22

414 18 4
                                    

1 mese dopo

Il mio rapporto con Mattia era cambiato notevolmente,oltre che a vederci tutti i giorni parlavamo anche su WhatsApp quando non eravamo insieme. Quando eravamo insieme,cioè la maggior parte del tempo,era sempre tutto speciale e magico. Il tempo passato insieme a lui volava e infatti ogni volta che dovevamo separarci,ci sembrava come se fossimo stati poco insieme quando in realtà,stavamo insieme tutto il giorno. Oltre che a divertirsi,prendersi in giro,scherzare e parlare andavamo a letto la maggior parte delle volte. Ricordo quando lo facemmo in casa sua nella sua cucina, più precisamente nel suo divano, esattamente con i suoi genitori accanto nella loro camera da letto. Cercammo di essere molto silenziosi,in modo tale da non destare sospetti ai suoi genitori,ma i gemiti di quel ragazzo erano incontrollabili da gestire e soprattutto troppo ma troppo rumorosi. Mi ritrovavo ogni volta a tappargli la bocca per non farlo urlare e fare svegliare tutto il vicinato, probabilmente a causa di quelle urla avrebbero chiamato anche la polizia.
Non mi limitavo solo a scopare con lui,che già può essere anche abbastanza,trovavo sempre la scusa per farlo eccitare tramite telefono e fargli urlare il mio nome anche senza la mia presenza accanto. Fu così che iniziammo a masturubarci tramite telefono,con solo la voce dell'altro e la fantasia a tenerti compagnia e farti eccitare. Più pensavo a lui e più sentivo la necessità di scoparlo,di fargli prendere il mio cazzo in bocca e farmelo scopare per bene.
Potrebbe risultare un pensiero da maniaci e da ossessionati dal sesso ma quel ragazzo,quel piccolo angioletto che sapeva trasformarsi in un diavolo tentatore,riusciva a smuovere frammento del mio cuore e farlo diventare gelatina e riusciva a farmi eccitare anche quando mi sfiorava. Il suo corpo non mi saziava mai,ne volevo ancora e ancora. Sentire il mio pene all'interno di quelle pareti così calde,che sembravano essere create appositamente per far entrare il mio pene mi faceva impazzire. Ero insaziabile e dipendete dal suo corpo,stare dentro di lui e sentire urlare il mio nome dalla sua bocca mi mandava fuori di testa. Il suo buco oramai,era diventato il mio posto preferito,volevo trascorrere tutta la mia vita li dentro e probabilmente questo è un pensiero da maniaci,ma davvero ero dipendente dal suo corpo e non solo. Perché oltre scopare,io e matti parlavamo di cose profonde e molte volte,siamo finiti a parlare dei nostri segreti più bui e nascosti,piccole ferite che non avremmo mai raccontato a nessuno. Mi confidai subito con lui,sapevo che non mi avrebbe mai giudicato o puntato il dito contro,sapevo che mi avrebbe stretto in un abbraccio di conforto e con qualche bacio per rassicurarmi e farmi capire che non mi avrebbe mai lasciato.
Questo mi rassicurava parecchio,perché anche se non sembro, sono molto insicuro su un rapporto e ho sempre paura di perdere la persona a cui tengo. In passato,ho sofferto a causa di due relazioni andate male.
Quando mi fidanzai con Jessica,la mia prima relazione seria, ho vissuto un momento bello ma che poi cambiò tutto nel giro di pochi mesi. Infatti mi tradì per due volte,lo venni a scoprire perché la beccai,nel bagno di una discoteca,a farsi il mio ex migliore amico. Giuseppe. Colui che ritenevo davvero un fratello,si stava scopando la mia ormai ex ragazza. Il dolore era davvero molto forte, insopportabile da gestire,tanto che caddi in un piccolo periodo di depressione. Ne uscì non molto tempo dopo grazie all'aiuto di mia sorella ma da quel giorno giurai che non mi sarei più innamorato. Promessa non mantenuta,infatti quasi un anno dopo conobbi Sharon,ragazza che frequentava la scuola di mia mamma. Fu un colpo di fulmine con lei,eravamo molto simili su certi punti vista, ovvero,quello di preferire una serata passata tra film,coccole e pizza anziché grandi serata in discoteca. Oppure quello che non ci fosse cosa più bella di leggere un buon libro sulla panchina con il venticello che ti circonda. Eravamo d'accordo anche sulla leggenda del filo rosso, leggenda popolare di origine cinese diffusa in Giappone. Secondo la tradizione ogni persona porta, fin dalla nascita, un invisibile filo rosso legato al mignolo della mano sinistra che lo lega alla propria anima gemella.
Potrebbe risultare molto smielato e romantico ma io ci credo,anzi,ci credevo. Questo perché anche con lei finì in modo brusco. Mi lasciò lei perché si era innamorata di un altro ragazzo conosciuto al mare. Da quel giorno,decisi di cambiare vita. Sono sempre stato molto gentile,ma cambiai diventato uno stronzo di prima categoria. Ero anche molto romantico ma adesso detestavo l'amore e tutte le sue teorie. Preferivo non amare,godermi solo il piacere fisico e di non cedere mai più a quel sentimento così brutto. Ma come sempre,con Mattia era diverso. Infatti più cercavo di autoconvincermi che in realtà non mi stessi innamorando, più dicevo una stronzata. Era palese che mattia mi interessasse anche come persona e non solo per il suo aspetto, ma cercavo in tutti i modi di convincermi che fosse tutto solo un'idea creata dalla mia immaginazione e che non fosse reale.
Ma il mio cuore affermava tutt'altro,infatti anche se avessi negato con il cervello,il mio cuore sapeva la verità e confermava che per mattia,stavo iniziando a nutrire sentimenti sempre più forti e che non potevano essere gestiti.
Ma i fatti parlavano,il mio corpo parla e dice che ogni volta che mi sfiora,che mi bacia,che mi accarezza,che mi coccola,il mio corpo diventa come gelatina e il cuore sembra fare mille capriole e cercare di uscire dalla gabbia toracica. La realtà dei fatti è questa,mi stavo legando a mattia con un sentimento ben più profondo ma non volevo accettarlo. Sia perché ho paura di amare ma anche per il giudizio della gente,ho paura del giudizio di mio padre e che possa darmi il soprannome di gay. La rovina della famiglia era proprio suo figlio gay che ha scelto la danza anziché il calcio,diventando automaticamente un frocio da evitare come la peste.
Decisi di parlarne con mia sorella Alexia, so di potermi fidare di lei e che mi avrebbe accettare qualcune fosse il mio orientamento sessuale e che non mi avrebbe mai giudicato sulla persona a cui il mio cuore batte velocemente quando la vede.

<Ale,devo parlarti> dissi titubante

<certo fratellino,siediti così parliamo> disse lei con un sorriso enorme

Mi sedetti alla estremità diversa dal tavolo, proprio difronte a lei

<ti ascolto,dimmi tutto>disse lei invitandomi a parlare

<b-bhe ecco,si tratta di->
mi bloccai. Le parole di morirono in gola

<di Mattia vero?> disse lei continuando al mio posto

Spalancai gli occhi,e lei come diavolo ne era a conoscenza che volessi parlare proprio di lui?

*spazio autrice*
Eccomi qui,di nuovo. Oggi abbiamo scoperto un po' di più Christian,le sue paure e le sue emozioni. Fatemi sapere cosa ne pensate

amare non è sbagliato Where stories live. Discover now