Capitolo 3

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Il mattino, per la prima volta dopo molto tempo si svegliò di buon umore, cose se quel temporale in cui stava vivendo fosse finalmente finito, ma quello era solo un piccolo momento di felicità, dove aveva momentaneamente smesso di soffrire, la sua unica paura era che non sapeva quanto sarebbe durato, per quanto tempo sarebbe riuscita a sfuggire alla sua vita di tutti i giorni.
Ma in quel momento non ci pensò molto, non voleva pensarci affatto, voleva solo godersi quei momenti di felice tranquillità con la persona di cui probabilmente, si stava lentamente innamorando.

Si svegliò molto vicina a Jennie, la quale stava ancora dormendo, erano praticamente abbracciate, e poteva sentire il suo dolce e buonissimo profumo di vaniglia, la guardò un attimo e sorrise dolcemente, la trovava bellissima.
Nonostante avesse voluto restare lì a guardarla, anche per ore, si girò dall’altra parte per prendere il telefono per controllare l’ora ‘le 8?! Merda è tardissimo!’ pensò per poi girarsi di nuovo verso la mora svegliandola delicatamente “Jen… Sono le 8… Faremo tardi…” disse Rosé scuotendo leggermente l’amica.
“Mhhh… Altri 5 minuti Rosie… Si sta così bene qui…” disse Jennie per poi abbracciare l’amica e restare attaccata a lei come un koala.
Rosé arrossì leggermente e la guardò nuovamente sorridendo, ma dovette continuare ad insistere nel svegliare l’amica. “Dai Jennie, dobbiamo andare solo più oggi, poi da domani stiamo a casa per via delle vacanze di primavera. Poi possiamo stare a letto quanto ci pare” disse Rosé guardandola.
“Uffa… Va bene… Ora mi alzo” disse Jennie facendo una voce da bambina, mentre Rosé la guardava divertita, e la trovava molto tenera, non aveva mai visto quel lato della ragazza, di istinto la abbracciò e le accarezzò la testa.
Jennie aprì gli occhi e la guardò sorridendo con aria assonnata
“Sei carinissima appena sveglia Jen” disse la bionda ridacchiando.
“Dipenda da mattina a mattina, di solito sono apatica per i primi 40 minuti” disse ridendo leggermente

Le due ragazze si andarono a preparare per poi fare una colazione veloce, i genitori di Jennie avevano lasciato dei panini sul tavolo per entrambe, una volta messi nello zaino uscirono e si incamminarono verso la scuola.
“Tu non hai la patente?” chiese Rosé dal momento che non l’aveva mai vista con Jisoo e Lisa.
“Si, ce l’ho, ma raramente uso la macchina, non mi piace un granché guidare.” ammise la mora guardando la sua amica
“Si, capisco, anche se è molto comoda, devo partire da casa sempre mezz’ora prima per arrivare in orario… Poi per un motivo o per un altro sono sempre in ritardo…” disse accendendosi una sigaretta.
Jennie la guardò un attimo, aveva intenzione di farle una piccola predica riguardo la sigaretta, ma subito dopo abbandonò l’idea poiché non era nessuno per dirle che cosa fare. “Si, capisco… Ma io abito praticamente vicino alla scuola, quindi mi sembra inutile prendere la macchina, preferisco fare 10 minuti di camminata.” rispose la maggiore continuando a guardarla.
"Beh, non hai tutti i torti” rispose ridacchiando leggermente.

Dopo una decina di minuti arrivarono a scuola, Jisoo e Lisa notarono immediatamente Jennie e Rosé e andarono velocemente verso di loro.
“Ancora con lei stai?! Che cosa ti abbiamo detto ieri?!” disse Jisoo guardando malissimo Rosé.
“Jisoo, Lisa dovete finirla ok? Preferisco stare con lei che con voi, e non è stata lei a dirmi qualcosa di diffamatorio nei vostri confronti. Mi sono solo resa conto che stavo con persone con cui è meglio non aver nulla a che fare, perché chi va con gli zoppi impara a zoppicare, e io non volevo imparare. Di conseguenza preferisco passare del tempo con persone per bene, e al contrario di come pensi tu Jisoo, i miei genitori l’hanno presa bene. Dunque se c’è qualcuno con cui dovete prendervela, sono io, non Rosé.” disse abbastanza innervosita Jennie fulminando le due ragazze con lo sguardo.
“Ma Jennie… Che ti prende? Perché dici questo?...” chiese Lisa, a quella che una volta era loro amica, ma che sembrava non esserlo più.
“Te l’ho appena spiegato, e se scopro che le avete di nuovo messo le mani addosso potete considerarvi morte. Anzi, non dovete nemmeno più permettervi di nominarla. E di guardarla, statele lontano per il vostro bene. Ora levatevi di mezzo.” disse Jennie con tono molto serio per poi prendere per mano Rosé ed entrare in classe senza dire più nulla alle altre 2.

Me and You ~ ChaennieDove le storie prendono vita. Scoprilo ora