Capitolo 11 - Mio

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Erano vicini, i loro corpi erano stretti tra di loro e i loro sguardi ancora pieni di emozioni per le effusioni che si erano scambiati poco prima. Steve aveva capito che Eddie non avrebbe mai voluto perderlo così facilmente  e ad Eddie era chiaro che Steve fosse molto preso da lui.
"Non so di preciso cosa hai visto Eddie... ma Nancy era venuta da me con l'intento di dimenticarsi di Jonathan..."
Ammise senza giri di parole, non voleva nascondergli niente, voleva essere il più sincero possibile con il ragazzo che aveva avvinghiato addosso.
"Aspetta... quindi sarebbe venuta volentieri a letto con te??"
Eddie era così diretto a volte, che Steve non si aspettava neanche certe domande.
"Non lo so... cioè non ha specificato ma... ecco sicuramente qualcosa di simile... però le ho detto di avere una cotta per un'altra persona..."
Sussurrò piano e sul volto di Eddie spuntò un leggero sorriso che gli creò un adorabile fossetta.
"E quella persona sarei io?"
"Ovvio Munson! Vuoi anche che specifichi?"
Roteò gli occhi ed Eddie ridacchiò spostando una mano a scostargli il ciuffo da davanti agli occhi.

Steve si sentiva decisamente amato da quel ragazzo, era una sensazione talmente nuova che lo spinse a continuare.
"Io... mi sono sentito usato! Sembrava che lo facesse apposta... Robin mi aveva detto che anche Nancy si era accorta di... ecco...come ero preso da te. Eppure lei è voluta venire lo stesso a cercare chissà che cosa da me! Sembrava che non volesse mi scordassi di lei... io non voglio essere il suo cazzo di giocattolo! Ed aspettarla, sperando che ogni volta che litiga con Jonathan sia la volta buona..."
Eddie fece una leggera smorfia e tornò a sfiorarlo stavolta sul petto disegnando dei piccoli cerchi immaginari con il dito. Nella sua mente si accumulavano mille pensieri, non credeva che Nancy avrebbe avuto davvero il coraggio di chiedere una cosa del genere a Steve.
"E non devi esserlo... non so se ci sei passato del tutto sopra, però dovrebbe lasciarti stare! La sua occasione l'ha avuta... e ha perso il gran figo Steve Harrington!"
Scherzò Eddie per vederlo nuovamente sorridere ed ovviamente ci riuscì, sentì la sua mano sfiorargli la spalla.
"Eddie... io da quella sera in cui abbiamo guardato le stelle assieme... ho definitivamente smesso di pensarci! Quella sera ho realmente realizzato di provare qualcosa per te... e tutto il resto è passato in secondo piano."

Il ragazzo arrossì non solo per il suo nome pronunciato così stupendamente dal ragazzo, ma anche per le sue parole così decise ed inaspettate.
"Steve... ci chiamiamo per nome adesso?"
Il ragazzo annuì piano e si sporse per baciargli nuovamente le labbra, gli lasciò dei bacini veloci su di esse finché non sentì la mano di Eddie, appoggiata sul suo petto, spostarlo e mugolò un
"Continua!"
"Mh... che... che devo dirti? Alla fine ha deciso di provare a sistemare con Jonathan fortunatamente... e spero abbia anche capito che con me non ha più possibilità!"
Eddie assottigliò lo sguardo, gli mancavano dei tasselli fondamentali.
"E quella rosa?"
"Eh? quale?.. ah si! Era un regalo di Jonathan... poi me l'ha lanciata addosso quando le ho detto che non mi interessava più... e alla fine gliel'ho ridata... insomma magari le interessava, boh!"
Eddie annuí piano sentendolo, alla fine tutto tornava ed aveva un senso, sperava davvero che dicesse la verità ma voleva fidarsi, non poteva non farlo. Era certo che anche Steve lo avrebbe fatto al suo posto.
"Quindi... è tutto risolto?"
"Con Nancy? Direi di sì... ma non mi interessa molto... mi interessa più che sia tutto risolto con te!"
Lo guardò negli occhi ed Eddie arrossì un po', amava essere il suo primo pensiero. Una sensazione calda gli invase lo stomaco, come se in quel momento decidesse di fidarsi o meno di Harrington, anche se in realtà lo aveva fatto fin dall'inizio.
"Tutto risolto Steve..."
Passò una mano sul volto del ragazzo e lo sfiorò dolcemente, mentre Steve giocava con i suoi capelli così morbidi e profumati.

"Avevo ragione quando dissi che ti piacevano i capelloni! Visto?"
Sussurrò piano con gli occhi un po' stanchi, non voleva ammetterlo ma la situazione che si era creata con Nancy e Steve non lo aveva fatto stare benissimo. La notte prima non era riuscito a chiudere occhio.
"Mh... hai sempre avuto ragione su tutto..."
Rimasero un po' a coccolarsi sul divano, si scambiarono parole dolci e carezze. Si cercavano e si volevano, le gambe intrecciate, lo sguardo fisso l'uno sull'altro, le mani che si sfioravano dolcemente e le labbra che si cercavano ogni volta che si avvicinavano. I loro sorrisi e le loro risate riempivano la stanza, sentivano che si stavano ritagliando un piccolo spazio nel mondo tutto per loro. Le mani di Steve si incastravano tra i capelli di Eddie che si scioglieva ad ogni suo tocco e gli regalava dei sorrisi assolutamente sinceri e spontanei. Eddie infilò una mano sotto alla maglia di Steve potendo finalmente toccarlo meglio e sfiorare le sue cicatrici ancora abbastanza visibili e in rilievo al tatto. Poi si sporse verso di lui e gli lasciò una scia di baci umidi sul collo, che in risposta mugolò di piacere stringendo di più Eddie contro di se.
Non poteva negare che adorava sentirlo così sciolto sotto alle sue attenzioni, era tutto suo in quel momento ed anche Eddie era tutto di Steve.

"Ma... tu non sei a lavorare di solito a quest'ora?"
Sussurrò Eddie, piano contro la sua pelle sensibile. Steve sbarrò gli occhi sentendolo e si alzò velocemente facendo scivolare giù dal divano Eddie che ridacchiava nel mentre.
"Cazzo cazzo cazzo! Ho lasciato Robin da sola!!"
Eddie non si perse neanche un suo minimo gesto, seguendolo con lo sguardo mentre si metteva velocemente le scarpe e poi si alzò andando con lui fino alla porta.
"È stata così dolce Robin a lasciarti venire da me!"
Borbottò Eddie con un sorriso, aveva sempre adorato quella ragazza, ma ultimamente aveva conquistato una parte importante del suo cuore.
"Lo è sempre! Ma non le dire che te l'ho detto!"
Si sporse a lasciare un bacio veloce sulla guancia al ragazzo prima di andarsene salutandolo. Eddie ricambiò e appena Steve fu sparito dalla sua visuale chiuse la porta.

Era così grato che fosse stato tutto un malinteso, entrò in camera sua e deglutì vedendo il motivo per cui non aveva portato Steve nella sua stanza: le pasticche che aveva in bella mostra sopra al proprio comodino. Con Steve si era del tutto scordato di ciò che aveva fatto in quei momenti di debolezza, voleva smettere, non lo faceva da mesi ormai... ma non era riuscito a resistere in quella situazione così nuova e dolorosa per lui. Decise di metterle al loro posto, ma appena prese la prima in mano la guardò intensamente, non poteva negare che era davvero difficile resistere, era una tentazione troppo grossa per lui. Si disse che non era un grande danno se avesse preso l'ultima per godersi al meglio quel momento felice, ma sapeva benissimo che stava mentendo anche a se stesso. Gli avrebbe fatto male, sarebbe caduto nuovamente nella dipendenza che qualche mese fa era riuscito a combattere. Probabilmente ci era riuscito solo grazie all'isolamento e quindi all'impossibilità di procurarsene altra. La mise, comunque, in bocca, sotto alla lingua e si buttò sul letto con la musica nelle orecchie, lasciandola sciogliere. Non era sicuro che a Steve sarebbe andato bene sapere una cosa del genere e se ne pentì, ma presto i suoi pensieri vennero zittiti dalla musica che rimbombava nelle sue orecchie.

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Salve 💕
In questo periodo sono un po' in dubbio! Non capisco se la ff vi sta piacendo o no! Ho tante altre cose da far fare ai nostri due bimbi speciali.. quindi fatemi sapere cosa ne pensate 🥺🫶🏻

Musica per l'anima || SteddieDonde viven las historias. Descúbrelo ahora