capitolo 1.

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Volevo scomparire, e con me tutto il dolore. Era come se tutto ciò che mi rendeva felice mi avesse abbandonata, sola e fredda. Aspetta, forse era così. Già, una delle poche persone di cui mi importava al mondo era andata via, e stava accadendo per la seconda volta.

La prima fu quando i miei morirono.
E adesso, il mio migliore amico si è trasferito in brasile per il lavoro dei suoi genitori. Lo volevo qui, vicino a me, che rallegrava le mie giornate con un solo abbraccio.

Mi asciugai le lacrime.

A: Tommy♡
Per sempre?

Da: tommy♡
Fin quando non finirò il liceo. Mi dispiace tanto..

A: tommy♡
Voglio salutarti l'ultima volta.

Da: tommy♡
Apri la porta allora.

Guardai fuori dalla finestra ed eccolo. Mi sorrideva, come al solito. E io gli sorrisi di rimando, perché il suo sorriso era dannatamente contagioso, anche nelle situazioni più brutte.

Corsi ad aprirgli la porta e gli saltai al collo.

"Ehi..shh." mi acarezzava la schiena.

"Verrai a trovarmi?" alzai lo sguardo verso di lui. Era molto alto, ogni volta dovevo alzarmi in punta di piedi per guardarlo negli occhi color nutella.

"Certo" sorrise.

"Aww tomas, mi mancherai" lo abbracciai di nuovo.

Fuori la madre lo aspettava accanto alla macchina, sorridendomi. Era molto assente per via del lavoro, ma quando c'era mi trattava come se fossi una figlia.

Guardai un'ultima volta il ragazzo davanti a me che mi baciò una guancia e andò via.

Ero rimasta sola.

Andai nel mio letto e misi le cuffie.
La voce di billy joe mi faceva rilassare. Tutti dicevano che ero strana, come mi vestivo, i miei capelli, i miei gusti musicali. Si, perché andavo da ed sheeran ai nirvana o ai green day.

Dopo poco mi addormentai.

///

Uscii di casa, era tardi. Non avevo mai fatto così in fretta colazione e mi ero messa dei vestiti a caso.Per fortuna la strada da casa a scuola era abbastanza breve, avrei perso solo i primi dieci minuti della lezione di storia. Trattenni il fiato e bussai alla porta della classe.

"Avanti.." disse il prof.

"Scusi per il ritardo, io-"

"Non importa signorina Lester, siediti e ascolta la lezione." Disse soapirando.

Quello era il prof più strano che abbia mai incontrato. A volte era molto irritato e ogni cosa che facevamo 'era sbagliata'. Invece altre era piuttosto comprensivo e gentile. Bah.

Mi misi nel banco infondo, vuoto, tutti sapevano che era il mio. Alcuni avevano paura di me, forse perché avevo un'aria un po' inquietante. Qualcuno era indifferente, perchè ero invisibile. Altri mi prendevano in giro, ma perché io? Cosa avevo di diverso da loro?Non avevo notato il ragazzo seduto accanto a me. Aveva gli occhi ambrati e i capelli castani, la maglia dei blink 182. Sorrisi per quest' ultima e distolsi lo sguardo da lui. Faceva parte del secondo tipo di persone, quelle per cui ero invisibile. E a me andava bene.Fortunatamente la giornata proseguì rapida, e mi ritrovai a casa con Jane, una mia amica. Forse non ero poi così sola. Forse non tutti fanno schifo.

"Mi dispiace e tantissimo.. volevo salutarlo anche io, ma ieri ero talmente impegnata" disse accarezzandomi una spalla. Io, lei e tomas eravamo il trio perfetto, anche se lei era spesso assente.
"tranquilla..solo che non so, mi sento un po' più vuota adesso."Le sorrisi.

"È normale, penso." Disse sistemandosi i suoi lunghi capelli rossi su una spalla. Poi si alzò dal letto e mi prese per mano.

"Adesso tu vieni con me." Affermò.

"Dove?"

"Fuori, senza pensare a niente."

Sorrisi, avevo capito cosa intendeva. Misi le scarpe e presi lo skate. Anche lei prese il suo.

In poco tempo arrivammo allo skate park dove andavamo quasi sempre, portandoci anche tomas..però lui non sapeva andare sullo skate, in realtà non so perché ce lo trascinavamo.
Sfrecciare su quella tavola mi dava una scarica di adrenalina incredibile, mi sentivo rinascere ogni volta che ci mettevo piede, sentivo il vento freddo sul mio viso. Mi dava la senzazione di essere libera, avere la mente vuota, e come diceva Jane 'non pensare a nulla'.
Quando il sole stava tramontando ci fermammo.

"A domani penny." Sorrise Jane, mentre andava via, lasciamdomi sola su una panchina a guardare il cielo tramontare.

[Quello nella foto è tomas]

Uknown // oli sykesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora