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📍Milano
Sabato, 13 Agosto

Lisa

Bussano alla porta, e svogliatamente mi alzo andando ad aprire sapendo già chi mi troverò davanti.
Faccio un bel respiro e mi preparo ad ascoltarlo.
Da quando Mohamed è stato arrestato non comunico con nessuno, non ne sono in grado.
Nessuno tranne Zaccaria.

-Bambolina, come stai?- mi domanda sedendosi sul piccolo divano della nuova casa che ho affittato.
Mi guarda insistentemente aspettando una mia risposta che non arriva, infatti quest'ultimo mette il broncio e si accende una sigaretta.

-A questo punto inizio a fumare di nuovo.- penso e dico ad alta voce ricevendo un'occhiataccia dal marocchino.

-Vuoi schiaffi, Lisa.-

Ignoro i suoi insulti guardando un punto indecifrabile della parete attrezzata.

-Stasera ci vieni a una festa in centro? Ci sono un sacco di persone nuove.- mi chiede alzandosi e tastando le sue tasche in cerca di non so che cosa.

Alzo gli occhi al cielo sbuffando.

-Non mi serve conoscere altre persone. Ho già abbastanza guai.- rispondo sostenuta ricambiando finalmente il suo sguardo.

-Da quanto è che non dormi, Lisa?-

Mi prende il viso delicatamente e osserva le mie profonde occhiaie.
Non ho avuto nemmeno l'idea di coprirle con del correttore.

-Da tanto tempo, Zaccaria.
Tu dove diavolo sei stato oggi pomeriggio?- rispondo spostando il viso dall'altra parte.

-Adesso devo andare a lavorare.
Prima però devo darti una cosa.-

Mi chiedo che cosa possa darmi.

Infila una mano nella tasca ed intravedo un foglio, qualcosa simile ad una lettera.

-Questo pomeriggio sono stato da Mohamed.
Mi ha chiesto di darti questa.-

Mi consegna la lettera e per un attimo non ho la minima intenzione di prenderla.

-Perché dovrei prenderla?- gli domando in guardia come un cane che non si fida ancora abbastanza del proprio padrone.

-Leggila e lo scoprirai. -

Lisa ; 𝗦𝗶𝗺𝗯𝗮 𝗟𝗮 𝗥𝘂𝗲Where stories live. Discover now