I

2K 50 0
                                    

Ultimo anno di Accademia Inferiore, ancora alcuni mesi e poi Sofia non avrebbe mai più visto Akihito e Niles. Dopo il diploma, la loro squadra si sarebbe sciolta e ognuno sarebbe andato per la propria strada. Niles ed Akihito avrebbero iniziato a frequentare qualche Accademia Superiore rinomata e avrebbero chiesto a qualcuno che non era lei di formare una squadra.

L'avrebbero dimenticata.

Sarebbe diventata una persona che aveva attraversato le loro vite senza lasciare alcun segno.

Sofia non vedeva l'ora che accadesse. Loro si sarebbero scordati di lei e lei avrebbe fatto lo stesso, finalmente li avrebbe messi da parte, accantonando i propri sentimenti. Con loro accanto, nessun altro ragazzo o ragazza era mai riuscito ad attirare la sua attenzione. Il suo sguardo finiva sempre per cercare le figure dei due ragazzi. E quando non erano presenti, la sua mente li immaginava.

Quando finalmente si sarebbero detti addio, Sofia avrebbe lasciato nel passato tutto ciò che provava per loro. Immaginarsi il futuro la tranquillizzava. Avrebbe conosciuto qualcuno, si sarebbe innamorata e avrebbe avuto l'amore che tanto desiderava.

Akihito e Niles non potevano darle niente del genere.

Sofia se lo ripeteva ogni mattina, mentre correva per il campo di atletica dell'accademia che frequentavano. Si svegliava presto e arriva a scuola quando le lezioni non erano ancora iniziate proprio per fare quella corsa. Ormai era diventata un'abitudine. Le permetteva di schiarirsi le idee e la calmava.

Guardò l'ora sull'orologio che aveva al polso. Le lezioni iniziavano alle nove e lei aveva ancora una decina di minuti a disposizione. Decise di fare un ultimo giro del campo e che poi sarebbe tornata negli spogliatoi per farsi una doccia veloce.

Lanciò uno sguardo verso la panchina dove aveva lasciato la sacca con le sue cose. Quella mattina, evento raro, erano presenti anche Akihito e Niles. Non si erano mossi dalla panchina, in cui Akihito si era seduto, facendole pensare che fossero lì per lei e non per correre.

Mantenne lo sguardo davanti a sé, non volendo rischiare di inciampare e fare una figuraccia davanti ai loro occhi. Non fu semplice, il suo sguardo continuava a cadere sui due ragazzi, persi in una conversazione che lei non poteva sentire avendo le cuffie ed essendo distante.

Terminato il giro, raggiunse la panchina e con avidità cercò la borraccia che aveva lasciato dentro la sacca.

«Siete venuti a prendere il sole?» li prese in giro, sottolineando che era lì a non fare niente.

Portò la borraccia alle labbra e bevve finché non si sentì di nuovo idratata. Sapeva di avere gli sguardi dei due ragazzi puntati addosso e si vergognò per lo stato tremendo in cui si trovava: sudata, i capelli scompigliati e legati di fretta in una coda che stava cedendo.

«Siamo venuti proprio ad ammirare il sole» le rispose Akihito, posando il gomito su un ginocchio e osservandola intensamente. Sofia non si rese conto che lui stava fissando un punto preciso nel suo petto, dove il suo seno sodo era stato schiacciato in un reggiseno sportivo.

Niles posò una mano sulla fronte, coprendo i suoi grossi occhi azzurri e alzò la testa verso il cielo. «Oggi il sole è più bello del solito, ma di cattivo umore.»

Sofia si chiese se stesse davvero parlando del sole. Le sue conversazioni con Akihito e Niles erano quasi sempre deliranti e pregnanti di sarcasmo, e lei spesso si ritrovava confusa e privata della capacità di replicare.

Recuperò la sacca e, decisa ad ignorarli, si avviò verso gli spogliatoi. I due ragazzi la seguirono, standole dietro appena di qualche passo. Le sembrava di avere appresso degli avvoltoi.

Where I belong | 18+Donde viven las historias. Descúbrelo ahora