbiamo già provato, ricordi?
A prescindere da cosa mi prescrivo quando lo stress è troppo alto, nemmeno i medicinali mi aiutano a dormire.
Ho solo bisogno di rilassarmi... e al momento non sono per niente rilassato. -
Jungkook guardó l'amico, era vestito con un maglioncino nero a collo alto e un paio di jeans bianchi.
- Hey, ma non sei più in turno..! -
- No, ho finito un oretta fà... Sei ancora intenzionato ad uscire con me oggi? -
- Certo.. Dammi solo un minuto.. Ho bisogno di sciaquarmi il viso... -
- Fà pure.. -
Jungkook si tiró sù sollevando le braccia sopra la testa e stiracchiandosi, rilasciando il respiro.
Chan sorrise per poi spostarsi dalla porta e lasciarlo passare.
Jungkook entró nel piccolo bagno della stanza, avvicinandosi al lavandino e aprendo l'acqua, regoló la temperatura, immergendo le mani e buttandosi l'acqua sul viso.
Andava decisamente meglio.
Si passó le mani umide tra i capelli dandosi un occhiata allo specchio.
Sembrava più riposato di prima, ma dentro era ancora molto stanco.
Spense l'acqua prendendo un piccolo asciugamano e passandolo sul volto.
Uscendo poi e rientrando nella stanza, Chan era seduto sulla poltrona in attesa.
- Hai fame? -
Chiese guardandolo e portando le braccia sulle ginocchia.
- Si, direi che non bevo mai.. sè non metto qualcosa sotto i denti. -
- Ottimo.. Ti offro del Ramen. Andiamo al solito locale in cui andavamo sempre? -
Jungkook sorrise annuendo. Amava quel posto e il Ramen li era decisamente migliore di tutto gli altri locali in cui lui e Chan erano andati durante le loro uscite.
- Prendiamo la mia macchina? -
Chiese Jungkook, avvicinandosi alla poltrona per prendere il proprio cappotto.
- No, prendiamo la mia. Poi ti riporto qui da tua madre.. Che ne dici? -
- Perfetto.. -
Jungkook indossó il cappotto mentre Chan si alzava in piedi e raggiungeva la porta.
Prese il proprio cellulare controllando sè Jimin gli avesse scritto qualcosa, ma non trovó niente.
Nessuna chiamata e nessun messaggio.
Stava per avviare la chiamata ma si bloccó "in questi momenti ho bisogno di... Stare da solo"
Sospiró piano bloccando lo schermo e rimettendolo all'interno della tasca. Quando fosse stato pronto lo avrebbe cercato..
Si avvicinó all'amico facendogli cenno di andare uscirono insieme dall'ospedale e raggiunsero l'auto del maggiore.
Jungkook ci salì mettendosi subito la cintura di sicurezza addossandosi al sedile, mentre Chan si sedeva al posto del guidatore e avvió l'auto.
- Adesso pranziamo e ci beviamo qualcosa cosi, non penserai alla persona che ti fà stare cosi. -
Guardó fuori dal finestrino scrollando piano le spalle.
- Abbiamo solo modi diversi di gestire le situazioni.. Tutto qua.. -
- È successo qualcosa? -
- Ha solo bisogno di tempo per metabolizzare alcune cose successe, ma.. Lo capisco.. -
- Ma tu sei diverso peró Jungkook, quando qualcosa ti turba non resti mai da solo.
Vedi adesso, hai accettato di uscire con me... Di solito declini il mio invito.. -
Jungkook emise una risata voltandosi a guardare l'amico.
- Perchè tu pretendi sempre di avere qualcosa in cambio. Sono anni che speri di avere un appuntamento con me.
O sbaglio? -
- Beccato.. Peró non puoi biasimarmi.. Insomma, ci conosciamo da anni.. Perchè non provarci? -
- Primo siamo troppo amici e ti vedo come un fratello maggiore e secondo sei il medico di mia madre e sè le cose non funzionassero sarebbe un vero disastro.. e terzo ho un ragazzo.. -
Chan sbuffó leggermente svoltando a destra al semaforo.
- Avrei dovuto provarci prima allora.. Ora sei impegnato.. -
- Anche sè ci avessi provato prima non sarebbe cambiato nulla Chan.. Tra noi rimane cosi com è.. Una bellissima amicizia che non voglio rovinare.. -
Chan annuì parcheggiandosi poco dopo di fronte al ristorante.
- Andiamo sù, avrai fame no? -
- Si.. Molta.. -
I due entrarono all'interno del locale, avvicinandosi al loro tavolo preferito lungo la parete lontano dal centro della sala.
Almeno li avrebbero avuto un pó di Privacy.
Mangiarono dell'ottimo Ramen, Jungkook si sentiva decisamente sazio e la mente più libera.
Decisamente dovuto anche alle birre e al Soju.
- Allora questo ragazzo di cui mi parlavi prima.. com è? -
- È unico.. -
Disse Jungkook bevendo un altro sorso di Soju, era decisamente brillo.
Lo sapeva benissimo ma, per quel giorno andava bene cosi.
Voleva essere cosi, spensierato e libero senza alcun pensiero.
- Ok.. Ma.. È più piccolo di te? -
- No.. Più grande di due anni... Ma sè lo guardi sembra più piccolo e.. Ha bisogno di essere amato.
Amato davvero... Ed è quello che voglio fare.. Dargli tutto l'amore di cui ha bisogno.. sè me lo permette. -
Mormora sottovoce appoggiando il bicchiere sul tavolo.
- Qui abbiamo davvero qualcuno innamorato eh? Allora brindiamo a te e.. Come si chiama? -
Jungkook prese il bicchiere di Soju che Chan aveva riepito sollevandolo per il brindisi.
- Jimin.. Si chiama Jimin.. ! -
Disse avvicinando il bicchiere a quello del maggiore, portó lo sguardo nel suo.
Notando una nota nervosa in quello sguardo che prima non aveva notato.
- Jimin? Il Jimin di Ji-hoon? - Chan lo aveva sussurrato cosi piano che
Jungkook non riusci a sentirlo bene,
E la testa inizió a girargli, per questo motivo abbassó il bicchiere e si portó le mani alla testa.
- F-Forse è meglio sè torniamo all'ospedale... -
Disse alzandosi in piedi e barcollando, Chan lo afferró tenendolo in piedi.
- Hey, piano.. Rischi di cadere cosi. -
Lo aiutó a camminare verso la cassa, dove il maggiore pagó il pranzo e i drink.
Usciti dal locale Jungkook prese un respiro lungo e l'aria fresca sul viso lo aiutó a ricacciare il senso di nausea che lo aveva assalito.
Chan lo portó verso la macchina facendolo sedere e allacciandogli la cintura.
- Da quando ti ubriachi cosi facilmente Jungkook-ssi? -
Scrolló le spalle, guardandolo negli occhi e aspettando che si spostasse, cosa che il maggiore peró non fece.
Rimase li, piegato verso di lui, con la mano alla cintura di sicurezza e gli occhi puntati nei suoi.
- Chan.. Riportami in ospedale. Devo vedere come stà mamma.. -
- Non preoccuparti, ora andiamo. -
Fece scattare la cintura, e si allontanó richiudendo la portiera.
Jungkook lasció andare il respiro, perchè aveva avuto quel brivido lungo la schiena?
Perchè non si sentiva a suo agio in quel momento con Chan?
Chan fece il giro salendo in auto e avvió il motore, a quel punto si immise nel traffico, svoltó a sinistra al semaforo.
Stavano finalmente tornato all'ospedale e sua madre lo avrebbe visto ubriaco.
Perfetto.
- Vuoi che ti riporti a casa e domani recuperi l'auto?
Non penso che a tua madre piacerà vederti cosi instabile.. -
- No, lasciami pure all'ospedale... Prendo un caffè alle macchinette e la raggiungo.
Mi saró ripreso almeno un pó.. -
- Come preferisci.. -
Chan svoltó a destra ed entró nel parcheggio dell'ospedale.
Jungkook sfiló la cintura aprendo la portiera ed uscendo dall'auto.
Il maggiore gli fù di fianco aiutandolo a rimanere in piedi.
Un bip lo avvisó di un messaggio.
Jungkook prese il cellulare dalla tasca del cappotto, notando un numero che non conosceva.
Aprì il messaggio.

"Hey Jungkook-ssi...
Sono il tuo caro fratellastro Ji-hoon... Sono riuscito a convincere gli agenti a farmi mandare questo messaggio..
Che ne dici di incontrarci domani, qui al distretto?
E prima che tu possa dire di no e cancellare il messaggio, ho un informazione che riguarda Jimin...
Non crolleró soltanto io..
ti aspetto!"

Jungkook rilesse quel messaggio senza senso.
"Ho un informazione che riguarda Jimin"
Che altro aveva che riguardava lui?
Chan lo guardó.
- Tutto bene?
Chi ti ha scritto? -
- Mmh.. Nessuno. Sono i soliti messaggi di pubblicità... -
Il maggiore annuì e lo accompagnó alle macchinette.
Jungkook a quel punto decise di prendere un caffè doppio.
La sbronza non sarebbe durata molto, il mal di testa il giorno dopo invece si.
Chan era addossato alla parete, le braccia incrociare e non smetteva di fissarlo.
- Devi chiedermi qualcosa? -
- Si... Anzi, no. -
- Parla Chan.. Da quando tu ed io abbiamo dei segreti? -
Chan scosse piano la testa sospirando.
- Hai ragione.. Ma davvero, non ho nulla da dirti.
Tra una mezzoretta ricomincio il turno.. Penso che andró a riposarmi un pó, dovresti farlo anche tu.
Saluta tua madre e và a casa Jungkook-ah.. -
Jungkook annuì, guardando il maggiore sorridergli e poi allontanarsi lungo il corridoio per poi sparire oltre l'angolo.
Ripensó a quel messaggio di Ji-hoon.
Poteva essere una scusa per vederlo.
Che altro aveva in mano che riguardava Jimin?
Jungkook sollevó la testa di scatto nel sentire una tazza cadere a terra e frantumarsi.
Corse lungo il corridoio svoltando l'angolo in cui era appena scomparso Chan, la scena che si presentó davanti era surreale.
Chan era in piedi al centro del corridoio, immobile, lo sguardo teso.
Di fronte a lui c'erano Han e Jimin.
Era stato Jimin a lasciar cadere la tazza a terra. In realtà non era una tazza ma un vaso, un vaso in cui aveva messo dei fiori.
Han alle spalle di Jimin lo stava guardando preoccupato.
Jungkook corse da Jimin guardandolo attentamente sul viso, sulle mani. Sulle braccia.
Stava cercando qualche ferita, qualcosa che gli avesse fatto capire il motivo di quella reazione.
- Jimin.. D-Dove.. Ti sei fatto male? Chan aiutami... Che diavolo è successo? -
Jungkook guardó prima il maggiore e poi Han.
- Han.. Che diavolo è successo? -
- Io non.. lo só.. Siamo entrati per venire da te..
Abbiamo incontrato lui.. Chan vero? -
Il suo amico non rispose a quella domanda.
- Lo conosci? -
- Si, era il migliore amico di Ji-hoon molto tempo fà.. -
Jungkook guardó Chan, che ancora in mobile puntó lo sguardo da Jimin a Han.
- Vi siete scontrati? È per questo che il vaso è caduto? -
- No.. Non si sono sfiorati.. -
Disse Han.
Jungkook tornó a guardare Jimin.
- Hey.. Jimin-ssi.. Dì qualcosa.. Per favore.. -
- P-Possiamo andare a casa? -
Disse in fine e Jungkook lasció andare il proprio respiro, non sapeva di averlo trattenuto fino a quel momento.
- Dovresti.. mmh.. Prendere qualcosa di dolce.
Sembri sul punto di svenire.. -
Disse in fine Chan, il medico che era in lui era finalmente uscito.
- No.. Stó bene cosi.. -
Jimin spostó lo sguardo da Chan a lui. Era cosi pallido.
- Jimin.. Perchè non ti siedi solo un secondo? Poi andiamo a casa.. Chan tu.. Vai.. Qui ci penso io.. -
Chan annuì lanciando uno sguardo a Jimin e poi di nuovo a Han, salutandolo con un cenno della testa.
Si allontanó in fretta.
- Han.. Potresti.. prendere qualcosa di dolce per Jimin? Dietro l'angolo c'è una macchinetta.. -
- Certo.. -
Quando Han si allontanó, Jungkook tornó a guardare Jimin.
Sembrava cosi stanco e decisamente troppo pallido.
- Jimin-ah.. Hey.. -
Jimin lo guardó attentamente negli occhi, quando le sue braccia scattarono in avanti e lo avvolsero in un abbraccio, Jungkook ricambió quella stretta.
Chiudendo gli occhi e addossandosi contro il maggiore.
- Stai bene? -
- Dovrei essere io a chiederlo a te, Jungkook.. Mi.. Dispiace per come ti ho trattato prima a casa.
Ero passato qui anche prima, ma.. Ci hanno detto che tu e il medico di tua madre eravati usciti qualche ora fá..
Volevo scusarmi.. -
- Jimin-ah.. non devi preoccuparti..
stó bene.. Tu piuttosto, sembri sul punto di svenire.
Conosci Chan? -
Jimin scosse piano la testa, chiudendo gli occhi e sospirando.
- Io.. Non só perchè ho avuto quella reazione.
Quando ha svoltato l'angolo io.. il mio corpo ha avuto una strana reazione.
Ho iniziato ad avere un attacco di panico.
Ma, io non l'ho mai visto...
Forse, sono solo stanco.
Ho.. Abbiamo bisogno di una dormita Jungkook.
Tu ed io.. -
- Hai ragione, adesso andiamo a casa e niente e nessuno ci impedirà di riposare.
Hai mangiato? -
Jimin scosse la testa, tenendolo stretto.
- No. Ma vale ancora l'idea di prendere qualcosa lungo il tragitto? -
Jungkook emise una risata annuendo.
- Vale ancora si.. e puoi avere Tutto quello che vuoi.. -
- Tutto, tutto? -
- Certo.. -
- Allora puoi baciarmi? -

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