2: Episodio 17

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"Angelo"



Nei giorni successivi, Hongjoong si era fatto vivo molto poco in Accademia e manteneva ancora una faccia così sconsolata che nessuno aveva il coraggio di andare da lui e costringerlo a parlare.
Le occhiaie nere che si portava sotto gli occhi, facevano bene intendere che non dormisse decentemente dal dopoguerra.
Nonostante il suo compare Seonghwa, stesse meglio e sarebbe uscito dall'ospedale molto presto, il leader si sentiva come se fosse stato preso ripetutamente a schiaffi con un pesce bello freddo, poi dopo infilato in una centrifuga fino a rivoltargli completamente l'ordine degli organi interni ed infine calpestato da un dinosauro.
Quasi quasi, stava combinato più di una chiavica del maggiore che (nonostante le cure) doveva starsene ancora a riposo. Di certo non sarebbe potuto andare alla festa in maschera organizzata da Joyce (che era già stata annunciata tempo addietro) per festeggiare le elezioni del giorno successivo.

Lexy sperava di poterlo invitare, ci teneva ad andare insieme a lui, ma non glielo avrebbe mai chiesto; consapevole che, le sue condizioni non fossero proprio le più adatte per mettersi a ballare in mezzo alla gente che avrebbe guardato in modo strano la sua faccia, ancora mezza nera, facendo quello che veniva allora naturale: giudicare amaramente manco facessero parte della suprema corte di giustizia.
Il suo orecchio fischiava ancora parecchio, sensibile ai rumori forti e gli elastici che gli tenevano bloccata la mascella gli permettevano di parlare molto poco e con difficoltà, facendolo assomigliare ad un incrocio tra Darth Vader e Lord Voldermort.
Nonostante fosse un fan di entrambi i film, non ci teneva affatto a fare il cosplay di entrambi contemporaneamente e se si considerava il suo occhio (mezzo nero e mezzo rosso), si poteva aggiungere alla lista dei signori oscuri anche Sauron.

In più, i ferri gli ferivano l'interno della bocca se parlava troppo e il dolore era per nulla.
Il povero Seonghwa vedeva le stelle fino a fuori la via Lattea ogni volta che cercava di muovere la mano sinistra; da quella storia ne sarebbe uscito astronomo alla fine. Era ridotta male da temere che gli cadesse e guariva lentamente, totalmente bloccata e ancora gonfia.


In tutto ciò, Yunho e Lilian non si decidevano proprio a parlarsi, per una serie di motivi:
1) entrambi si vergognavano a morte, ricordavano molto bene ciò che avevano fatto la sera della festa.
2) Era piaciuto parecchio a tutti e due, tanto che ne era rimasta la voglia.
3) come ultimo (ma non meno importante) punto, erano ancora arrabbiati per ciò che si erano urlati contro e nessuno dei due voleva mettere da parte l'orgoglio e scusarsi per primo.

Yunho con il cuore a pezzi sotto tanti punti di vista e Lilian con la consapevolezza di stare perdendo l'unica persona che la rendesse felice.
Nell'atto pratico; due cretini sulla scia dell'emulazione di San e Wooyoung che anche loro continuavano a non vedersi o schivarsi (il secondo in particolare era diventato un professionista).
Il più giovane si rifuggiva sempre da Yeosang, che era l'unica creatura sulla terra che gli dava il conforto che cercava. Seduto nel suo giardino a potare i fiori, ascoltava i suoi sfoghi e asciugava le sue lacrime con tanto affetto.

Wooyoung:- Ciao Yeosang-
Yeosang si voltò a guardarlo alzandosi da per terra preoccupato (erano settimane che non si faceva vivo) e ora gli spuntava con, sul viso, un livido vecchio più ampio del solito
Yeosang:- Woo, ero preoccupato-
Wooyoung:- Lo so, scusami-
Yeosang era indeciso se dirgli cosa fosse successo a Seonghwa, temeva che la prendesse male:- Non devi scusarti! Lui non ti ha lasciato andare via vero?-
Wooyoung annuì, era più triste del solito e con il tempo questa storia risultava inaccettabile anche per il carattere mite di Yeosang
Yeosang:- Dai vieni con me- la sua piccola stanza era il luogo perfetto per parlare senza temere che qualcuno sentisse.
Radicata nel sottoscala, quel rifugio era stato un "regalo" di Hongjoong e Seonghwa, fatto nella speranza che aiutasse a farlo sentire più al sicuro e a suo agio, ma a sistemarlo davvero era stata la stessa persona che gli aveva regalato i semi di Camelia e di tante altre piante.
Quella personcina aveva: montato la tenda intorno al letto, portato i mobili, riattivato il condotto di ariazione e reso quel posto accogliente per un Yeosang che, ai tempi se ne stava in ospedale.

|The Real| Season 2Where stories live. Discover now