𝟮𝟮 〣 𝗦𝗘𝗠𝗣𝗥𝗘 𝗣𝗜𝗨' 𝗜𝗡𝗦𝗧𝗔𝗕𝗜𝗟𝗘

580 63 136
                                    

Per Jeongguk ─ udire quelle parole urlate con tale rabbia e serietà ─ era stato peggio di una secchiata d'acqua ghiacciata lanciatagli in pieno viso; lui sapeva perfettamente quanto Taehyung desiderasse una vita normale e farsi carico di tale responsabilità non avrebbe fatto altro che trascinarlo ulteriormente all'interno di un baratro dal quale forse non avrebbe mai più fatto ritorno.

Proprio per questo si era lanciato all'interno della villa insieme alla madre, ritrovandosi coinvolti in uno scenario che mai avrebbero immaginato: vedere Taehyung con una gamba della sedia tra le mani ─ sporca del sangue di Misun ─ e con un'espressione spenta in volto mentre se ne stava immobile ad osservare la figura agonizzante dell'uomo, fu ciò che fece comprendere ad entrambi come fossero arrivati troppo tardi.

In tutti i sensi possibili.

«Taehyung─» Hanna fu la prima che trovò il coraggio di spezzare quel silenzio dettato solamente dagli ansimi di Misun, si avvicinò con passo incerto al figlio e trasalì quando questo si scostò rapidamente, guardandola con uno sguardo tutt'altro che familiare. Era come se lui nemmeno l'avesse riconosciuta. «Tesoro mio, v-vieni qui da me─» aveva sporto le braccia verso il figlio, lo aveva incitato a stringersi tra le sue braccia, ma questo aveva semplicemente scosso la testa lasciando che un'altra lacrima gli percorresse la guancia.

Anche Hanna, cominciò a singhiozzare.

«Taehyung per favore, v-vieni con me, sediamoci nella tua stanza e parliamo un po'. È da parecchio tempo che non ci vediamo, mi seni mancato»

L'attenzione del moretto però si distolse all'istante da lei e andò a posarsi sulla figura di Jeongguk intento a rimettere seduto Misun così che non si strozzasse con il suo stesso sangue. Per una qualche ragione, tale gesto lo fece imbestialire.

Strinse con forza la gamba della sedia tra la mano, caricò il braccio all'indietro e lo scagliò senz'alcun rimorso verso il capo del corvino che fortunatamente non ebbe problemi né a schivarlo né strappargli l'arma dalle mani. Buttò a terra il pezzo di legno e spintonò il minore fino a fargli sbattere la schiena contro il muro, proprio accanto alla madre.

«Ti odio!» gridò a pieni polmoni Taehyung, ritrovatosi immobilizzato. «Sei peggio di Einar! Sei un mostro!»

«Taehyung ascolta, Jeongguk non voleva seriamente─»

«Io non ho ucciso Dohyun!» gridò nervoso, interrompendo il tentativo della madre di calmarlo. In quel momento, pareva che l'unica cosa di cui realmente necessitasse era quella di buttare fuori ogni frustrazione e ogni rabbia trattenuta pur di non ferire gli altri.

Taehyung era così, soffriva tantissimo ma preferiva comunque tenere dentro di sé ogni singola emozione così che non osasse mai permettersi di alzare la voce e rovinare nient'altro. Sarebbe stato disposto a sopportare le accuse di Jeongguk, ma questo solo se non fosse stato fatto carico di altre problematiche quali l'effettiva morte di suo padre, la costante presenza e dipendenza da Einar, l'odio da parte di Misun, la presenza di nuovi nemici provenienti dalla Russia e ─ ora ─ la morte di Minjae.

Semplicemente non ce la faceva più, sentiva come se fosse in costante balia delle decisioni altrui, sentiva di essere un individuo di una debolezza talmente immane da non essere in grado di proteggere nessuno e finì addirittura a domandarsi perché gli unici a vincere sempre fossero i cattivi.

Doveva diventare anche lui così per riuscire ad ottenere un minimo di rispetto e di tranquillità? Doveva diventare un assassino senza cuore? Doveva diventare il mostro dal quale aveva sempre cercato di fuggire? Doveva diventare il suo stesso carnefice? Era così?

«Io non ho mai fatto niente di male, ma nessuno ha mai ascoltato le mie parole!» gridò ancora, scoppiando di nuovo a piangere e innervosendosi maggiormente a seguito di tale reazione incontrollata. Se solo avesse potuto, si sarebbe cavato gli occhi con le sue stesse mani. «E visto che non valgo assolutamente nulla, tanto vale che mi goda il trono che mi è stato automaticamente assegnato, no?!»

➽ Paint My Soul | KooktaeWhere stories live. Discover now